"E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Giov. 14:3)

 

qualche domanda suLLA MADRE DI GESU' -  di R.R. 17-9-20

DOMANDE

[…] Ho passato anni a torturarmi l'anima perché  molto spesso leggevo che la salvezza era impossibile se non fosse passata attraverso la mediazione di Maria e che addirittura se si escludeva lei […] Gesù  stesso avrebbe condannato questa indifferenza come se fosse un peccato di disonore verso sua madre. Questo mi lacerava  talmente tanto che ricordo di aver fatto la consacrazione di schiavitù alla madonna tramite il famoso dettato del Monfort […] Ho una domanda: xke Maria meditava nel suo cuore? Nel passo della nascita a Betlemme, la presentazione al tempio con Simeone e Anna, la sparizione di Gesù a 12 anni, l apostolo Luca riporta sempre:  "e meditava tutte queste cose nel suo cuore". Cosa significa?

 

RISPOSTE

1- La “mediazione” di Maria: Su questo abbiamo parlato molto in passato e ci sono diversi testi di studio facilmente consultabili.  Secondo quanto è scritto nella Bibbia NON ESISTONO MEDIATORI PRESSO DIO SE NON GESÙ CRISTO: «1Timoteo 2:5 Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo,». Non vorrei approfondire oltre.

2-  La “Consacrazione a Maria”: Non conoscendo quell’atto di “consacrazione e schiavitù a Maria” a cui lei fa cenno, ho pensato ad una delle solite esagerazioni che la tradizione popolare alle volte sembra sviluppare; così volevo solo rispondere alla domanda sul perché “Maria meditava in cuor suo..”, poi però per scrupolo, ho fatto una brevissima ricerca in internet e tra i vari risultati (1) ho visto che in effetti esiste davvero un “Atto di consacrazione a Maria di San Luigi Maria Grignion da Montfort” (2) di cui riporto (con molto disagio!) alcuni passaggi sperando che la pagina trovata corrisponda all'originale:

 […]  Io (nome), […] ti eleggo oggi, o Maria, alla presenza di tutta la corte celeste, per mia Madre e Padrona. Mi abbandono e consacro, come schiavo, il mio corpo e la mia anima, i miei beni interiori ed esteriori, e il valore stesso delle mie azioni buone, passate, presenti e future, lasciandoti intero e pieno diritto di disporre di me e di quanto mi appartiene, senza eccezione, per la maggior gloria di Dio nel tempo e nell'eternità. Ricevi, o Vergine benigna, questa piccola offerta della mia schiavitù, […]  Dichiaro che d'ora innanzi io voglio, quale tuo vero schiavo, cercare il tuo onore e la tua obbedienza in ogni cosa. O Madre ammirabile, presentami al tuo caro Figlio, in qualità d'eterno schiavo, affinché avendomi riscattato per mezzo tuo, per mezzo tuo mi riceva. O Madre di Misericordia, concedimi la grazia di ottenere la vera sapienza di Dio e di mettermi nel numero di quelli che tu ami, ammaestri, guidi, nutri e proteggi, come tuoi figli e tuoi schiavi. […]» (3)

Non mi permetto di dare giudizi sulla fede dei credenti in Maria (anche mia madre ricordo, cattolica osservante, aveva grande devozione per la “Madonna del Carmine”) tuttavia per noi evangelici che ci limitiamo a seguire quanto è scritto sulla Bibbia senza andare oltre (Vecchio e Nuovo Testamento), leggere questi passaggi senza provare dispiacere è difficile.

Inoltre mi meraviglia sapere, da quello che lei mi ha detto, che anche oggi questo antico rituale del 1600-1700 venga ancora utilizzato.

La parola “schiavitù” –molto pesante- come atto volontario verso una creatura che, per quanto “santa” sia, non è comunque Dio, devo confessare che mi lascia alquanto perplesso. E’ solo la mia opinione, cioè di uno che non è niente, però ritengo che impegni di “consacrazione” così forti e condizionanti -non rivolti a Dio- potrebbero portare davvero a problematicità spirituali di vario genere. Consiglierei di andarci piano con queste cose; infatti non sempre siamo consapevoli dove ci andiamo a cacciare. In tutta la Bibbia questo atto non solo non è consigliato, ma se si leggono i comandamenti biblici (non solo quelli cattolici del catechismo) mi pare di capire che sia anche proibito (4). Ma ripeto è solo una mia opinione che non intende giudicare nessuno. Del resto, se c’è stato uno spirito ingannatore da qualche parte, il Signore saprà come tenerne conto quando sarà il momento.

 

3- E veniamo alla sua domanda: “perché Maria meditava nel suo cuore?”

Questa espressione compare alla nascita di Gesù in Luca 2:19  (5) e nell’episodio di Gesù dodicenne al tempio  in Lc 2:51  (6). Ora se togliamo l’idealizzazione della figura di Maria, e leggiamo la Scrittura con maggiore semplicità, ci rendiamo conto che Maria come il marito Giuseppe, non avevano capito la missione di Gesù. Non sono ovviamente io a dirlo, basta leggere qlc versetto prima: “Luca 2:48 Quando i suoi genitori lo videro, rimasero stupiti; e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io ti cercavamo, stando in gran pena». 49 Ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?» 50 Ed essi non capirono le parole che egli aveva dette loro.”

Vorrei aggiungere senza mancare di rispetto alla famiglia di Gesù che i suoi all’inizio della Sua attività lo credevano “fuori di sé” (Mar 3:21 “I suoi parenti, udito ciò, vennero per prenderlo, perché dicevano: «È fuori di sé»), oppure semplicemente non credevano in Lui (Giov 7:3 “Perciò i suoi fratelli gli dissero: «Parti di qua e va' in Giudea, affinché i tuoi discepoli vedano anch'essi le opere che tu fai. 4 Poiché nessuno agisce in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente. Se tu fai queste cose, manifèstati al mondo». 5 Poiché neppure i suoi fratelli credevano in lui.”)

Cosa vogliamo dire con questo? Non certo denigrare la famiglia di Gesù, ci mancherebbe! Vogliamo solo ricordare che la Scrittura andrebbe letta con realismo, senza paura, senza modificarne la sua semplicissima verità.  Ci accorgeremmo allora che non c’è nulla di nascosto in  quel Luca 2:19 “Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo”; infatti Maria faceva una cosa buona, anzi buonissima: osservava e pensava alle cose che vedeva, in modo da poterle capire meglio. E' tutto qui. E’ un atto questo che dovremmo fare tutti noi.

 

 

 

NOTE

 

(1) Tralascio di riportare alcune applicazioni pratiche di qs consacrazione a Maria trovate in molte pagine gestite chissà da chi (dove tra l'altro sono previste le immancabili richieste di denaro, le "catene", ecc.) perché davvero la mia coscienza non me lo permette.

 

(2) Luigi Maria Grignion de Montfort, S.M.M., ovvero Louis-Marie Grignion de Montfort (Montfort-la-Cane, 31 gennaio 1673 – Saint-Laurent-sur-Sèvre, 28 aprile 1716), è stato un presbitero francese, fondatore della Compagnia di Maria e delle Figlie della Sapienza. Nominato missionario apostolico da papa Clemente XI esercitò il suo ministero nelle regioni nord-occidentali della Francia: nel Poitou (soprattutto in Vandea) e in Bretagna. [Wikipedia]

 

(3) http://www.mariadinazareth.it/montfort%20atto%20consacrazione.htm

 

(4) Per un approfondimento sui comandamenti biblici e la loro differenza con quelli cattolici può essere utile il ns libricino in PDF AVVICINIAMOCI AI COMANDAMENTI BIBLICI IN MODO RAGIONATO

 

(5) Luca 2:13 E a un tratto vi fu con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: 14 «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini ch'egli gradisce!» 15 Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto, e che il Signore ci ha fatto sapere». 16 Andarono in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; 17 e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. 18 E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. 19 Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo. 20 E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato loro annunciato

 

(6) Luca 2:41 I suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42 Quando giunse all'età di dodici anni, salirono a Gerusalemme, secondo l'usanza della festa; 43 passati i giorni della festa, mentre tornavano, il bambino Gesù rimase in Gerusalemme all'insaputa dei genitori; 44 i quali, pensando che egli fosse nella comitiva, camminarono una giornata, poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45 e, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme cercandolo. 46 Tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri: li ascoltava e faceva loro delle domande; 47 e tutti quelli che l'udivano, si stupivano del suo senno e delle sue risposte. 48 Quando i suoi genitori lo videro, rimasero stupiti; e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io ti cercavamo, stando in gran pena». 49 Ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?» 50 Ed essi non capirono le parole che egli aveva dette loro. 51 Poi discese con loro, andò a Nazaret, e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. 52 E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini.

 

 

 

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