Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

di M.V. 7-7-12

 

 


Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo?» Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti». Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere. (Matteo 16:13-18)

 

Pietro è il primo uomo che riconosce Gesù come il figlio di Dio.
Gli altri uomini Lo hanno visto di persona, Lo hanno ascoltato, hanno ammirato le sue azioni,  sono rimasti colpiti, affascinati, attratti, “sconvolti”, da Gesù. Alcuni, sostenendo che era una dei profeti redivivo, Gli attribuiscono quindi un mandato diretto da Dio, riconoscono che l’Eterno deve essere in Lui per dire e fare quello che dice e fa, ma non lo riconoscono per quello che è in realtà.

 

 Pietro lo riconosce!

 

 Gesù gli dice che non  è la carne e il sangue che gli hanno rivelato questo ma il Padre suo che è nei cieli, quindi non la logica, il pensiero, il discernimento intellettivo: si conosce Gesù non per deduzione logica ma per rivelazione dello Spirito Santo che accende la fede.

 

Inoltre Gesù chiama Pietro per nome, gli da un nome “nuovo”, come se lo conoscesse per la prima volta, perché si rivolge al suo nuovo “io” spirituale, all’uomo nuovo, rinato  in Dio per fede nel Figlio: è il vero inizio del loro rapporto.


Pietro è il primo uomo che entra a far parte della Chiesa, è la prima pietra sulla quale si aggiungeranno le altre.

 

Non facciamo come gli altri uomini prima di Pietro, non trattiamo Gesù come un profeta che va conosciuto analizzando le pieghe della scrittura, ma conosciamoLo per quello che è, istaurando con Lui da subito un rapporto d’amore personale. 

Citando Renzo: non parliamo del Signore, ma parliamo con il Signore.

 

Correlazioni

"E voi chi pensate che io sia?" (alcune riflessioni da un incontro di preghiera )

 

 

 

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