BATTESIMO EVANGELICO: PUO’ CELEBRARLO UNA DONNA? - RR 6-6-20

 

 

 

DOMANDA: È lecito per una donna battezzare un proprio figlio/a o amico /a che vogliono fare questo passo verso il Signore ? Oppure una donna deve cercare che sia un fratello maschio perché nella Bibbia non è specificato? Io non credo che Dio mi punisca se battezzo una persona in questo momento storico a casa sua, senza organizzazioni tipiche dei battesimi che si conoscono in alcune comunità dove magari fanno dei corsi prima di quel momento o devono Radunare degli anziani, in una vasca da bagno perché quella persona vuole fare il battesimo in quel momento , desiderosa di fare quel passaggio e non aspettare che ci sia una comunità pronta a vedere il suo passo che io ritengo sia solo personale con Dio... Ma certo io non voglio fare il mio desiderio ma la Volontà di Dio e se sbaglio a pensarlo correggimi.

 

RISPOSTA: E’ una bella domanda. Forse è meglio svilupparla in modo ampio.

Mi sono venute in mente la infinite regole e regolette che dividono le chiese e le denominazioni in merito al battesimo. Anche le responsabilità che vengono concesse alle donne sono controverse. Non essendo veramente sospinte dalla guida dello Sp Santo, la maggior parte delle chiese si ripiegano e si riavvolgono nelle leggi. Si torna spesso a fare gli stessi errori di Israele legalista al tempo di Gesù.

Personalmente ritengo che si debba sempre guardare prima il cielo e poi la terra. Solo lo Spirito di Dio può rivelare le aspirazioni sante delle anime. Se ci mettiamo a fare dei codici comportamentali usiamo la Scrittura come una legge solo per giudicare. Occorre un po’ di coraggio nelle chiese, ma comprendo anche le loro paure di fronte alla possibile confusione che ne potrebbe uscire.

Comunque, proviamo a ragionare:

 

1) Se tu segui una denominazione e sei iscritta nel suo registro (avendo accettato in pratica una serie di impegni di obbedienza alla gerarchia) allora finché rimani all’interno di quella chiesa dovresti fare come ti viene detto.

 

2) Se invece sei una credente che, pur frequentando la chiesa Tal dei Tali, non ha preso impegno di obbedienza, allora sei più libera, ma sarebbe bene confrontarti comunque con qualche anziano di cui hai fiducia.

 

3) Se non frequenti nessuna chiesa allora dipende solo dalla tua maturità di fede, possibilmente in accordo con la tua famiglia.

 

4) Chi battezza dovrebbe essere già battezzato. Tu lo sei?

 

5) Chi battezza non solo deve essere consapevole di sé, di quello che sta facendo, ma presentando a Gesù un’anima che in Cristo vuole impegnarsi a rinascere, dovrebbe essere consapevole della buona volontà di chi chiede il battesimo. Quindi eviterei impulsività e farei tutto con calma. E’ vero che certe volte ci sono dei sinceri desideri di battezzarsi subito, immediatamente, magari vedendo il battesimo di altri, ma a meno che non siano persone conosciute e stimate da chi sta battezzando, direi di non avere fretta da entrambe le parti. Anche perché in certi battesimi viene aggiunta la richiesta specifica dell’effusione dello Sp Santo, con preghiera ed imposizioni delle mani e ciò richiede molta maturità perché, in mancanza di discernimento, uno potrebbe esporre se stesso ed il Signore a qualcosa di non santificato (1Timoteo 5:22 “Non imporre con troppa fretta le mani a nessuno, e non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro” - C’è stato un caso per esempio in cui io non mi sentii di battezzare una coppia che aveva chiesto il battesimo). 

 

6) Tutte queste puntualizzazioni sono solo opinioni personali, non voglio rifare i soliti dogmi. Ricordiamoci che è sempre difficile stabilire come opera lo Spirito di Dio, che a volte agisce persino prima ancora di quello in acqua (vedi Cornelio).

 

7) Esempi personali: quando io mi decisi a battezzarmi, un pastore e degli anziani di una certa chiesa si proposero di farlo. Dopo un certo tempo di mutua conoscenza io preferii invece chiedere ad un altro fratello (non era pastore) che stimavo molto e con cui mi sentivo più in sintonia, e lui accettò. MI battezzò a casa mia alla presenza di altri fratelli e sorelle.

Mia moglie lo chiese a me e lo feci volentieri a casa davanti ad altri fratelli.

La mia prima figlia scelse di battezzarsi nella chiesa che in quel momento stavamo frequentando e così fu fatto, con serenità e festa.

La seconda figlia dopo qualche anno lo chiese a me, così la battezzai volentieri, ma non da solo, lo feci con mia moglie. Io e lei volutamente insieme, dicendo: “vista la tua professione di fede, noi ti battezziamo in nome del P,d F e dello SP.S.. “ Lo facemmo in una piccola piscina gonfiabile davanti casa alla presenza di altri fratelli.

 

8) A quelli che mi chiedono come e dove battezzarsi di solito dico di farlo nella chiesa evangelica che hanno più vicino casa e con cui si sentono più in armonia spirituale-dottrinale. Raccomando loro solamente di distinguere l’ingresso nella “famiglia di Dio” (è questo il battesimo) con l’ingresso in una denominazione. Le due cose possono coincidere ma non è detto.

 

9) Se un credente maturo, di fede provata, ritiene di battezzare qualcuno penso che avrà già valutato in se stesso, davanti al Signore, in preghiera, questa possibilità. Per cui si suppone abbia coscienza  di ciò che sta facendo. Perché dovremmo impedirlo?

 

10) Riguardo al fatto se una donna possa battezzare da sola, penso che possa valere lo stesso discorso (in molte chiese protestanti tradizionali vi sono pastore donne che lo fanno regolarmente). L'apostolo  Paolo si spinge ad un rivoluzionario ragionamento (rivoluzionario ancora oggi), nella lettera ai Galati dice: “Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù” (Galati 3:28).

 

11) Tuttavia credo sia bene dire che certe volte non è necessario avvalersi di queste libertà. Voglio fare un esempio: se un capitano di una nave può ANCHE sposare una coppia, non è detto che uno si debba partire da lontano e impuntarsi per sposarsi per forza davanti a quel capitano della nave. L’obiettivo dovrebbe essere il matrimonio, non il capitano. Nel caso nostro l’obiettivo è il battesimo, non tanto la persona che battezza.

Un fraterno saluto.

 

 

 

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