Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

Lo spirito nostro e lo Spirito di Dio in noi – Romani 8:26-27

Di Renzo Ronca – 24-4-13-h.10,15- (Livello 2 su 5)

 

[Imm da labellanotizia.wordpress]

 

 

 

Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio. (Romani 8:16)

Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio. (Romani 8:26-27)

L’azione d’amore di Dio verso di noi è sublime. Solo in piccola parte possiamo capirla ed in una parte ancora più piccola, spiegarla. Mi immagino un genitore con il suo bambino che fa i primi passetti… il bambino forse è impaurito e guarda il suo papà e cerca di camminare verso di lui barcollando. Il papà gli è di fronte e lo incoraggia sorridendo. Il bambino incespica e potrebbe cadere e ferirsi, ma il padre lo prende subito in braccio rassicurandolo. Il bambino non sa bene come ciò sia avvenuto, ma sente l’abbraccio sicuro del suo papà e subito si calma.

 

Dio che ci ha creato fisicamente, vuole farci rendere conto anche della nostra natura spirituale. Non ci lascia mai ma ci sospinge a camminare nella fede usando anche i talenti che Lui ha messo in noi. Abbiamo due punti forti: il cuore rinnovato dalla fede che sa rivolgersi al Padre con in uno spirito elevato ma sempre umano; poi lo stesso Dio-Spirito Santo che nei momenti più difficili ci sa avvolgere e sollevare.

Ecco un buon commento  in proposito:

Romani 8:26-27  “L'Apostolo distingue così (cfr. Romani 8:16)  il sospiro dei fedeli dietro alla redenzione del corpo da quello dello Spirito in loro. Il cuore rinnovato può arrivare fino a un certo grado d'intelligenza e di sentimento spirituale, ma, nel caso migliore, rimane sempre in debolezza; conosce confusamente discerne, sente, aspira, ma come lo può fare il bambino (cfr. 1Corinzi 13:9-12). E, nelle crisi più penose, quando è oscura la via, difficilmente discerne qual sia il suo vero bene.. In questo stato di debolezza, gli viene in aiuto lo Spirito di Dio; e quegli slanci più sublimi del cuore verso Dio, che la mente è incapace di tradurre in parole, sono i sospiri dello Spirito”. (1)

  

 NOTE

(1) L'Epistola di S. Paolo ai Romani con commento e riflessioni del Prof. Enrico Bosio, D. D. Seconda edizione riveduta ed ampliata dall'autore Torre Pellice, Libreria Editrice Claudiana, 1930

CORRELAZIONI

SENSO DI COLPA E NUOVA NASCITA (RR)

 

 

 

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