Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

IL SOFFIO DI DIO

-L’atto della creazione in Genesi e il dono dello Spirito Santo nel Nuovo Testamento: una continuità per formare l’uomo - di Renzo Ronca (11-6-11) - 25-3-17

 

 

L’errore, come accennammo già, è considerarci completi. Dio invece non ha mai smesso di “crearci”. Lo fa anche ora aprendo lo spirito nostro (1).

L’uomo è un essere in via di evoluzione e di trasformazione. Da un certo punto di vista potremmo anche dire: “in via di creazione”.

Dio continua la sua attività creatrice nell’uomo “ripescandolo” con la grazia, educandolo e rapportandolo, un passo dopo l’altro con lo Spirito Santo, fino ad essere compatibile con quell’eternità che ha preparato per lui.

 

Guardiamo i due gesti di Dio per l’uomo:

“Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.” (Genesi 2:7)

“Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo.” (Giov 20:22)

Lo stesso gesto, il soffio di Dio, raffigura sia la creazione originaria, che la “nuova nascita”. Ha lo stesso significato: Dio effonde la vita in un corpo che non l’aveva. Infatti nella creazione l’uomo non esisteva e dopo esiste; mentre nell’effusione dello Spirito Santo l’uomo (che era morto nel peccato dell’Eden -e dunque inesistente-) torna a vivere spiritualmente.

Entrambi i gesti, nascita nella Genesi e rinascita con Gesù, preludono, preparano, sono l’anticipo della vera “nuova creazione”, che avverrà quando il Signore tornerà come come Re (2);

Il piano di Dio è semplice: come ogni genitore egli concepisce desidera ed ama un figlio, lo cura, lo educa e lo mette in condizione di stare, da adulto, accanto a Sé.

Lo Spirito Santo è la conferma dell’atto creativo, è la nuova vita che guida, istruisce, consola e dà forza all’uomo, rapportandolo sempre di più alla statura necessaria per entrare nell’eternità.

Per questo motivo Gesù e tutto il Nuovo Testamento danno molta importanza al “nascere di nuovo”(3): Questo atto non è assolutamente una reincarnazione, ma è la continuità della creazione originaria. Un mettere già adesso, pure se ancora terreni, un piede nel paradiso. E' l'alba della nostra vita futura che già adesso ci illumina. Un irraggiamento continuo, che non potrà fare altro che aumentare, se noi lo vogliamo.

Chiediamo con insistenza il dono dello Spirito Santo e sforziamoci di ascoltarLo da subito, leggendo regolarmente il Vangelo.

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(1) "Il Padre mio opera sempre ed anche io opero" (Giov. 5:17)

(2) E Gesù disse loro: «Io vi dico in verità che nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, anche voi, che mi avete seguito, sarete seduti su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele. (Matteo 19:28)

(3) Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». (Giovanni 3:3)

 

 

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