Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

E’ PECCATO SPOSARE UN NON CREDENTE?

Elementi di riflessione

di Renzo Ronca - 5-7-11

 

 

 

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Proverò a dare qualche elemento di riflessione, non come uno che sa dare consigli, ma come uno che in nel campo affettivo matrimoniale ha commesso in gioventù molti errori.

 

1) Prima cosa si dovrebbe sempre distinguere tra innamoramento ed amore. Lo so che per molti la cosa è scontata, ma in verità non lo è affatto. Quando qualcuno è innamorato (tipo “cotta” per intendersi) non può essere obiettivo. Questo sia che capiti a 20 o a 50 anni. Non lo dico io, è una questione proprio di violento cambiamento fisico e psicologico.[1]

 

2) L’amore presuppone la capacità di poter formulare progetti in modo realistico, valutando il pro e il contro. Con il matrimonio si costruisce insieme il progetto di una vita intera.

 

3) L’attrazione fisica non basta. Prima o poi passa. E’ evidente che si deve poter costruire su qualcosa che è in comune e che possa rimanere nel tempo.

 

4) Al di là dell’aspetto fisico allora, se esiste, cos’è che unisce profondamente una coppia? Una condivisione e/o un impegno per la politica, per l’arte, per la fede, per lo sport..? Sapere questo è importante perché la scelta di questo impegno costituirà una specie di pietra fondamentale su cui verrà poi costruito l’edificio del matrimonio. Difficoltà nella vita ce ne saranno ma avere questa base comune ci permetterà poi di ripartire da un punto già acquisito e condiviso. E’ fondamentale che ci sia un interesse, in comune la condivisione di certe scelte già prima che ci si sposi.

 

5) Visto che la domanda è stata posta a me che sono credente, da una lettrice credente, allora sviluppiamo l’aspetto della fede visto da una donna.

 

6) Sposare un uomo con una fede diversa. Ovvio che qui le differenze contano in base al tipo di fede dell’uomo. Per esempio se lui ha una fede islamica, non credo che sia tanto facile per lui accettare una donna dalla fede cristiana. Prima o poi i contrasti forti uscirebbero. Lei dovrebbe sottostare e forse convertirsi alla fede di lui. Se invece uno è cattolico, l’altro protestante, è un pochino più facile, come cristiani, ammorbidire gli spigoli; tuttavia ho esperienza di una coppia “mista” sicura di farcela, ma che poi si è fossilizzata in una specie di durezza rancorosa a cominciare proprio dalle discussioni sul battesimo dei figli.

 

7) Sposare un uomo ateo. Se l’uomo è un materialista convinto è meglio chiarire subito il suo grado di libertà verso la moglie (e viceversa). Teoricamente sarebbe possibile una convivenza con un patto di “non belligeranza”, però sarebbe comunque una faticaccia. Se l’uomo è ateo semplicemente perché non gli interessa la fede, allora è meglio aspettare che faccia una scelta o si renda consapevole di che significa avere una donna credente.

 

Commenti: Il concetto di peccato non va inteso sempre alla maniera giudaica. Diciamo che uno è libero di sposare chi vuole, basta che sia consapevole di ciò che questo comporta. Dio ti lascia libero di scegliere il tuo destino, ma come si fa con i consigli di un padre amorevole, se Lo ascolti è meglio.  Se c’è la possibilità di una certa prevenzione approfittiamone.

Vi è infatti, secondo me, un breve tempo intermedio di conoscenza in cui la ragazza non è ancora innamorata ma osserva questo ragazzo che gli capita davanti e dentro di se fa le sue considerazioni più o meno istintive. Buon per lei se è riflessiva e riesce a pensare prima di innamorarsi. Se riesce a pensare allora potrà risparmiarsi un sacco di guai e prepararsi un matrimonio più sereno e stabile.

 

Nel caso sia già scattato l’innamoramento, allora pazienza non si potrà prevenire granché; cerchiamo almeno di non precipitare gli eventi. Diamo in questo casi importanza a quel periodo di conoscenza che anticipa il matrimonio, che potremmo chiamare con una voce fuori moda “fidanzamento”.

 

In questo periodo bellissimo di mutua conoscenza è facile che per amore uno dei due segua la fede dell’altro. Se questo avviene allora non sussiste più la domanda iniziale; infatti se lui si converte al cristianesimo va tutto bene; se lei si converte alla fede di lui allora non importa più nemmeno sapere se c’è peccato visto che ha rinnegato la sua fede cristiana e si è allontanata dalla protezione di Dio.

 

Se nonostante tutto questo i due arrivano a volersi sposare pur avendo due fedi diverse allora, bisogna vedere se desiderano un matrimonio religioso o solo civile.

 

Nel caso di un matrimonio religioso tra due persone di religioni diverse, allora il consiglio mio sarà per il pastore: “prenditi un lungo periodo di ritiro caro fratello, per decidere cosa fare!”

 

Una cosa è certa al di là di tutto e vale sia per chi è fidanzato che per chi è sposato: se uno dei due commette azioni disoneste o vive in modo tale da offendere Dio, allora non c’è scelta che tenga: se ti unisci a lui, stai attenta perché non si tratta mai di una unione solo fisica, ma anche dell’anima. Se tu sei cristiana e ti unisci a chi ha un idolo evidente, oppure commette azioni turpi contro il prossimo o di offese a Dio, allora diventi come lui.

 

 

 

Correlazioni:

 

DIVORZIO  E MATRIMONI MISTI (RR)

 

EDUCAZIONE RELIGIOSA DEI FIGLI QUANDO UN GENITORE E’ CATTOLICO E L’ALTRO E’ EVANGELICO  

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[1] Vedi per esempio il testo “Innamoramento e amore” di F. Alberoni

 

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