Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

«Non temere; soltanto continua ad aver fede!» (Marco 5:36)

 di Renzo Ronca - 17-12-11-h.12,30

 

 

 

 

 

Una riflessione su tutto il passo di Marco ci fa comprendere molti insegnamenti del Signore.[1]

Ancora una volta viene presa come modello di fede una donna. Per di più una donna insignificante ed impura.[2]

Il contrasto con il popolo che rimprovera il capo della sinagoga (v.35), o che addirittura deride Gesù (v.40), è molto evidente.

Gesù con la guarigione della donna e la resurrezione della figlia di Jairo ci mostra dei caratteri  importantissimi di Dio:

1)    1)  Dio guarda al cuore e non all’apparenza o alla tradizione o alla legge. Non è la tunica di Gesù che guarisce la donna (v.28) ma la sua fede (v.34). C’è una bella differenza se ancora oggi andiamo a toccare fisicamente i pezzettini di abiti o di ossa che erano dei santi! Non hanno proprietà alcuna queste cose se non quelle tipiche dello spiritismo. Egli ci insegna che è il sentimento del nostro cuore che arriva dritto  al Suo cuore.

2)    2)  Dio risponde alle nostre preghiere come Dio, non come uomo; questo significa che lo fa coi Suoi schemi e coi Suoi tempi. Noi abbiamo degli schemi umani e un’idea precisa su come e quando debba avvenire la risposta alle nostre preghiere. Finito questo limite umano della nostra limitata mente perdiamo la fede. Ma Dio non è così. La Sua Parola è stata fonte di creazione e vita; la Sua parola oggi non può realizzare ciò che vuole quando lo vuole?

L’apparenza e persino il nostro senso del reale sono superati e limitati davanti a Dio.

A noi compete solo una cosa: mantenere questa attitudine del cuore e della mente: «Non temere; soltanto continua ad aver fede!»

 

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[1]

Marco 5:21-33 - 21 Gesù passò di nuovo in barca all'altra riva, e una gran folla si radunò attorno a lui; ed egli stava presso il mare. 22 Ecco venire uno dei capi della sinagoga, chiamato Iairo, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi 23 e lo pregò con insistenza, dicendo: «La mia bambina sta morendo. Vieni a posare le mani su di lei, affinché sia salva e viva». 24 Gesù andò con lui, e molta gente lo seguiva e lo stringeva da ogni parte. 25 Una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, 26 e che molto aveva sofferto da molti medici e aveva speso tutto ciò che possedeva senza nessun giovamento, anzi era piuttosto peggiorata, 27 avendo udito parlare di Gesù, venne dietro tra la folla e gli toccò la veste, perché diceva: 28 «Se riesco a toccare almeno le sue vesti, sarò salva». 29 In quell'istante la sua emorragia ristagnò; ed ella sentì nel suo corpo di essere guarita da quella malattia. 30 Subito Gesù, conscio della potenza che era emanata da lui, voltatosi indietro verso quella folla, disse: «Chi mi ha toccato le vesti?» 31 I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi come la folla ti si stringe attorno e dici: "Chi mi ha toccato?"» 32 Ed egli guardava attorno per vedere colei che aveva fatto questo. 33 Ma la donna paurosa e tremante, ben sapendo quello che era avvenuto in lei, venne, gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità. 34 Ma Gesù le disse: «Figliola, la tua fede ti ha salvata; va' in pace e sii guarita dal tuo male». 35 Mentre egli parlava ancora, vennero dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: «Tua figlia è morta; perché incomodare ancora il Maestro?» 36 Ma Gesù, udito quel che si diceva, disse al capo della sinagoga: «Non temere; soltanto continua ad aver fede!» 37 E non permise a nessuno di accompagnarlo, tranne che a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38 Giunsero a casa del capo della sinagoga; ed egli vide una gran confusione e gente che piangeva e urlava. 39 Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». 40 Ed essi ridevano di lui. Ma egli li mise tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui, ed entrò là dove era la bambina. 41 E, presala per mano, le disse: «Talità cum!» che tradotto vuol dire: «Ragazza, ti dico: àlzati!» 42 Subito la ragazza si alzò e camminava, perché aveva dodici anni. E furono subito presi da grande stupore; 43 ed egli comandò loro con insistenza che nessuno lo venisse a sapere; e disse che le fosse dato da mangiare.

 

[2]

Donna impura: Secondo la legge giudaica quella donna col suo flusso di sangue era impura e non doveva permettersi di stare con gli altri. Il rischio era la pena di morte. Appare così ancora più coraggiosa quando tutta tremante risponde alla domanda di Gesù “chi mi ha toccato?”; era consapevole che uscendo allo scoperto si stava giocando tutto.

 

 

 

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