DUE MOTIVI IN PIU’ PER LODARE DIO: si prende cura di te e tu puoi prenderti cura di altri

[…] «Egli ha preso le nostre infermità e ha portato le nostre malattie». (Matteo 8:17)

di Renzo Ronca - 30-6-12 - agg. 13-9-19

 

 

 C’è una parte di noi che viene colpita, ferita, offesa ogni giorno. Non ce ne rendiamo conto perché avviene normalmente in quella che chiamiamo vita di tutti i giorni; tuttavia queste sofferenze si accumulano e in qualche modo dobbiamo risolverle. Se le reprimiamo possono poi sfociare improvvisamente in malattie o depressioni. Ed è qui sta la differenza tra il credente e il non credente: chi si affida a Gesù ogni mattina ed ogni sera ha un Difensore, Uno che anche quando dormi sa come fare per rimuovere questo dolore. Non sai come avviene ma Egli carica su di Sé i tuoi mali e lo fa senza farti pesare nulla, solo perché ti vuole bene.

Ogni giorno ringraziare il Signore ed un modo semplice è lodarLo (lodare è il contrario di bestemmiare, basta dire "lode a te Signore").

Appena raggiungi una certa maturità di fede, comprendendo ed accogliendo questo amore, passerai ad una fase più completa: ti verrà offerta la possibilità di imitare il Signore accogliendo su di te qualche sofferenza di chi ti sta più vicino: dei figli, della moglie, del marito… Se lo fai solo perché li ami non ti peserà, perché queste sofferenze aggiunte alle tue saranno tolte dal Signore stesso, come prima toglieva le tue. Avverrà in breve tempo, in continuazione. Certi pesi ti schiaccerebbero senza di Lui, ma Gesù è per noi la liberazione continua, l’amore continuo che si rinnova ogni mattina.

 

Amore e sofferenza si possono unire in un unico atto, e nella liberazione dalla sofferenza resterà il solo gesto di aver amato. E questo ti riempirà di gioia.

 

 

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