INCAPACITA' DI RICONOSCERE L'INGANNO POLITICO E IL DECADIMENTO MORALE

 -Colpevole assenza delle chiese – Chiedere il dono profetico in vista del rapimento - di Renzo Ronca – (29-6-11) - 14-6-19

 

 

 

 

 

Non meraviglia che chi cerca il potere sia spesso una persona senza scrupoli, capace di ingannare per il proprio tornaconto, disinteressato delle sorti del popolo, attratto solo dal guadagno personale. Sempre ci sono state persone così. Ciò che dà un grande dolore è invece l’incapacità crescente delle persone comuni di riconoscere l’inganno politico e il decadimento morale dei nostri tempi. Non solo. L’inesorabile gradualità della corruzione a tutti i livelli ha modificato il senso della normalità, per cui oggi essere onesti è diventato anacronistico e illogico.

 

In tutto questo che è da solo devastante, ci si chiede perché alcune grosse chiese di maggioranza prosperino da un punto di vista economico e potere politico ma non sappiano più indicare la strada giusta ai fedeli.

 

Le chiese oggi sono al passo dei tempi del mondo ma non lo sono più riguardo ai tempi di Dio. Del resto fu così anche in Israele con i sacerdoti al tempo di Gesù. Essi non seppero riconoscere il Salvatore e arrivarono persino ad ucciderlo “in nome di Dio”. I sacerdoti responsabili di oggi (1) sono spesso privi del dono più importante che dovrebbe avere il popolo cristiano: lo Spirito Dio. Questo vuoto interiore viene riempito in due modi contrapposti: a) dall’osservanza rigida di alcune regole desunte dalle Scritture (interpretazione eccessivamente letterale o "legalismo"); b) da un “buon senso” poco spirituale e del tutto umano, che si apre alle “conquiste sociali” (esempio sposare uomini con uomini o donne con donne).

 

Il Signore ci aveva avvisato che i tempi sarebbero stati esattamente come sono adesso, anzi, sappiamo per certo che peggioreranno. Eppure in tutto questo noi sappiamo che dobbiamo avere fortissimi motivi di speranza.

 

I responsabili delle varie denominazioni lascino perdere le disquisizioni teologiche, le formalità liturgiche; si concentrino invece sul rapimento della Chiesa, lo approfondiscano e chiedano a Dio uno Spirito di discernimento e di profezia necessario per poter condurre i fedeli preparati a questo incontro, che prelude al ritorno vero e proprio di Gesù come giudice sulla terra.

 

 

“Desiderate ardentemente l'amore, non tralasciando però di ricercare i doni spirituali, principalmente il dono di profezia.” (1 Cor 14:1)

 

Non ha molta giustificazione la scelta di molti dirigenti religiosi di accomodarsi su predicazioni fatte e rifatte del tipo: "Dio è buono, Dio perdona", che a lungo andare, senza l'aggiunta di insegnamenti appropriati e biblicamente completi,  diffonde una nebbiolina come di neve sporca, che induce nel credente un pericolosissimo lassismo spirituale e comportamentale.(2)

 

 

NOTE:

(1) Non  tutti i sacerdoti per fortuna. Noi facciamo un discorso generico, valido per i gruppi di potere delle chiese cristiane maggioritarie nel mondo.

 

(2) lassismo s. m. [der. del lat. laxus «largo, indulgente» (v. lasso2)]. – 

1. Nella storia della morale cattolica {mi pare più ampio e corretto dire “cristiana” n.d.r.} disposizione dell’anima (detta anche coscienza lassa) che porta a negare l’obbligatorietà di una legge morale quando vi sia un motivo anche debolmente probabile per credere che tale legge non esista. 

2. In senso generico, ogni sistema di opinioni o tendenza individuale caratterizzati da mancanza di rigore nel conformare la propria condotta alla legge morale, alle norme della disciplina, ecc., o da eccessiva indulgenza nel richiederne l’applicazione. (Treccani)

 

 

 

 

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