Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

 

In spirito e in verità, AMARE

 

di Matteo Pisano - 12-1-13- (Livello 1 su 5)

 

 

 

 Gv. 4:21:24

21 Gesù le disse: “Donna, credimi: l’ora viene che né su questo monte, ne a Gerusalemme adorerete il Padre. 22  Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e in verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. 24 Dio è Spirito, e quelli che l’adorano devono adorarlo in spirito e in verità

 

 

Se qualcuno pensa che Dio possa essere trovato solamente in chiesa si sbaglia di grosso. Gesù con la rivelazione di Giovanni 4 che abbiamo letto, fa un importante affermazione: non esiste un posto specifico dove adorare Dio. L’apostolo Paolo ha scritto che il nostro corpo è il tempio dello Spirito Santo (1Co 6:19), perciò il luogo di culto per adorare Dio deve essere la nostra vita.

 

Gesù afferma che per poter adorare realmente Dio devono coesistere due condizioni: spirito e verità.  

In spirito: Innanzitutto Dio è Spirito, quindi noi abbiamo bisogno di adorarlo con il nostro spirito. Nel nostro cuore deve esserci una continua lode di ringraziamento, nella nostra mente un continuo lottare contro il peccato, e questa lode poi si deve manifestare con il comportamento di tutti i giorni.

In verità vuol dire proprio questo che l’adorazione in spirito a Dio si manifesta a noi e agli altri con un comportamento quanto più possibile in linea con gli insegnamenti biblici, ossia con l’amore.

 

Molti dichiarano di essere cristiani ma in realtà non lo sono affatto, perché nonostante dicano di credere veramente in Gesù non permettono allo Spirito Santo di modellare le loro vite.

 “Non chiunque mi dice; ”Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mt. 7:21)”.

Gesù ha detto che non vi sono comandamenti più grandi di: “Ama il Signore Dio tuo e ama il tuo prossimo come te stesso” (Mc 12:30-31).

Ma siamo cosi sicuri di amare come ci indica il Signore? Se guardiamo l’amore di Gesù ci rendiamo conto che è un amore diverso, è un amore disinteressato, non cerca vantaggi dalle relazioni con gli altri ma vuole solo mostrare la verità agli uomini, ossia che l’uomo è schiavo del peccato e senza il suo aiuto saremmo costretti ad una fine orribile e questo amore l’ha dimostrato con i fatti sopportando il terribile peso della croce.

Invece il nostro amore verso il prossimo, la nostra amicizia, le nostre relazioni sono, il più delle volte, di facciata, troppo spesso ci avviciniamo agli altri non da un vero sentimento ma solo da interessi egoistici e per avere un qualche vantaggio personale. Poi in questa “non-verità” quando le nostre idee vanno a scontrarsi con gli altri ecco che i rapporti che sembravano solidissimi in un attimo cadono.

 

Cerchiamo quindi di accostarci alle persone non per interesse ma con vero spirito d’amore. Certo può essere difficile ma in quanto cristiani abbiamo il dovere di provarci. Non possiamo permettere che il nostro spirito si appiattisca sotto la corruzione e gli usi di questo mondo, anzi dobbiamo contrastare queste falsità e mostrare che la chiesa di Cristo è formata da veri adoratori.

 

 

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