Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

La zizzania e il buon seme, un’altra prospettiva

 di Renzo Ronca - 6-3-10

 Pianta di zizzania o loglio

 

 
"Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo.  Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò.  Quando l'erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie.  E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: "Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?" 28 Egli disse loro: "Un nemico ha fatto questo". I servi gli dissero: "Vuoi che andiamo a coglierla?"  Ma egli rispose: "No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano.  Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: 'Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio'"»". (Matteo 13:24-30)

 

Dalla parabola appena letta scopriamo che Gesù parla di due semine: un uomo che di giorno semina seme buono e un nemico che di notte semina seme cattivo: la zizzania; e tutto nello stesso campo, assieme al grano.

 

Anche nel nostro cuore ci son queste due semine. Quella di Gesù avviene di giorno alla luce del sole, quella di Satana avviene di notte, di nascosto, quando non ne siamo coscienti.

La tecnica satanica si ripete sempre con la stessa terribile modalità: si maschera, si fa passare per cosa buona e poi distrugge. La zizzania o loglio è una pianta che si confonde con quella del grano, produce chicchi simili, ma gli effetti nelle farine contagiate dalla zizzania possono provocare forti emicranie, vertigini, vomito ed oscuramento della vista (Wikipedia).

E’ questa la differenza tra libertà e schiavitù: il Signore vuole portarci alla consapevolezza ed alle libere scelte, secondo i giusti tempi e le giuste stagioni della nostra vita; Satana vuole solo condizionarci per renderci schiavi modificando le nostre percezioni; al maligno non interessa il nostro parere, ci inganna, non si fa vedere, mette in noi degli imput simili a quelli buoni ma non sono buoni.

 

Cosa fare? I servitori vorrebbero coglierla subito, ma Gesù glielo impedisce. Gesù non si preoccupa certo per le piante cattive, al contrario, pensa solo a quelle buone: infatti strappare le zizzanie non è sempre facile, a volte sono così vicine al grano che se strappiamo l’una rischiamo di portarci appresso anche l’altra. Allora in quei casi conviene aspettare; quando sarà il momento sarà Il Signore stesso che darà l’ordine agli angeli e la separeranno dal grano, bruciandola.

 

Che significa per noi?

A volte vorremmo che subito noi stessi o chi ci sta davanti divenisse perfetto, ma il Signore conosce i tempi. Sa come liberarci da ogni aspetto maligno in base alla sua potenza ed alla nostra fragilità. Portiamo pazienza verso chi, pur crescendo nel Signore, non riesce ancora ad eliminare certi comportamenti istintivi cattivi. Non agiamo anche noi d’impulso. Preghiamo e lo Spirito di Dio ci farà capire il maturare del tempo.

 

 CORRELAZIONI

 

IL TERRENO CHE SIAMO - Riflessioni più approfondite sulla parabola della zizzania e del grano in Matteo 13:24-30 - di Renzo Ronca -  (Livello 3 su 5)

 

 

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