APPROFONDIMENTO DI: "alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte finché non abbiano visto... " (MATT. 16:28)  - RR - 19-7-21

 

 

 

 

DOMANDA: …Renzo, ho letto l'ultima tua pubblicazione sulla rubrica Posta PIC relativa al quesito su Matteo 16:28 "In verità io vi dico che alcuni di coloro che son qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il Figliuol dell'uomo venire nel suo regno". ....

Come hai puntualizzato nella risposta, in questa occasione Gesù si riferisce all'evento futuro che vede il Suo ritorno per "il giudizio delle nazioni" e pertanto credo non fosse nelle Sue intenzioni affermare che qualcuno dei presenti sarebbe rimasto vivo fino ad essere testimone del Suo ritorno, ma semplicemente, come recita il testo, che qualcuno avrebbe "visto" l'evento prima di morire (non gusteranno la morte finchè ...).

Inoltre considerato che, secondo la linea di pensiero più diffusa, quando si realizza questo evento la sposa di Cristo è già stata rapita, se quel qualcuno fosse stato in Cristo non avrebbe potuto "gustare la morte" dopo essere stato testimone dell'evento.

Se si mette in correlazione a questo verso il testo di Giovanni “21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e di lui che sarà?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi». 23 Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa?»”,  che si riferisce all'apostolo Giovanni, appare evidente che Gesù lo stia indicando come colui che avrebbe "visto" il Figliuol dell'uomo venire nel suo regno senza tuttavia essere esonerato dalla morte. (... Gesù però non gli aveva detto che non morrebbe, ma: Se voglio che rimanga finch'io venga, che t'importa?).

Apocalisse 4:1 Dopo queste cose vidi una porta aperta nel cielo, e la prima voce, che mi aveva già parlato come uno squillo di tromba, mi disse: «Sali quassù e ti mostrerò le cose che devono avvenire in seguito», inequivocabilmente afferma che a Giovanni sarebbero state mostrate le cose che dovranno accadere in futuro ed infatti in questa circostanza l'apostolo "vede" il ritorno del Signore (Apocalisse 19:11-16) ma non la vive come se fosse contemporaneo dell'evento. Anche lui infatti sarà soggetto alla morte prima che il ritorno del Signore, ancora futuro ai giorni nostri, si verifichi concretamente.

Concludendo, secondo la mia comprensione di queste scritture credo che l'apostolo Giovanni sia l'unico che, in accordo con Matteo 16:28, avrebbe potuto vedere prima della sua morte il Figliuol dell'uomo venire nel suo regno.

 

----------------

 

 

RISPOSTA: Ho letto con attenzione la tua mail. Ottima analisi e deduzione. Hai collegato benissimo i vari riferimenti biblici. In linea di massima hai ragione, tuttavia la conclusione forse possiamo svilupparla meglio. Comunque mi è piaciuta la tua profondità d’analisi; sei portato per lo studio biblico, spero che tu prosegua in qs modo.

 

Tu dici:

Concludendo, secondo la mia comprensione di queste scritture credo che l'apostolo Giovanni sia l'unico che, in accordo con Matteo 16:28, avrebbe potuto vedere prima della sua morte il Figliuol dell'uomo venire nel suo regno.

 

Le profezie hanno degli spessori, dei gradi di nitidezza più o meno letterali generali o specifici, e le ns interpretazioni ne devono tenere conto.

 

La tua analisi segue una logica precisa ed è piuttosto letterale. In effetti solo Giovanni “vide”, rapito in spirito, il ritorno del Signore Gesù nella Sua completezza. Va bene. Ma, letterale per letterale, rimarrebbe un interrogativo:

 

PRIMA RIFLESSIONE

 

Affianchiamo i riferimenti degli evangelisti:

Matteo 16:28 In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno».

Marco 9:1 Diceva loro: «In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio venuto con potenza».

Luca 9:27 Ora io vi dico in verità che alcuni di quelli che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio».

 

Noterai che la Scrittura usa la forma PLURALE: ALCUNI, quindi più di uno.

Che la stessa parola sia stata usata in maniera identica da Matteo, Marco, Luca, è un “rafforzativo” dell’esattezza delle parole di Gesù.

 

Probabilmente se si fosse riferito solo a Giovanni, la Scrittura sarebbe stata diversa, evidenziando il singolare; vediamo questi esempi:

Matteo 26:21 Mentre mangiavano, disse: «In verità vi dico: Uno di voi mi tradirà».

Marco 14:18 Mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà

Giovanni 1:26 Giovanni rispose loro, dicendo: «Io battezzo in acqua; tra di voi è presente uno che voi non conoscete,

Giovanni 6:70 Gesù rispose loro: «Non ho io scelto voi dodici? Eppure, uno di voi è un diavolo!»

Giovanni 13:21 Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito e, apertamente, così dichiarò: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà».

 

SECONDA RIFLESSIONE

 

L’analisi approfondita del testo originale:  In riferimento a a Matteo 16:28 “In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno”,  nella nota di J. MacArthur,  leggiamo: «…la parola resa con “regno” può essere tradotta con “splendore regale”. Quindi pare assolutamente naturale interpretare questa promessa come un riferimento alla trasfigurazione, di cui “alcuni” dei discepoli (Pietro Giacomo e Giovanni) sarebbero stati testimoni solo sei giorni più tardi.»

 

TERZA RIFLESSIONE

 

Vi è anche un ragionamento abbastanza convincente: a proposito del tempo di sei giorni tra l’annuncio e la trasfigurazione, sempre MacArthur dice:  «17:1 Sei giorni dopo. Il riferimento preciso del lasso di tempo è insolito per Matteo. Sembra che egli stia mettendo in evidenza la connessione tra la promessa di Gesù  in 16:28 e l’avvenimento che segue poco dopo.  Anche Marco riporta la presenza di questo lasso di sei giorni (Mar 9:2). Luca invece scrive che si trattò di “circa otto giorni” (Lc 9:28) probabilmente contando il primo giorno della confessione di Pietro e il giorno della trasfigurazione di Cristo separatamente, il primo all’inizio e il secondo alla fine di questo periodo di tempo.»

 

Quindi possiamo prendere l’annuncio di Gesù e l’episodio della trasfigurazione come la manifestazione gloriosa, regale, non tanto di TUTTO il ritorno letterale di Gesù comprensivo degli angeli e della Chiesa come sarà all’inizio del millennio (che solo Giovanni vide poi nella sua totalità), ma come un anticipo del ritorno di Gesù, che si è mostrato già con quello splendore glorioso con cui in effetti si mostrerà  anche dopo, nel millennio.

 

Ultima aggiunta: quando si trattano argomenti difficili a questi livelli sull’attività diretta di Dio, come ho detto in COME FACEVA MOSE’ A PARLARE “FACCIA A FACCIA CON L’ETERNO” SE E’ SCRITTO CHE NESSUNO PUO’ VEDERE DIO E VIVERE? COME POSSIAMO FARE PER INTERPRETARE BENE CERTE FRASI? , credo sia opportuno lasciare sempre una zona di penombra. Anche se Dio ci fa avvicinare a Lui, finché saremo terreni, non potremo avere una perfetta conoscenza.

 

 

 

Indice posta       -      Home

 

 

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica sono scritti NON PROFIT, senza fini di lucro, per il solo studio biblico personale di chiunque lo desideri - vedi AVVERTENZE