Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

LA GRAZIA NON E’ UN PREMIO MA UN DONO D’AMORE

 di M.V. (13-6-12) - 18-8-16

 

 

Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. (Romani 5:10)

 

La grazia non è un premio, ma un dono d’amore.

Il premio viene dato come riconoscimento di un merito ottenuto, è spesso il suggello di una vittoria in competizione con altri. E’ attribuito applicando una valutazione della “prestazione” fredda, scientifica, basata su un regolamento ferreo, dove non c’è il minimo spazio per i sentimenti, dove hanno valore solo le cose fatte e non la persona.

Se il premio è la vita eterna e l’uomo pensa di doverla ottenere vincendo “la gara” della santità davanti a Dio, allora verrà schiacciato dal senso di colpa per una serie di tentativi e fallimenti continui che lo porteranno a pensare che la competizione sia truccata, fino all’inevitabile ritiro.

Un dono, è sempre un segno d’amore ed è lo strumento principe per una riconciliazione dopo un distacco. 

Se il dono è di immenso valore e viene offerto da chi ha subito il torto, allora è segno di un amore infinito ed incondizionato, di una volontà perfetta di riconciliazione che non può avere ripensamenti, soprattutto dopo che il dono è stato accettato con gioia dal destinatario in un ritrovato rapporto d’amore e di gratitudine da parte del ricevente.

Non si tratta quindi di vincere una gara che ha già vinto per noi Gesù con la sua morte e resurrezione, ma di accettare un dono d’amore, di dire “Sì grazie” e di non smettere mai ringraziare e tessere le lodi per così tanta grazia.

 

 

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