"E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Giov. 14:3)

 

 

 

NON  CONTRASTATE IL MALVAGIO... - di Renzo Ronca - (25-9-08) - 14-12-20

 

 

 

Matteo 5:38 «Voi avete udito che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente".

Matteo 5:39 Ma io vi dico: non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra;

 

 

Che significa questa arrendevolezza cristiana? Siamo forse persone che amano soffrire? 

Per comprendere appieno il v.39 bisogna capire che non può essere letto senza il v.38 di cui è il giusto contrappunto. Ad un eccesso degli israeliti (che applicavano letteralmente la legge del taglione “occhio per occhio”), viene presentato un eccesso opposto: “uno schiaffo? Prendine due!”. I due estremi vengono presentati ai giudei di quel tempo nella loro mentalità,  persone dal carattere semplice ma col cuore abbastanza duro. A tale durezza nell’applicare la Legge di Dio, Gesù risponde in modo shoccante, altrettanto duro. Era l’unico modo per evidenziare il concetto.

 

Io ci ho pensato spesso a questo porgere l’altra guancia, che, dato il mio carattere non migliore dei giudei, mi riesce abbastanza male.

Uno dei modi con cui mi spiego la frase è ricordare quando da ragazzo frequentavo una palestra di Judo. Il nostro maestro ci spiegava che il principio di quella lotta si basava non sull’opposizione “muro contro muro”, ma sullo sfruttare a nostro vantaggio la forza e lo slancio dell’avversario. Metti che questi voleva darti un pugno, l’abilità vincente  consisteva nel lasciargli lo spazio di allungare il braccio fino a farlo sbilanciare. Non occorreva resistergli ma dargli spazio; appena poi picchiava il vuoto, noi avremmo potuto facilmente aggiungere al suo slancio anche il nostro, dandogli una spinta in più; in questo modo, non solo non trovava resistenza rimanendo sconcertato, ma finiva a terra a causa del suo stesso impeto che gli si riversava contro.

 

Ecco penso che se noi non opponiamo resistenza all’aggressività del mondo, ma le diamo uno spazio vuoto, finirà per cadere a terra da sola.

 

Una tecnica raffinata ed estremamente difficile quella che ci insegna Gesù, ma credo che davvero il male possa essere vinto col bene, semplicemente perché il successo del male è programmato solo per reazioni dello stesso tipo “male per male, occhio per occhio”; il male non conosce cos’è il bene e non ha “difese” verso di lui.

 

Non ci scoraggiamo se non riusciamo ad apprendere subito questo tipo di lotta: quel maestro di Judo ci faceva esercitare centinaia di volte sulla stessa mossa: all’inizio cadevamo sempre noi, ma poi imparavamo, e a cadere era sempre l’avversario.

 

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