Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

ESTATE:  ATTENZIONE!

 Lo spirito pagano della maggioranza delle feste dell'anno

 

 

[F.Borghese "Folla al mare"]

 

 

 

 

Il divertimento sfrenato, libero da ogni inibizione, magari col fascino ed il compiacimento del proibito, non appartiene al cristiano ma al mondo. La festa pagana è sempre stata l’antitesi della festa del popolo di Dio.

 Il pensiero degli israeliti nei giorni di festa era quello di ringraziare l’Eterno, di gioire per le sue benedizioni e di riposare il fisico e lo spirito. Ogni festa ispirata da Dio aveva un senso preciso. Lo stesso settimo giorno, il sabato, è ancora oggi un vero riposo significativo ed importante, dove lo spirito può contemplare l’eternità di Dio.

Ma il nostro calendario è stato stravolto. Tutte le nostre feste sono di origine pagana a cominciare dalla domenica “sun-day” in onore del dio sole. Non parliamo poi del periodo di  Natale, Capodanno (“saturnali” in onore del dio  Saturno e “sole invictus”)  Pasqua (la pasqua cristiana coincide con l’equinozio di primavera), Epifania (festa paleoegiziana del solstizio invernale), ecc. Tutte feste pagane in cui venivano permesse le peggio cose (nei saturnali vi erano scambi di ruoli con orge e  violenze) e che il cattolicesimo ha integrato dandogli solo un nome diverso. Il “Carnevale” ad esempio in latino è “Carni Levanem” che significa “sollievo della carne” (tutto un programma). Halloween ha radici celtiche antichissime ed è il trionfo dello spiritismo.

 Il ferragosto, oggi spostato al giorno 15 agosto dove al chiesa cattolica celebra “l’assunzione della vergine Maria in cielo”, nacque  nel 18 a.C. quando l’imperatore Augusto istituì le “Feriali Augusti”, in cui si celebravano delle feste per varie divinità, fra le quali Diana, Portuno, Giano e Venere.

 Puoi dare alle feste i nomi che vuoi ma lo spirito pagano resta sempre se non si comprende il vero senso della festa. Il cristiano deve controllarsi, non può lasciarsi andare dimenticando Dio. Fu in uno di questi momenti che il popolo appena liberato da Mosé, ricadde nell’idolatria del vitello d’oro.

Abituati allo stress giornaliero, senza mai aver goduto settimanalmente del giorno di vero riposo in Dio, si arriva all’estate carichi di tensioni e di rabbia per le ingiustizie, per la politica, per la famiglia in cui si litiga, per il lavoro dove si parla solo di soldi… allora la vacanza non è più riposo, ma lo scoppio di una bomba, è una molla troppo a lungo repressa che salta all’impazzata! Si cambiano abitudini esagerando; si cambia troppo e tutto insieme! Notti sfrenate, ricerca di piaceri sessuali, sostanze eccitanti per fa durare di più “lo sballo”, ecc. ecc.

Meno male che non sono tutti così. C’è ancora chi cura la propria persona evitando gli eccessi e tonificando i nervi con lunghi riposi, passeggiando in luoghi dove la natura è piacevole, rilassante, e… non dimenticandosi di pregare e ringraziare Dio con la propria famiglia ogni mattina quando apre gli occhi ed ogni sera, quando li chiude.

 

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