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VOI ADORATE QUEL CHE NON CONOSCETE – SPIRITO E VERITA’ - di Renzo Ronca - 8-4-12 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità». (Giovanni 4:22-24)
22. Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo…
La fede deve essere unita alla conoscenza. La conoscenza non è solo intellettuale, fatta di ragionamenti deduzioni e pensieri, ma è anche sperimentazione, fatta di cose tangibili e reali. Il Risorto in cui noi crediamo è il Signore vivo, con cui è possibile instaurare una comunicazione un dialogo. Non stiamo parlando di una concezione filosofica lontana irraggiungibile, ma di un Essere vivo che sa e vuole manifestarsi per il nostro bene instaurando un rapporto personale con ciascuno di noi.
22. ….perché la salvezza viene dai Giudei.
La base cristiana è il Vecchio Testamento. Non esiste il “Gesù solo” (1); sarebbe un albero senza radici, una fede poggiata sul niente. La Legge di Dio è stata assorbita dal cristianesimo che la rispetta e la sviluppa spiegandola meglio.
23 Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità». Dio-Spirito è la presenza di Dio in tutti noi singolarmente. E’ il distacco dal luogo fisso in cui era presente la sacralità ad ogni luogo raggiungibile dal ns cuore e dai ns pensieri. Adorare Dio in Spirito significa potersi rivolgere a Lui anche fuori dal tempio di pietra ed anche fuori dagli schemi prestabiliti di offerte rituali. Pregare in Spirito significa uno spazio infinito in cui far risiedere il ns rispetto e la ns lode a Dio; ed in quello spazio infinito scoprire anche di avere un nostro posto particolare in cui poter ascoltare una parola d’amore diretta solo a noi. Dio-Verità è una Persona, il Cristo, che ci apre le Scritture. Le Sue parole segnano un confine netto tra luce e tenebre. Definendo Lui come “Verità” diretta e sperimentabile nella “nuova nascita”, abbiamo la conoscenza indiretta anche dell’errore; perché tutto ciò che non è contemplato in Lui non è “vero”. “Il Padre cerca tali adoratori”, avviamoci dunque a scoprire questi dono che ci vengono dati. Non è difficile, cominciamo con il rivolgersi a Dio Padre in nome di Gesù, in preghiera, per mezzo dello Spirito Santo, con parole semplici, chiedendoGli di aprirci la mente. Facciamolo con una certa regolarità, anche per pochi minuti, ma facciamolo ogni giorno. Vedrete che qualcosa di importante succederà.
(1) "Gesù solo": C'è la tendenza più o meno evidente tra molti cristiani a considerare l'Antico Testamento come obsoleto, inutile, da non leggere. Si arriva ad alcune denominazioni che orbitano tra gli evangelici (ma non sono evangeliche) in cui si predica la fede in Gesù solo senza considerare né pregare il Padre, né lo Spirito Santo. Dal mio punto di vista questo è uno squilibrio che provoca ovviamente deduzioni dottrinali squilibrate. L'unità di Dio -che a noi credenti si è rivelato in tre Persone- merita un attento studio e non si può archiviare in questo modo.
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