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di Renzo Ronca 28-4-12
Nella spiritualità cristiana abbiamo almeno due tipi di deserti: uno voluto da noi stessi, da “passare” ogni tanto per diversi motivi anche piacevoli (come l'ascolto senza distrazioni della Parola del Signore), controllato dalla nostra volontà nello spazio, nel tempo e nella sua intensità; ed un altro invece “procurato da Dio” che ci arriva nostro malgrado, molto più arido e duro da passare, di cui non sappiamo nulla. Il deserto voluto da noi “….Gesù si ritirò di là in barca verso un luogo deserto, in disparte; ….” (Matt 14:13) Ci sono sempre dei momenti in cui è bene soffermarci. Possono essere momenti “forti” che dobbiamo “digerire”, capire, accettare, metabolizzare, valutare… (come nel passo Matt 14:13 fu la morte di Giovanni Battista per Gesù); oppure possono esserci momenti di isolamento al fine di discernere bene la volontà di Dio per prendere decisioni importanti: In quei giorni egli andò sul monte a pregare, e passò la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: (Luca 6:12-13) O possono anche esserci momenti in cui è bene far riposare la mente e calmare le nostre ansie, allontanando tutto quanto c’è di pesante dalla nostra mente al fine di riattivare un sano contatto interiore con il Signore: Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. (Matteo 11:28) Questi spazi di breve deserto fanno bene e sono come piccoli digiuni dove il corpo si purifica e ad affina il gusto del cibo più delicato.
Il deserto come prova che a volte permette Dio Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. (Matteo 4:1) In questo caso si tratta di prove anche molto pesanti ed impegnative, che lo Spirito Santo permette, al fine di rafforzare la nostra fede, in vista del progetto che Dio stesso ha per noi. Questo tipo di deserto è davvero arido, privo di vita, vuoto persino della sabbia e del sole; a volte è anche mancante per lungo tempo della voce di Dio. Non abbiamo più riferimenti, né consolazioni, né amici, né persone care. E’ un vero deserto aspro, doloroso, che brucia velocemente il deposito di fede e di speranza che credevamo di avere. Satana è lasciato libero (relativamente, sempre sotto il controllo di Dio) al fine di tentarci nei nostri punti deboli. Sono scontri davvero duri e ne usciremmo sempre sconfitti se il tempo della prova non fosse attentamente valutato dallo Spirito di Dio, Il Quale poi, quando proprio ci sembra di non farcela più, interviene e ci libera, riconducendoci in prati verdi e freschi. Tutto questo non è un capriccio del nostro Maestro, ma è un passaggio qualche volta necessario; ad esempio perché abbiamo tutti dei compiti nella vita, come prenderci cura della famiglia o di altre persone, ed il Signore prima di affidarci la responsabilità diretta di queste persone ci fa come superare un esame molto difficile; è come il battesimo del fuoco per i militari; passato quel brutto momento, poi dopo sarà tutto più facile. Anche questo deserto è una benedizione e non va rigettato, ma va accolto con concentrazione e forte volontà.
Correlazioni OLTRE IL DESERTO (dalla raccolta "Che cos'è la verità?") RR IL SIGNORE E' ANNUNCIATO E CONOSCIUTO NE DESERTO, residenza dell'anima amata, anticipo del paradiso RR SUGGESTIONE E TENTAZIONE DI GESU' NEL DESERTO (dalla raccolta "La suggestione nell'anima e nella mente") RR Solitudine e silenzi con Dio RR IL PIANTO – IL DESERTO (psicologa G.Ciampi)
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