I BUONI SENTIMENTI

 di Renzo Ronca - 18-6-13-

 

 

La preoccupazione nel cuore dell'uomo l'abbatte, ma una buona parola lo rallegra. (Prov. 12:25)

  

Sere fa [giugno 2013] ho visto un film di quelli che ho sempre considerato leggeri e un poco sciocchini, del genere “Boolliwood” (1). Anche se certe danze erano buffe, man mano che lo vedevo mi sono appassionato alla trama semplicissima: una storia di due giovani che seguendo le tradizioni familiari si conoscono e poi si sposano, seppure in mezzo a varie difficoltà. Più lo vedevo e più mi piaceva. Piccoli gesti “normali”, femminilità, pudore, umiltà, simpatia, bellezza, amore tra le famiglie… L’innamoramento grazioso, simpatico, tranquillo, ubbidiente-impaziente dei due giovani… Al sorgere di alcuni incidenti gravi le  disgrazie sono state  risolte con bontà d’animo,  generosità e fede…

Per molto tempo l’impressione gradevole e la vittoria dei buoni sentimenti ha riposato nella mia mente lasciandomi nel buonumore e nell’ottimismo.

Mi venivano in mente i film della parrocchia di quando ero piccolo, dove si dava grande importanza al “buon esempio” da trasmettere ai bambini.

Più tardi nei soliti canali televisivi vedevo la differenza: telefilm dove si scannava la gente e si andava ad esaltare la perversità della mente criminale, sesso sfrenato nei locali notturni, droga, trasmissioni dove si litiga sempre e si trasmette solo odio, politici corrotti, rivolte, stupri, parolacce a non finire….

Cosa rimane nella nostra mente la sera, dopo aver visto questa immondizia? Odio porta odio, violenza porta violenza. Possibile che non si capisca che una buona parola, i buoni valori, possano essere trasmessi con i buoni esempi?

Se siamo arrivati in un mondo dove un filmetto acqua e sapone spicca così tanto, allora vuol dire che siamo messi davvero male!

 

 

 

 (1)”Bolliwood” indica un genere di film popolari indiani (fusione di Bombay e Holliwood) in cui generalmente non c’è sesso o violenza ma romanzi sentimentali con musiche e danze.

 

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