Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

NOI PENSIAMO E VIVIAMO; NON DIAMOLO PER SCONTATO, RINGRAZIAMO DIO

di Renzo Ronca – 26-10-10

[imm da Ariannaeditrice]

 

 

La vita è un insieme perfetto di avvenimenti concatenati meravigliosi; ma noi non ce ne accorgiamo e li diamo per scontati solo perché si ripetono regolarmente.

Pensiamo ad esempio al funzionamento della mente. Mente, cervello.. psicologia, filosofia.. centinaia di pagine non se ne esce più….  ma vorrei dire solo una cosa semplice: so di persone che senza motivo[1]

hanno sentito la loro mente come sfuggire al loro controllo, generando ansia, angoscia, panico, fin quasi a non riuscire a respirare. Il terrore viene soprattutto quando la cosiddetta “stabilità mentale” che avevi dato sempre per scontata, improvvisamente non è più tale ed allora ti senti sbriciolare in tanti pezzettini di coscienza e di sensazioni slegate tra loro come i coriandoli al vento.

Ho visitato un ospedale psichiatrico tempo fa ed ho trovato persone giovani, spesso molto buone d’animo, fragilissime nello spirito ferito, piene di una sofferenza indicibile ed inconsolabile. Il cuore si stringe davanti a queste anime. Spesso siamo davvero impotenti: i medici danno dei palliativi per inibire gli istinti più forti che potrebbero spingere i malati a far del male a se stessi o agli altri, però non sempre riescono a capire il perché l’entità di quella persona si sia disgregata o il perché di tanto dolore straziante. Spesso si limitano a controllare, a “stabilizzare” l’insieme delle funzioni vitali, sperando che poi la natura faccia il resto e la persona torni a stare bene. Il più delle volte così accade, poi ci si mette una pietra sopra e non ci si pensa più; soprattutto chi è sano non vuole sapere nulla di chi sta male psichicamente. Ma il confine tra sano e malato non è sempre così netto; può capitare a tutti un crollo nervoso.

Mi diceva un giovane che una sera si sentì come precipitare. Non faceva nulla di particolare, era in casa coi suoi genitori vedeva la televisione, ma si sentì come in affanno e non poteva più vivere. Da prendere alla lettera quel “non poteva più vivere”, nel senso che non poteva respirare, che non poteva pensare, che non poteva “esistere”. Noi “esistiamo” automaticamente, non ci pensiamo nemmeno.  Non possiamo immaginare cosa sia il “non poter vivere”. Tutto il funzionamento della testa del ragazzo era andato in “tilt”. E’ inimmaginabile per noi, eppure per una causa misteriosa, qualcosa può scoppiare nella mente come a quel ragazzo e vai  ”fuori di testa”.

La nostra mente, il cervello, quell’insieme che ci fa essere, è qualcosa di delicatissimo che si nutre di cose delicate. Solo Dio che l’ha creato sa come tenerlo insieme e farlo funzionare in modo sano. Quando Egli ci consiglia un modo di vivere non è come il re che vuole essere obbedito, ma è il Creatore che ci comunica l’informazione giusta per poter prosperare.

Lui solo sa perché le cellule sono insieme e perché il cuore batte. Ringraziamo sempre il nostro Creatore perché ci mantiene in vita in questo corpo terreno nell’attesa di rivestire quello eterno.

 

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[1]

E’ ovvio che i motivi ci sono, ma per molte persone a cui queste cose capitano, tutto sembra all’inizio senza motivo apparente.

 

 

 

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