Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

ACCETTARE IL COMPROMESSO?

Riflessioni su Ezechia rapportate ai nostri giorni - 4

Di Renzo Ronca – 2-8-11

 

 

[palazzo dei re Assiri presso Ninive]

 

 

 

 

 

Abbiamo visto altrove che nel passaggio tra la giovinezza e la maturità spirituale, Dio prova la nostra fede (vedi LE PROVE NELLA FEDE, PERCHE’?). 

 

Anche Ezechia, dopo lo slancio vittorioso con cui aveva iniziato, affronterà prove difficili; la prima è  l’assalto della nazione più potente del mondo per quell’epoca: gli Assiri.[1]

 

Il nemico ci colpisce quando meno ce lo aspettiamo: quando siamo avviliti e disperati oppure, sorprendentemente, quando ci sentiamo sicuri e forti. Questo è il caso di Ezechia.

 

Vediamo passo passo: Ezechia partì bene finché si tenne unito all’Eterno:

 2Re 18:5 Egli [Ezechia] mise la sua fiducia nel SIGNORE, Dio d'Israele; e fra tutti i re di Giuda che vennero dopo di lui o che lo precedettero, non ve ne fu nessuno simile a lui. 6 Si tenne unito al SIGNORE, non cessò di seguirlo, e osservò i comandamenti che il SIGNORE aveva dati a Mosè. 7 Il SIGNORE fu con Ezechia, che riusciva in tutte le sue imprese. Si ribellò al re d'Assiria, e non gli fu più sottomesso; 8 sconfisse i Filistei fino a Gaza, e ne devastò il territorio, dalle torri dei guardiani alle città fortificate.

 

I Samaritani invece (appena sopra il regno di Giuda, vedi cartina), che non si erano comportati secondo l’Eterno, furono assediati, vinti e trascinati in Assiria:

 

2 Re 18:9 Il quarto anno del re Ezechia, che era il settimo anno di Osea, figlio d'Ela re d'Israele, Salmaneser, re d'Assiria, marciò contro Samaria e l'assediò. 10 Dopo tre anni, la conquistò; il sesto anno di Ezechia, che era il nono anno di Osea, re d'Israele, Samaria fu presa. 11 Il re d'Assiria trasportò gli Israeliti in Assiria, e li collocò in Ala e sull'Abor, fiume di Gozan, e nelle città dei Medi. 12 Infatti non avevano ubbidito alla voce del SIGNORE, loro Dio, e avevano trasgredito il suo patto, cioè tutto quello che Mosè, servo del SIGNORE, aveva comandato; essi non l'avevano ascoltato, né messo in pratica.

 

Ecco che adesso gli Assiri, dopo aver conquistato la Samaria, dopo la ribellione di Ezechia, si rivolgono direttamente contro la Giudea, e cominciano a conquistarne alcune città:

2 Re 18:13 Il quattordicesimo anno del re Ezechia, Sennacherib, re d'Assiria, marciò contro tutte le città fortificate di Giuda, e le conquistò.

 

E’ a questo punto che Ezechia ha un primo momento difficile. Comincia a ragionare da un punto di vista umano e non più per fede. Vede arrivare il più potente esercito della terra d’allora e cos',probabilmente intimorito –infatti secondo la logica del buon senso non aveva speranze-  tenta una specie di compromesso cercando di fare marcia indietro:

 

2 Re 18:14 Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re d'Assiria a Lachis: «Ho sbagliato; ritìrati, e io mi sottometterò a tutto quello che m'imporrai» […]

 

Quante volte anche noi facciamo così! Osserviamo la realtà delle cose e ragioniamo in base a ciò che vediamo. Ragioniamo “sulla realtà terrena e non sulla verità” come direbbe il pastore Marco Bacchiocchi. Questo andrà bene per il mondo, ma non va mai bene  per i figli di Dio, che devono imparare a confidare solo nella verità, che è ciò che dice l’Eterno e non ciò che sembra ai nostri occhi. Mai accettare il compromesso col peccato!

 

Il nemico, quando non ti mette paura, sembra sempre che ti venga incontro e ti fa credere quello che vuoi, sfruttando al massimo la tua debolezza; ma è solo una tattica perché o con la paura o con l'inganno cerca sempre di distruggerti.

Il re d’Assiria sembra accettare il gesto di sottomissione di Ezechia ed impone un pesante tributo in oro e argento, tanto che Ezechia è costretto ad impoverire il tempio:

 

2 Re 18:14 […] Il re d'Assiria impose a Ezechia, re di Giuda, trecento talenti d'argento e trenta talenti d'oro. 15 Ezechia diede tutto l'argento che si trovava nella casa del SIGNORE, e nei tesori del palazzo del re. 16 Fu allora che Ezechia, re di Giuda, staccò dalle porte del tempio del SIGNORE e dagli stipiti le lame d'oro di cui egli stesso li aveva ricoperti, e le diede al re d'Assiria.

 

Ma dopo aver preso l’oro e l’argento, Sennacherib re d’Assiria sferrò contro il regno di Giuda un attacco potentissimo su diversi fronti, non solo militare ma anche psicologico e religioso.

Vedremo la volta prossima come Ezechia, maturando in fretta, capendo che non può esistere il compromesso col nemico di Dio, ebbe modo di superare questa difficile prova.

 

(continua)

 

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[1] Gli Assiri – notizie storiche: Una nuova popolazione nomade si insediò in Mesopotamia dopo il 1600 a.C. Di origine semita, rozzi e violenti, essi abitarono nell'alta valle del Tigri, dove esercitavano prevalentemente la pastorizia. Fortissimi in battaglia, gli Assiri, che avevano fondato una loro capitale, Assur, conquistarono e distrussero Babilonia nel 1146 a.C. Con una serie di guerre improvvise e spietate, gli Assiri assoggettarono tutta la zona compresa tra il golfo Persico e il Mediterraneo, spingendosi sino la Palestina e la Siria. Sotto la dominazione del loro sovrano più famoso, Assurbanipal (668-626 a.C.), arrivarono a conquistare l'Egitto anche se per breve tempo. L'esercito assiro era, per quei tempi, molto efficiente e forse per questo motivo l'impero riuscì a durare a lungo. I re assiri più famosi furono: Sargon II, che sottomise vari principati in Asia minore; Sennacherib ricordato come sovrano orgoglioso e crudele; e Assurbanipal, uomo istruito e appassionato di cultura, passato tuttavia alla storia come esempio di sfarzo e di ricchezza. Nel 612 a.C. la nuova capitale dell'impero, Ninive fu attaccata e distrutta dai Medi, una popolazione proveniente dall'Iran. In seguito la Mesopotamia fu occupata dai Persiani.

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