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LE COMPETIZIONI DEI RICCHI
di M. V. 6-8-13- h. 8,30 - (Livello 1 su 5)
Ero al mare, in una spiaggia molto famosa, frequentata da quella che si definisce “alta borghesia”. E’ una spiaggia molto bella, che frequento perché vicina a casa e poco affollata, ma sento spesso le chiacchiere “borghesi”.
La scorsa settimana sentivo parlare delle persone le quali avevano iniziato una delle tante competizioni di titoli e conoscenze illustri. Uno dice: “ ma lo sai tu chi è mio padre? E’ il presidente tal dei tali! Non so se hai compreso.” L’altro risponde: “ma guarda che mio padre è una persona importante e conosce il politico dal dei tali”.
Io pensai: ma voi non sapete chi è mio Padre, il creatore dell’universo, l’onnipotente, l’onnisciente Signore di ogni cosa, visibile ed invisibile. Ho provato un sentimento di gioia, mi sono spiritualmente abbandonato nelle braccia del Padre, provando un senso di protezione e sicurezza.
Poi, riportando l’attenzione sui due che erano ormai al litigio, ho pensato al fatto che in realtà, parlando così, hanno probabilmente lo stesso padre, un padre che mette i suoi figli adottivi uno contro l’altro, contagiandoli dell’odio di cui lui stesso è pervaso.
Convertiamoci, chiediamo perdono, diciamo sì alla grazia che ci dona il Signore, e gridiamo con gioia a Dio: “Abbà! Padre!”.
E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!» Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio. (ROMANI 8:15-16)
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