Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

Isaia 1:1-20

Come un processo di Dio verso il suo popolo – accuse e rimedi

Renzo Ronca – 14-3-10


1 Visione che Isaia, figlio di Amots, ebbe riguardo a Giuda e a Gerusalemme ai giorni di Uzzia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. 2 Udite, o cieli! E tu, terra, presta orecchio! Poiché il SIGNORE parla: «Ho nutrito dei figli e li ho allevati, ma essi si sono ribellati a me. 3 Il bue conosce il suo possessore, e l'asino la greppia del suo padrone, ma Israele non ha conoscenza, il mio popolo non ha discernimento». 4 Guai alla nazione peccatrice, popolo carico d'iniquità, razza di malvagi, figli corrotti! Hanno abbandonato il SIGNORE, hanno disprezzato il Santo d'Israele,hanno voltato le spalle e si sono allontanati. 5 Per quale ragione colpirvi ancora? Aggiungereste altre rivolte. Tutto il capo è malato, tutto il cuore è languente. 6 Dalla pianta del piede fino alla testa non c'è nulla di sano in esso: non ci sono che ferite, contusioni, piaghe aperte, che non sono state ripulite, né fasciate, né lenite con olio.7 Il vostro paese è desolato, le vostre città sono consumate dal fuoco,i vostri campi li divorano degli stranieri, sotto i vostri occhi; tutto è devastato, come per un sovvertimento di barbari. 8 La figlia di Sion è rimasta come un frascato in una vigna, come una capanna in un campo di cocomeri,come una città assediata. 9 Se il SIGNORE degli eserciti non ci avesse lasciato un piccolo residuo, saremmo come Sodoma somiglieremmo a Gomorra. 10 Ascoltate la parola del SIGNORE, capi di Sodoma! Prestate orecchio alla legge del nostro Dio, popolo di Gomorra! 11 «Che m'importa dei vostri numerosi sacrifici?», dice il SIGNORE;«io sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate; il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri, io non lo gradisco. 12 Quando venite a presentarvi davanti a me, chi vi ha chiesto di contaminare i miei cortili? 13 Smettete di portare offerte inutili; l'incenso io lo detesto; e quanto ai noviluni, ai sabati, al convocare riunioni,io non posso sopportare l'iniquità unita all'assemblea solenne.14 L'anima mia odia i vostri noviluni e le vostre feste stabilite; mi sono un peso che sono stanco di portare.15 Quando stendete le mani, distolgo gli occhi da voi; anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue.16 Lavatevi, purificatevi, togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni; smettete di fare il male;17 imparate a fare il bene; cercate la giustizia, rialzate l'oppresso, fate giustizia all'orfano,difendete la causa della vedova! 18 Poi venite, e discutiamo», dice il SIGNORE; «anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana. 19 Se siete disposti a ubbidire, mangerete i frutti migliori del paese; 20 ma se rifiutate e siete ribelli,sarete divorati dalla spada»; poiché la bocca del SIGNORE ha parlato.

 

Lo scritto è presentato come un processo di Dio contro il Suo popolo. Nei vv 1-9 vi è l’accusa; dal 10 al 20 le istruzioni per non incorrere nella condanna.

 

Nonostante Dio abbia nutrito ed allevato il suo popolo (2) questo non è entrato in sintonia con l’amore e la cura del Padre, non ne ha capito l’essenza, non è entrato in reazione con Lui. Persino il bue e l’asino (3) considerati allora molto sciocchi in Israele, sanno capire da chi dipendono, ma il suo popolo si ribella scioccamente e non capisce che così facendo incorre nel giudizio. Se Dio per amore del Suo nome non ci lasciato un piccolo rimanente[1] (9), non si sarebbe salvato nessuno. Gli Israeliti infatti pensavano che bastasse seguire le offerte e la legge cerimoniale (11-15) per stare in pace con l’Eterno, per il resto pensavano potessero fare come gli pareva. Ma l’Eterno fa capire in modo duro e realistico che quella è solo ipocrisia e è stanco di tutto questo.

I vv 16-17 indicano come ripulire la loro persona: occorre una sostituzione drastica delle opere malvagie con quelle buone. In questo modo si che sarebbero accolti di nuovo e i loro peccati diventeranno puri come la neve.

Ci troviamo di fronte ad un anticipo di quello che poi nel NT l’apostolo Paolo svilupperà ampiamente: cambiando mentalità, avvicinandoci all’essenza di Dio tramite Cristo, la nostra mente non seguirà più il conformismo del mondo ma sarà trasformata a somiglianza di Lui e produrrà conseguentemente opere buone d’amore verso il prossimo (Rom 12:2; Efes 4:23; Efes 5:22 ecc).

 

 

Correlazioni:

DIO PUNISCE COME UN DESPOTA?

IL RIMANENTE FEDELE A DIO

 

 

Indice riflessioni in pillole   -   Home


 

[1] Sul concetto del “rimanente “ vedi in IL RIMANENTE FEDELE A DIO

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica - vedi AVVERTENZE