GENITORI E FIGLI

di M. V. 3-2-14-h.17-(Livello 1 su 5)

1Giovanni 4:9-10

Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9 In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo. 10 In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati.

Guardavo alcune vecchie foto di mia moglie in dolce attesa del primo figlio, che adesso ha nove anni e che mi era seduto accanto mentre sfogliavo l’album.

Mi chiede: papà dov’ero io?

E’ una domanda che spesso i figli fanno ai genitori quando vedono una foto prima della loro nascita, come se la nostra vita fosse iniziata nel momento della loro nascita.

Io gli rispondo, tu non eri ancora nato, ma già ti amavamo.  

Ed è vero per tutti i genitori, o almeno lo dovrebbe essere. Abbiamo amato i nostri figli prima del loro concepimento, da quando abbiamo avuto il primo pensiero di averli, li amiamo oggi e li ameremo per tutta la vita.

Un’altra cosa che ci sentiamo dire dai nostri figli, spesso, quanto applichiamo la disciplina, è: “non mi ami più, non mi vuoi più bene, mi ami meno di prima …”.

Ci dicono questo perché non capiscono che il nostro amore verso di loro è un amore che non dipende dalle loro azioni, dal loro comportamento, ma è un amore incondizionato, che non si deve conquistare, non si deve meritare, non è un amore di scambio ma unidirezionale.

E non capiscono anche un'altra cosa: che la disciplina è un atto d’amore, non è punizione fine a se stessa, ma educazione che serve per farli, per così dire, “camminare per la retta via”.

Lo stesso vale per noi in rapporto con Dio Padre.

Dio ci ha amato nell’eternità passata dal momento in cui la nostra creazione era un pensiero nella Sua mente, ci ama ora, e ci amerà per l’eternità futura.

Se Dio ci amasse in base al nostro comportamento, a quanto noi ricambiamo il suo amore non amerebbe nessuno. In perfetta giustizia, ci darebbe quello che meritiamo, la Sua ira, e ci pagherebbe l’unico salario del peccato che è la morte spirituale.

Ma, come un Padre perfetto, ci ha amati per primo, ci offre per grazia il suo perdono per i meriti di suo Figlio Gesù Cristo, che ha chiamato in sacrificio per noi, dimostrandoci un amore che va al di là della nostra comprensione.

Nessuno ci potrà mai allontanare dall’amore di Dio, viviamo quindi in pace per la Sua gloria  lodando e ringraziando il Signore ogni giorno della nostra vita e per sempre.

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