Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

UNITA’ PER AMORE – VIGILANZA 3

Renzo Ronca – 12-8-10

 

[imm da cerchioverde]

 

Geremia 20:11 - Ma l'Eterno è con me come un potente eroe; perciò i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno; saranno grandemente svergognati, perché non riusciranno; la loro vergogna sarà eterna e non sarà dimenticata.

 

Se la “difesa preventiva per la pace” è spesso un mezzo ambiguo per seminare la guerra,[1] a volte l’Eterno permette degli attacchi del maligno veri e propri. In quel caso dobbiamo difenderci usando tutte le risorse che il Signore ci ha messo a disposizione.

 

Gli attacchi sono prima personali, poi di gruppo.

Satana conosce i nostri punti deboli e sta sempre pronto ad approfittare della nostra stanchezza per colpirci. Quasi sempre la nostra rapidità nel rifugiarci nella fede in Dio e la nostra resistenza alle tentazioni pregandoLo con intensità è sufficiente a respingere ogni attacco; ma non sempre è così; a volte la vigilanza viene meno e anche noi veniamo meno.

 

In queste cadute Satana ci inganna convincendoci che siamo soli, abbandonati. Riesce ad isolarci come un cucciolo smarrito senza più genitori e vorrebbe farci a brandelli; ma è qui che il gruppo, la famiglia, i fratelli, la Chiesa, suscitati da Dio, intervengono rapidamente. L’unità in preghiere mirate, forti nella fede, con l’autorità contro il maligno, che ci ha conferito il Signore,[2] sono un mezzo potentissimo per liberare chi è caduto nell’inganno della depressione, della tristezza e nei lacci della morte.

 

Negli attacchi di gruppo Satana si serve dell’anello più debole per entrare attraverso di lui nella famiglia o nella chiesa. Egli ha il controllo di una persona caduta che fa soffrire indicibilmente ed usa questa sua vittima per colpire la famiglia o la chiesa attraverso le emozioni, distraendoli dalla preghiera e cercando così di far cadere anche altri. Una madre ad esempio che vede il figlio devastato da un tentato suicidio, che si dispera e tenta di tagliarsi e farsi del male, potrebbe cadere facilmente nello sconforto e nella disperazione. Anche fratelli sorelle o amici di questa povera persona, se non sufficientemente forti e preparati, potrebbero cadere vittime delle fortissime emozioni e disperarsi. Vedendo tutte queste cadute attorno a sé, potrebbe capitare che un padre o un responsabile di chiesa possa a sua volta sentirsi smarrito e volgere lo sguardo alla malattia invece che a Gesù. E’ questo l’errore: osservare il male ed i suoi effetti e distogliere l’attenzione dall’amore di Dio e dalla Sua grazia.

 

Noi non abbiamo idea contro chi stiamo combattendo:[3] solo Dio è quello che conosce e può dominare queste creature ribelli; noi saremmo subito distrutti se fossimo soli con le nostre sole forze a combattere, per cui abbiamo solo una speranza in questa guerra: restare aggrappati alla grazia di Dio che come un potente vincitore combatterà per noi per i meriti di Gesù.

 

Eco l’unità che vince: Evitando i ragionamenti troppo logici o razionali, evitando le emozioni troppo ansiose, cercare con tutte le forze l’unità dell’amore di Dio che diventa unità d’amore in una famiglia, un una chiesa. Pregare con insistenza il Padre, quasi con ostinazione, chiedendo la liberazione con la forza e meriti di Cristo nel tramite dello Spirito Santo.

 

vedi precedentI:

UNITA’ PER ODIO E UNITA’ PER AMORE – VIGILANZA 1

LA MALDICENZA – VIGILANZA 2

 

Per approfondire vedi anche i nostri scritti in

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[2] Luca 10:19 –Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male.

[3] Efesini 6:12 - il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

 

 

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