Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

ASPETTANDO GESÙ –  COSA E COME E' BENE FARE NELL’ATTESA?

 di Renzo Ronca - 5-2-11

 

 

 

 

La prospettiva del credente maturo è sempre il ritorno del Signore. Questa attesa piena di speranza non deve mai venire meno.

Ma cosa dobbiamo fare nell’attesa? 1 Timoteo 4:13 “Àpplicati, finché io venga, alla lettura, all'esortazione, all'insegnamento.” La lettura della Bibbia, la meditazione nella pace dei suoi insegnamenti, ci apre alla sapienza. L’esortazione e l’insegnamento sono due atti intelligenti che versano questa sapienza acquisita al di fuori di noi stessi.  L’interesse a l’amore per gli altri ci fanno percorrere le orme di Gesù, che non ha mai compiaciuto a se stesso.

E come possiamo realizzare nella pratica queste cose? Se davvero meditiamo ogni giorno la Scrittura, non avremo difficoltà a capire cosa ci ispira lo Spirito santo. Facciamo un esempio: Prendiamo Romani 14 e i primi versetti di Romani 15. In questi passi abbiamo tre importanti indicazioni pratiche: la prima in 14:1-12 ci invita ad accogliere, a non giudicare, a non disprezzare gli altri, soprattutto quelli più deboli nella fede. E’ facile da capire ma difficile da applicare. A me dicono spesso che sto giudicando. Io non me ne rendo conto ed a volto cado nella polemica per dimostrare che non è vero; ma non sono chiamato per polemizzare. Se mi viene detto così devo fare in modo che on mi venga detto. Spetta a me scusarmi e trovare forme più semplici e scorrevoli di comunicazione che non mostrino alcun giudizio verso le persone; se ci deve essere una forte presa di posizione ci sia ci sia mai verso il peccato. La seconda indicazione (Rom 14:13-23) è quella di “non far inciampare” il fratello che si avvicina a Dio. Anche questo è più difficile di quello che sembra. A volte a me capita di evidenziare gli errori degli altri e non di costruire sulle loro intenzioni di pace (14:19 Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione). La terza indicazione (Rom 15:1-7) è quella di imitare Cristo e servire gli altri. Servire è mettere se stesso in secondo piano, per l’edificazione del fratello, non è dimostrazione di aver ragione in qualche punto dottrinale. Rom 15:2-3 “Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione. Infatti anche Cristo non compiacque a se stesso; ma come è scritto:«Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me».”

[La preparazione al rapimento è un tema molto ampio che ci riguarda da vicino. Ne abbiamo parlato già e ne parleremo ancora in maniera sempre più dettagliata. Intanto può essere utile approfondire col ns dossier in pdf ULTIMI TEMPI - RITORNO DEL SIGNORE ]

 

 

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