|
Siamo tutti sullo stesso piano! di Matteo Pisano - 30-4-13-h.8-(Livello 1 su 5)
Atti 10:25-26 Mentre Pietro entrava, Cornelio, andandogli incontro, si gettò ai suoi piedi per adorarlo. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati, anch'io sono uomo!»
Quando ci rapportiamo con persone che noi riteniamo essere “grandi” nel Signore dobbiamo prendere in considerazione due condizioni: 1) Il nostro atteggiamento verso tale persona; 2) il modo di porsi di quella persona nei nostri confronti.
1) Dio, spinto dalle preghiere di Cornelio aveva mandato Pietro in quella casa per istruirlo, l’euforia di Cornelio alla vista di Pietro lo spinse a gettarsi ai suoi piedi come invece dovremmo fare solo nei confronti del Signore. Fu un errore per inavvertenza. Tuttavia l’atteggiamento che ha avuto Cornelio nei confronti di Pietro è ancora vivo in ognuno di noi. Ancora oggi tendiamo ad esaltare ed idealizzare persone che sono come noi lasciandoci andare in comportamenti che sono contrari a ciò che ci insegna la parola di Dio. Per quanto una persona possa essere grande nel Signore, mai e poi mai deve essere oggetto della nostra venerazione, essa non deve essere mai sostituita a Dio. Questa eccessiva ammirazione è in realtà un idolatria mascherata che ci porta a seguire tutto ciò che dice ad esempio un conduttore di chiesa, che è un uomo come noi e quindi anch’egli soggetto a errori. Invece degli uomini dovremmo seguire ciò che dice la parola di Dio.
2) Cerchiamo di comprendere ora come deve essere l’atteggiamento delle persone “grandi” nei nostri confronti. Gesù ci ha lasciato due importanti indicazioni: · Ci ha detto di riconoscere le persone dai frutti (Mt. 7:15-20); · Ci ha insegnato che più si è grandi più si deve servire (Mt. 20:25-28; Gv. 13:12-15). Pietro ponendosi allo stesso livello di Cornelio, rifiutò decisamente la sua adorazione e lo aiutò a rialzarsi. E’ questo il modo giusto di comportarsi. Questo ci fa intendere l’umiltà che dovrebbero avere le persone importanti, che più sono grandi nel Signore e più si comportano con modestia nei fatti. Purtroppo però esiste una “falsa modestia” di chi apparentemente dice di essere umile, ma poi è orgoglioso e superbo. Per questo Gesù ci insegna a riconoscere le persone dai loro comportamenti e non solo dalle loro parole. Perché se un fedele si inginocchia davanti a qualcuno e questo non glielo impedisce così come ha fatto Pietro, allora vuol dire che c’è qualcosa che non va.
Indice riflessioni in pillole - Home Rendere partecipi gli altri delle proprie meditazioni sulla Parola del Signore è anche dividere il pane di Dio tra fratelli. Mandate pure gli scritti a mispic2@libero.it
|
|