Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

Tornare a Dio ricominciando tutto con un vero cambiamento

 di Matteo Pisano - 4-11-12 - (Livello 1 su 5)

 

 

«O Israele, se tu torni», dice l'Eterno, «devi ritornare a me. Se rimuovi dalla mia presenza le tue abominazioni e non vai più vagando e giuri: "L'Eterno vive", con verità, con rettitudine e con giustizia, allora le nazioni saranno benedette in Lui e in Lui si glorieranno». Poiché così dice l'Eterno a quelli di Giuda e di Gerusalemme: «Dissodate il vostro campo non coltivato e non seminate fra le spine.» (Geremia 4:1-3)

 

Geremia è vissuto nei tempi probabilmente più bui del regno di Israele. Dopo la morte di Salomone l’intero regno è caduto in una profonda crisi spirituale, adorava dei stranieri, sacrificava bambini al dio Molok e arrivò anche a dividersi nel regno di Israele e nel regno di Giuda. Con l’avvento al trono del regno di Giuda di Giosia qualcosa però cambia. Infatti durante le restaurazione del tempio vengono alla luce le antiche tavole della legge e dopo averle lette il re si rende conto in quale stato si trova il suo regno e si umiliò davanti a Dio. Inizia così un risveglio spirituale che portò alla distruzione di tutti gli idoli, altari e statue delle varie divinità straniere ma anche alla soppressione dei sacerdoti infedeli, medium e maghi.

Però alla morte del re Giosia per mano del faraone Neko il popolo purtroppo ricadde nel laccio dell’idolatria dimostrando così a Dio che un vero cambiamento nel loro cuore non c’era stato e quindi la punizione che avrebbero ricevuto sarebbe stata giusta. Tuttavia, nonostante questo, il Signore stava ancora chiamando al ravvedimento Israele, però non a un ravvedimento esteriore bensì ad un vero ravvedimento di cuore e per fare ciò era necessario dissodare il campo del loro cuore.

Anche oggi, nonostante non viviamo più in quei tempi, Dio ci chiama a dissodare il campo del nostro cuore e da questo dobbiamo togliere tutti i sassi e tutte le spine che rappresentano le preoccupazioni e gli affanni  di questo mondo, altrimenti quando la Parola darà frutto, questa crescerà tra le spine e proprio come ha detto Gesù nella parabola del seminatore, resterà infruttuosa perché verrà soffocata dalle sollecitudini e dagli inganni delle ricchezze mentre noi vogliamo essere della buona terra, che odiamo la parola, la comprendiamo e portiamo frutto.

 

Correlazioni

SE TU TORNI DA ME….” "dissodatevi un campo nuovo" (RR)

 

 

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