Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

FACCIAMO GRANDE ATTENZIONE A CIO’ CHE DICIAMO

Attraverso la ripetizione di suoni e frasi incomprensibili rischiamo di lodare Satana

(Renzo Ronca - 19-5-10)

 

 

1 Cor 14:10-13  Ci sono nel mondo non so quante specie di linguaggi e nessun linguaggio è senza significato.  Se quindi non comprendo il significato del linguaggio sarò uno straniero per chi parla, e chi parla sarà uno straniero per me. Così anche voi, poiché siete desiderosi di capacità spirituali, cercate di abbondarne per l'edificazione della chiesa. Perciò, chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare;

 

 

Nei movimenti evangelici di risveglio di tipo pentecostale è abbastanza frequente sentire durante il culto l’uso del dono delle lingue, soprattutto nelle preghiere e nell’adorazione; ma sarà capitato a molti di voi talvolta, di aver sentito lingue intonate e lingue, diciamo così, “stonate”, per non dire di peggio.

A volte, i pastori lo sanno, non si tratta affatto di una cosa buona, ma di qualche dissonanza che non ha nulla a che vedere con l’unione nello Spirito di Dio.

Purtroppo ho avuto modo di constatare che nelle chiese è molto tollerato l’uso pubblico delle lingue a voce alta senza nessuno che le interpreti.

 

A questo proposito le indicazioni dell’apostolo Paolo sono molto chiare:

1 Cor 14:27-28 - Se c'è chi parla in altra lingua, siano due o tre al massimo a farlo, e l'uno dopo l'altro, e qualcuno interpreti. Se non vi è chi interpreti, tacciano nell'assemblea e parlino a se stessi e a Dio.

 

Negli ultimi tempi la facilità del parlare in lingue (siano esse vere o presunte) si è molto diffusa, sia dentro le chiese che fuori. Ma Satana è abilissimo a farci credere una cosa per l’altra e scimmiottando questo dono e servendosi di qualcuno che lui può condizionare, produce suoni, parole, suggestioni, davvero affascinanti e dall’effetto ipnotico, che però non portano a Dio.

 

Facciamo degli esempi:

 

In alcuni film e documentari dove si assisteva a qualche attività esoterica (generalmente a sfondo sessuale o dichiaratamente spiritistico)  mi è capitato più volte di aver sentito come delle lingue misteriose o suoni appena sussurrati… a volte erano delle cantilene a bassa voce ripetute in continuazione, che richiamando qualcosa di simile a nostre parole quotidiane, simulano una solennità e una atmosfera quasi irreale in cui ti viene spontaneo lasciarti andare…

 

In certi stage per la formazione di personale manageriale si usano tecniche sofisticate con dei suoni studiati apposta per condizionare la mente, che assieme a degli slogan registrati, sottopongono le persone ad un vero e proprio piccolo lavaggio del cervello.

 

In alcune religioni orientali la ripetizione mnemonica di suoni e frasi incomprensibili che viene ritenuta “preghiera” (o “magia” a seconda dei punti di vista) produce degli effetti apparentemente piacevoli alla nostra mente e aiuta le persone in “meditazione” a distaccarsi sempre più dal mondo.  Io non credo che Gesù intendesse la santificazione come un distacco dal mondo fatto in questo modo.

 

Nelle musiche rock di complessi anche famosi, sono noti alcuni messaggi subliminali in frasi che i ragazzi ripetono a pappagallo: messaggi che tradotti lodano Satana e lo adorano come loro dio deridendo la croce e Gesù. Non tutti i ragazzi che ripetono il ritornello ne sono consapevoli. Tuttavia o consapevoli o inconsapevoli, Satana li ha messi nel peccato e questo a lui basta.

 

Come fare allora per prevenire questo rischio?

 

La cosa importante secondo me, che ci dobbiamo sempre chiedere in caso del dono delle lingue, è questa: “ma cosa sto dicendo?”.

 

In certi casi analizzando le espressioni dette (anche in preghiera!) si sono avute delle sorprese. Chi ha saputo e potuto interpretare, ha sentito spesso parole con assonanze simili a parolacce e derisione allo Spirito Santo e al Signore.

 

Diciamoci sempre: “ma cosa sto dicendo? Sono consapevole di quello che esce dalla mia bocca? C’è qualcuno che in chiesa sappia eventualmente interpretarlo?”

 

Anche il pastore dica: “Ma cosa sta dicendo questo fratello? E’ davvero la lingua degli angeli? Sono in grado di appurarlo? C’è qualcuno in chiesa che lo sappia fare?”

 

In caso negativo, se non c’è chi interpreti, nel dubbio, atteniamoci rigorosamente all’insegnamento biblico ed evitiamo il più possibile di proferire cose che non sappiamo cosa significhino.

 

Lode a Dio.

 

 

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