Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

LA NOSTRA FRAGILITA': UN TESORO DA RISCOPRIRE

di Renzo Ronca - 11-12-13-h.17,30 (Livello 1 su 5)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Molti anni fa abitavo in una zona di mare ed ero solito passeggiare a lungo sulle spiagge deserte d’inverno. Essendo una zona di origine antica, quando c’erano le mareggiate capitava di trovare piccoli cocci, frammenti di antiche anfore romane. Ero incuriosito ad affascinato da questi piccoli resti e spesso li raccoglievo. Dopo qualche anno ne avevo una cassa intera. Ricordo che in quelle lunghe e calme passeggiate, riflettevo molto sulla mia condizione con la Bibbia sottobraccio; e così con i frammenti di terracotta raccoglievo anche i pezzi della mia vita, che con l’aiuto di Dio cercavo rimettere insieme.

 

Mi sono ricordato che portai tutti quei frammenti qui, in questa casa di paese, dove ora vengo regolarmente a scrivere e leggere le cose di Dio e che allora era abitata dai miei genitori. Essi, sapendo che ci tenevo, trovarono un posto adatto in un angolo dell’orto, in fondo in fondo;  e li sistemarono con cura, ricoprendoli con tavole appoggiate.  Così stamattina questo angolo mi è tornato in mente e dopo tanti anni sono andato a riscoprirlo!

E’ stato emozionante. Era come dissotterrare un tesoro antico! Erano solo pezzi di vasi di terra insignificanti, con qualche conchiglia; oggetti miseri, che tutti possono trovare ancora oggi in quelle spiagge, ma avevano ed hanno per me un grande significato.

 

L’apostolo paragona i servitori del Signore a questi vasi di terra, fragili, ma con la luce del Vangelo dentro: 7 Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi. 8 Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all'estremo; perplessi, ma non disperati; 9 perseguitati, ma non abbandonati; atterrati ma non uccisi; 10 portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo; 11 infatti, noi che viviamo siamo sempre esposti alla morte per amor di Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale.” (2 Cor 4:7-11)

 

Mentre sistemavo i frammenti più grandi e belli vicino alla scrivania, pensavo alle nostre debolezze di cristiani e alle mie in particolare di questo periodo.

E’ vero siamo fragili, delicati, ci rompiamo subito…  ma siamo preziosi davanti a Dio! Questo ci deve dare nuova forza! Egli non ci abbandonerà mai.

Periodi difficili ci sono e ci saranno sempre; non pretendiamo troppo dalla nostra natura umana, sbagliamo e sbaglieremo ancora; ma confidiamo nella potenza di Dio! Resistiamo, pur nella debolezza e aspettiamo che lo Spirito santo ci riempia di forza dall’alto!

 

Se noi non ci rendessimo conto di essere così “umani” e fragili penseremmo di essere superuomini e cadremmo nella tentazione dell’autosufficienza. In questo modo dimenticheremmo che il nostro benessere dipende tutto da Dio.

Dunque vedete, anche le nostre piccole crisi, servono.

Ricordiamoci ciò che siamo: vasi fragili e spesso ridotti ai minimi termini dalle difficoltà della vita. Ma in questi vasi imperfetti è piaciuto a Dio di abitare con la Sua perfezione!

 

Il Signore ci riporterà alla mente che abbiamo un futuro diverso da quello che il mondo ci dà. Un futuro fatto di una vita meravigliosa che non è nemmeno paragonabile a questa che sopportiamo ora. Allora si che abbandoneremo questo involucro di terracotta e saremo rivestiti completamente dall’Amore che è Dio! Coraggio! Il Signore non ci abbandonerà mai e porterà a compimento ciò che in noi ha iniziato.

Egli saprà come riportarci in vita. Sa come fare. Noi crediamo in questo!

 

 

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