Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

"MA DIO LO RESUSCITO’ DAI MORTI.. " LA BASE DEL CRISTIANESIMO

di Matteo Pisano - 30-10-12 - (Livello 2 su 5)

 

 [Resurrezione di Cristo - Rubens 1616]

 

 

 

Atti 13:29-35

 29 Dopo aver compiuto tutte le cose che sono scritte di lui, egli fu tratto giù dal legno e fu posto in un sepolcro. 30 Ma Dio lo risuscitò dai morti, 31 ed egli fu visto per molti giorni da coloro che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, i quali sono ora i suoi testimoni presso il popolo. 32 E noi vi annunziamo la buona novella della promessa fatta ai padri, 33 dicendovi, che Dio l’ha adempiuta per noi, loro figli, avendo resuscitato Gesù, come è anche scritto nel secondo salmo: “Tu sei il mio figlio, oggi ti ho generato”. 34 E poiché l’ha resuscitato dai morti per non tornare più nella corruzione, egli ha detto così: “Io vi darò le fedeli e sante promesse fatte a Davide”. 35 Per questo egli dice anche in un altro salmo: “Tu non permetterai che il tuo santo veda la corruzione”.

 

 

Questi versi, tratti dal discorso di Paolo nella sinagoga di Antiochia, sono la base del cristianesimo. Paolo incentra molto questo suo discorso sulla resurrezione di Gesù che considera fondamentale per la fede, ed a sostegno di questo suo pensiero nella lettera ai Corinzi, afferma che se Cristo non fosse resuscitato la nostra fede allora sarebbe vana (1Co. 15:14); ma siccome Dio l’ha risuscitato e l’ha innalzato in cielo impedendo al suo corpo di decomporsi Egli ha mantenuto la promessa fatta a Davide nel salmo 16: “Tu non permetterai che il tuo santo veda la corruzione”. E così come ha mantenuto questa promessa, manterrà anche tutte le altre promesse che sono presenti nella bibbia, ed avendo fiducia che tutte le sue promesse saranno un giorno adempiute la nostra fede sarà resa salda e la speranza del ritorno del Signore Gesù diventa una certezza.

Ed è proprio in virtù di questa fede e di questa speranza che abbiamo il dovere di santificarci ogni giorno di più, ma non perché agendo in questo modo siamo sicuri che al suo ritorno Gesù ci rapirà in cielo evitando così i sette anni della grande tribolazione, ma per amore di Gesù. Se infatti volessimo santificarci per “assicurarci” il rapimento ed evitare sofferenze ancora maggiori saremmo degli ipocriti e la nostra non sarebbe una vera santificazione e credo che non sarebbe neanche una vera fede ma solo un comportamento religioso; dovremmo invece servire Dio con amore poiché lui per primi ci ha amato e ha dato il suo unigenito figlio che senza esitazione, ben sapendo a cosa andava incontro, ha deciso di soffrire e morire perché sapeva che quello era l’unico modo per soddisfare la sete di giustizia di Dio e permetterci così di ottenere la vita eterna. Se quindi il prezzo è gia stato pagato, se il sangue è stato già versato, se nient’altro è necessario, a noi non resta che ringraziare Gesù per aver sofferto al posto nostro, per il peso della croce e per tutto il suo amore dedicandogli una vita di consacrazione e di separazione dal peccato.

 

 

 

Indice riflessioni in pillole   -   Home

Rendere partecipi gli altri delle proprie meditazioni sulla Parola del Signore è anche dividere il pane di Dio tra fratelli. Mandate pure gli scritti a mispic2@libero.it

 

 

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica - vedi AVVERTENZE