Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

“NON TEMETE... VI PRECEDERO’ IN GALILEA..”

 Cosa rappresenta per noi “la Galilea”, questo posto in cui Gesù risorto ci precederà?

di Renzo Ronca - 23-7-12

 

[imm da laparoladelgiorno]

 

1 Dopo il sabato, verso l'alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria andarono a vedere il sepolcro. 2 Ed ecco si fece un gran terremoto; perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e vi sedette sopra. 3 Il suo aspetto era come di folgore e la sua veste bianca come neve. 4 E, per lo spavento che ne ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte. 5 Ma l'angelo si rivolse alle donne e disse: «Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto; venite a vedere il luogo dove giaceva. 7 E andate presto a dire ai suoi discepoli: "Egli è risuscitato dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete". Ecco, ve l'ho detto». 8 E quelle se ne andarono in fretta dal sepolcro con spavento e grande gioia e corsero ad annunciarlo ai suoi discepoli. 9 Quand'ecco, Gesù si fece loro incontro, dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l'adorarono. 10 Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno». (Matteo 28:1-10)

 

Gesù è morto da poco in croce e i discepoli sono sbandati e smarriti. Appena risorto il Signore ha come prima preoccupazione di rassicurarli premurosamente e di riallacciare i loro cuori alle parole che aveva detto quando era con loro. In particolar modo Gesù si riferisce alla promessa: “..Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea” (Matteo 26:32). Lo fa per mezzo dell’angelo...

5 Ma l'angelo si rivolse alle donne e disse: «Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto; venite a vedere il luogo dove giaceva. 7 E andate presto a dire ai suoi discepoli: "Egli è risuscitato dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete". Ecco, ve l'ho detto».

...e lo fa direttamente:

9 Quand'ecco, Gesù si fece loro incontro, dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l'adorarono. 10 Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno».

Gesù conosce la debolezza del cuore umano, la paura di chi si trova senza più pastore, per questo li consola e li incoraggia.

L’insistenza su questo dover andare in Galilea è molto interessante.

Che può rappresentare per noi la Galilea?

 Per capirlo partiamo da quanto ci fornisce di sicuro la Scrittura, vale a dire “quello che non è”: Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto...

L’angelo dice alle donne che quel Gesù che cercavano non era lì. Noi cerchiamo spesso un “Gesù morto”, come le donne che cercavano in una tomba. La nostra non è una fede viva se lo cerchiamo in un mondo senza speranza, triste, dove tutto ormai sembra perduto, dove c’è solo da rassegnarsi e piangere… No! Non è lì che troveremo il Signore! Gesù è il Signore della vita vera, non del rimpianto dopo la morte. E’ Il Risorto! E come tale, come Resurrezione continua, va ricercato nella continuità delle Sue promesse: “..Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea”

Ecco allora due significati per capire dove trovare la nostra Galilea:

1) Nella continuità delle promesse che Gesù ha fatto a tutti quelli che credono in Lui; promesse chiare e presenti  nel Vangelo, la più importante è la promessa del Suo ritorno e la promessa del rapimento della Sua Chiesa.

2) Nel riattivare quelle promesse personali che lo Spirito ha inserito nel ns cuore. Ciascuno di noi ha come un luogo particolare, uno spazio particolare, un ambiente particolare dove raccogliersi e percepire in preghiera la luce della speranza che viene dal Signore e che illumina cose piccole e grandi. Un raccoglimento stabile e gioioso protetto da ogni tempesta e da ogni pericolo; più forte di ogni realtà che nel mondo ci appare.

E’ come se anche oggi l’angelo del Signore ci dicesse: “So che stai cercando il Signore Gesù, ma sei tornato qui, in un mondo morto, dove c’è solo una tomba vuota. Questa è la religione di chi sembra devoto, ma è invece solo rassegnazione all'apparenza di questo mondo;  non hai capito che la Resurrezione di Cristo va oltre questa realtà di un mondo che è morto. Non aver paura di ciò che vedi e senti, ricordati delle parole viventi che udivi da Lui quando ti raccoglievi nella speranza. E’ quella la Galilea dove devi tornare.  Non farai nemmeno in tempo ad arrivare sulla strada del tuo raccoglimento di fede, che Lui ti anticiperà e ti parlerà ancora. Il Signore stesso ti rafforzerà, toglierà ogni paura dal tuo cuore e ti indicherà cosa fare. Non temere, Egli sarà con te sempre!”

 

 

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