Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

Continua a correre

 di Matteo Pisano - 20-11-12-  (Livello 1 su 5)

 

[imm da solofatica.blogspot]

 

Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anche io sono stato afferrato da Cristo Gesù. Fratelli non ritengo di aver già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, proseguo il corso verso la metà, verso il premio della superna vocazione in Cristo Gesù. (Fil. 3:12-14)

 

Durante la nostra crescita spirituale sarà sicuramente successo a ognuno di noi di esserci sentiti soddisfatti per aver fatto qualcosa di buono o perché Dio ha risposto ad una nostra preghiera e per questo motivo ci siamo adagiati sugli allori.

Ma è anche vero il contrario, ossia che tante volte siamo stati feriti o delusi da fratelli o sorelle e per questo abbiamo deciso di buttare al vento la nostra fede pensando che tanto tutti sono uguali e non valeva la pena affaticarsi per loro.

Personalmente penso sia normalissimo essere soddisfatti se otteniamo dei risultati  o rimanerci male se restiamo feriti o delusi, l’importante però non è focalizzarsi su una situazione momentanea, ma è protendere lo sguardo avanti in vista del traguardo che è Cristo Gesù.

Paolo considerava il cammino cristiano come un combattimento e come una corsa (2Tim 4:7), in entrambi i casi si presuppone uno sforzo fisico da parte dell’atleta. Questo corridore, avendo la mente centrata sulla vittoria,  riesce a trovare quelle forze che normalmente non avrebbe.  Or allo stesso modo anche noi dobbiamo avere lo sguardo fisso a Cristo Gesù perché è Lui il nostro traguardo. Durante la nostra corsa sicuramente incontreremo degli ostacoli, delle difficoltà che tenteranno di rallentarci o addirittura di farci fermare e di vanificare quel poco di buono che avevamo fatto fino ad allora, quindi il nostro deve essere un continuo correre verso il nostro obbiettivo che è rappresentato da Gesù, dimenticandoci dei successi, dei fallimenti, delle ferite, delle delusioni.  E così alla fine, proprio come l’apostolo Paolo, anche noi potremmo dire:

“Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede” (2Tim 4:7)

 

 

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