"Non riesco a sentirmi perdonata…"   - di Renzo Ronca - (sett 03) agg. 8-1-18

 

 

domanda 

“Caro Renzo, molto controvoglia, lo ammetto, ho fatto il "compito" [meditazione di una frase del Vangelo]   …. Allora ho cercato di elencare, dentro di me, gli elementi che compongono la Fede. Credo che Gesù Cristo sia Dio? Sî. Credo che sia risorto e che anche noi risorgeremo? Sì. Credo che ha preso su di sé i nostri peccati, inclusi i miei? NI. Non riesco a sentirmi perdonata…..”

 

RISPOSTA

[...] è normale in certe condizioni di fede non correttamente vissuta non sentirsi perdonati. Vi è un accusatore che cerca di accusarci sempre, per mortificarci, per farci perdere la speranza e la fede; se riesce a convincerci di questo, una volta caduti nella disperazione, saremmo finiti, lontani da Dio, come soffocati dal nostro senso di colpa. Il senso di colpa è molto diverso dal pentimento. Giuda aveva un senso di colpa che lo portò al suicidio, Pietro ebbe il dolore di aver rinnegato il Signore ma quel dolore, nella consapevolezza dell'amore del Signore, non era mai provo della speranza, per questo seppe tornare da Gesù e poi si rafforzò.

 

 Il sentirsi perdonati è uno stato di coscienza raggiungibile solo attraverso la grazia di Dio. [...]

Il non sentirsi perdonati è un evidente inganno, il più terribile per l'uomo di fede, che il nostro avversario frappone tra noi e la grazia di Dio. Ma l’accusa è falsa e lo capirai prestissimo:  Gesù è il perdono di Dio fatta persona; chi crede in Gesù, dopo essersi accorto di aver sbagliato ed essersi pentito, non può non gustare la gioia del perdono. Appeso sulla croce, tra sofferenze indicibili  Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno». (Luca 23:34)   E’ necessario meditare molto su questa semplice ma fondamentale preghiera di Gesù. Cercherò di essere sintetico per non stancarti, ma ti prego di approfondire:

 

a) Tutti gli uomini nascono nel peccato e con un giudizio di morte sulla testa ; mi riferisco al "peccato originale" quando i nostri padri preferirono abbandonare Dio e fidarsi dell’ingannatore; per cui se non fosse intervenuto nulla, dalla cacciata del paradiso terrestre in poi, l’uomo sarebbe destinato solo alla morte per l’antica legge “se mangi il frutto morrai”. 

 

b) Gesù è il Dio in forma umana che trova il modo di adempiere questa tremenda legge (la condanna a morte) applicandola a se stesso al posto nostro.

 

c) La riflessione che  vorrei proporti verte su un punto centrale: Gesù-Dio, ha combattuto UNA VOLTA SOLA, SULLA CROCE, ED HA VINTO, PER NOI, LA NOSTRA BATTAGLIA. L’accusatore, cercando di stravolgere, di minimizzare o di far dimenticare il senso della croce, cerca a tutt'oggi di mantenere la  schiavitù della legge e del peccato, per cui ecco la mancanza di perdono. Ma Gesù nella sua vittoria, ci ha veramente riscattati da ogni accusa del maligno. Se siamo riscattati, che accusa rimane? “Riscattati” significa “ricomprati” (a caro prezzo!), PERDONATI, accolti, amati. Abbiamo la dignità regale di appartenenza a Dio. Il diavolo non ha più potere su di noi! Il guaio è che lo dimentichiamo e l’accusa permane dentro di noi, impedendoci non solo di perdonare noi, ma di perdonare anche gli altri!!

 

d) Allora, confidando in Dio, pregalo perché ti faccia sperimentare  questa salvezza, questo perdono, questa pace nel cuore! Non una volta sola pregalo, ma pregalo in continuazione. In questa preghiera chiediGli anche che ti liberi da ogni male.  Chiedigli che venga col Suo Spirito ad abitare stabilmente nel tuo cuore.

 

e) Sforzati, per quanto possibile, di perdonare a tua volta, cominciando da […] Lo spirito che accusa te si manifesta anche con l’accusa verso gli altri. Ama te per poter amare gli altri; ovvero ama gli altri per poter amare te. Perdona se vuoi essere perdonata. Vai! Datti da fare.

 

f) E’ logico che da sola non ci riusciresti, come non c riuscirei io, tuttavia è la presenza del Signore che ti rafforza, quindi CHIEDIAMO AL SIGNORER LA GIOIA DEL PERDONO E LA FORZA DI PERDONARE GLI ALTRI E NOI STESSI.  Infatti se Dio ci perdona, chi siamo noi per non perdonarci? Siamo più forti di Dio? Il nostro "non perdonarci" potrebbe essere anch'esso un peccato!

 

Abbi fede nella dolce presenza del Signore nostro, non sei affatto sola! Abituati a pregare sempre. Nella tua mente, soprattutto in questo periodo, ci sia sempre un dialogo aperto col Signore. Prega spessissimo in qualsiasi modo. Anche per iscritto, se credi, prima di prendere le frasi, durante e dopo. Pregalo con tutte le parole che ti vengono dal cuore al mattino, alla sera, in ogni momento di debolezza e vedrai che tutto andrà bene perché Lui si farà trovare da te.

 

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