Una vera conversione (Prima parte) 

Di Claudia Guiati - sito www.donnecristianenelweb.it  22-6-12 h. 11

 

“Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati.” (Atti 3:19)

 

 

Anche questa settimana desidero affrontare un tema che è centrale nei Vangeli, perché è stato predicato con forza da Giovanni il battista, poi da Gesù Cristo stesso ed infine dagli apostoli. Il tema centrale è la conversione.

Vediamo qual è il significato del termine da un punto di vista religioso:

Una conversione (propriamente conversione religiosa) è l'adozione di un nuovo credo religioso, differente da quello che si possedeva precedentemente: l'individuo che sceglie tale cambiamento è detto convertito.

Ma da un punto di vista biblico, il significato è diverso:

Il termine conversione suggerisce l'immagine di una persona che, accorgendosi di camminare su una strada sbagliata, decide di tornare sui suoi passi e di incamminarsi in una direzione diversa. La conversione è una presa di coscienza "esistenziale" che può avvenire in seguito all'azione persuasiva di una terza persona oppure alla considerata riflessione personale. Si decide, così, di cambiare il corso della propria vita, riorientando i propri atteggiamenti e comportamenti secondo criteri diversi da quelli seguiti fino a quel momento.

I Vangeli insistono sulla conversione e su questo cambiamento di rotta, perché è la condizione essenziale per conoscere Dio e non morire.

Anche i profeti dell’Antico Testamento avevano predicato, insistendo sulla conversione:

 

“Dice il Signore, Dio …

«Tornate, convertitevi da tutte le vostre trasgressioni

e non avrete più occasione di caduta nell'iniquità!

Gettate via da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato;

fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.” (Ezechiele 18:30-31)

 

Convertirsi significa fare dietrofront, andare nella direzione opposta a quella percorsa fino ad ora.

L’apostolo Pietro, quando predicò a Gerusalemme aggiunse al termine “conversione” un dato essenziale: “Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati.

Ravvedetevi - La conversione parte sempre dalla presa di coscienza che si è peccatori, e che si è sinceramente pentiti di aver offeso Dio con il proprio peccato. Il ravvedimento è anche il desiderio profondo di non voler peccare più e dunque di voler cambiare la propria vita con una reale conversione.

Il ravvedimento o pentimento è il sentimento di aver offeso Dio. Un pentimento sincero è accompagnato da tristezza, perché giustamente si capisce che si è grandemente offeso Dio.

Di questa tristezza ci parla l’apostolo Paolo:

 

Ora mi rallegro, non perché siete stati rattristati, ma perché questa tristezza vi ha portati al ravvedimento; poiché siete stati rattristati secondo Dio, in modo che non aveste a ricevere alcun danno da noi.

Perché la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c'è mai da pentirsi.” (2 Corinzi 7:9-10)

 

Se si è veramente tristi, comprendendo che ogni peccato commesso è un’offesa verso Dio, se si accetta il perdono con gioia, se si mostra nel proprio modo di vivere che ci si vuole allontanare dal male e se si cerca di piacere a Dio con l’ubbidienza, allora si può parlare di vero pentimento.

 

 

Carissimo/a,

il messaggio del Vangelo è chiaro! Un vero figlio di Dio è colui che si è sinceramente e profondamente pentito per proprio peccato e che ha compreso di aver offeso Dio. Questa presa di coscienza l’ha guidato verso Gesù Cristo che ha pagato i suoi peccati sulla croce.

Ha chiesto perdono a Dio, chiedendo la Sua grazia, che Gesù Cristo gli ha offerta: questa richiesta di perdono ha cancellato tutti i suoi peccati.

Poi ha deciso di cambiare comportamento, iniziando a modificare la propria condotta, nelle intenzioni prima e nei fatti poi.

Questa è una vera conversione.

Non ho bisogno di farti nessuna domanda, perché sono certa che tu stesso/a te la sei posta e hai già trovato la risposta.

 

(continua)

 

 

Correlazioni:

Una vera conversione (Seconda parte) 

Una vera conversione (Terza parte) 

 

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