Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

EZECHIELE CAPITOLI 1, 2, 3

Gloria e profetismo – Brevissime riflessioni libere

Renzo Ronca 12-7-10

 

 

 

[Un disegno della visione di Ezechiele - imm. tratta da jwart.altervista.org]

 

 

 

La descrizione della gloria di Dio nel cap.1 di Ezechiele è grandiosa.

 

Il motivo delle rivelazioni di Dio agli uomini da Lui scelti è spesso rapportato ai compiti che vengono loro assegnati.

 

A Ezechiele viene dato un compito molto duro: profetizzare ad un popolo che non lo avrebbe ascoltato, salvo una ristretta minoranza. Forse anche per questo Dio gli  mostra parte della Sua potenza, affinché questo sia per lui come una preparazione, una riserva di forza nei momenti difficili.

 

Anche a noi il Signore darà sempre la forza sufficiente per superare qualsiasi prova, soprattutto quando si tratterà di servirLo.

 

Ezechiele sarà la sentinella di Dio, la voce di Dio.

 

Il profetismo non è finito. E’ il dono più importante[1] che lo Spirito effonde a chi chiama; è un dono da ricercare, da tenere sotto controllo[2] per il bene e l’edificazione della Chiesa.

 

Cari fratelli e sorelle, il Signore suggerisce a molti di voi un passaggio importante di maturità: non più richieste di preghiera solo per voi stessi, come se la fede fosse un affare privato; ma occuparsi anche degli altri. Egli ci accompagna verso la “missione profetica”, ovvero scoprire gli altri, andare dove Dio vuole, parlare a chi Lui sceglie, dire quello che Lui vorrà dire tramite voi.

 

Perché l’Eterno ci chiede questo? Perché mandare proprio noi? Non è certo una limitazione della Sua potenza, Egli compie in ogni caso i progetti che pensa[3], ma a volte ci dà la possibilità di parteciparvi.

E’ un onore servire Dio perché Egli è un “plurale” per “costituzione” (Padre Figlo e Spirito) e per “attività” (amare donarsi significa non ragionare solo per se stessi, ma occuparsi dell’altro, entrare per così dire nel concetto di “pluralismo affettivo”) e noi dobbiamo imparare a ragionare come un corpo unico composto di molte membra, dove il nostro io muore perché tutti possano vivere.

 

Serviamo l’Eterno con fiducia ed umiltà, senza eccessi e senza paure.

 

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[1] 1 Cor. 14:1 Desiderate ardentemente l'amore, non tralasciando però di ricercare i doni spirituali, principalmente il dono di profezia.

[2] 1 Cor. 14:31-32 Infatti tutti potete profetare a uno a uno, perché tutti imparino e tutti siano incoraggiati. Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti,

[3] Ester 4:14 Infatti se oggi tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se non sei diventata regina appunto per un tempo come questo?»

 

 

 

 

 

 

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