Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

FREQUENTARE LA "SCUOLA DI DIO" PER CAPIRE SE VISIONI E PREGHIERE  SONO GIUSTE O SBAGLIATE

 

 di Renzo Ronca

 

 

 

 

 

 

 

Domanda

Carissimo Renzo, ho letto la risposta del fratello Angelo Galliani sui segni e miracoli e mi ha fatto capire cose molto interessanti, però io mi chiedo una cosa: ammettiamo che a una persona cattolica succedano visioni o miracoli, allora quella si dice: “sono nella strada giusta perché il Signore mi benedice, quindi continuo a venerare immagini a pregare la madonna” però noi sappiamo che questo è contro la parola di Dio, dunque è una cosa sbagliata; ciò nonostante questa persona avrà frutti buoni come tanti santi della chiesa! Come mai non si rendono conto di sbagliare e Dio li benedice lo stesso?

 

 Risposta:

 La Parola del Signore dice: Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo giustizia» (Giovanni 7:24); ora tu vedi le cose secondo una certa apparenza, ma non nella sostanza. Proviamo ad elaborare il tutto (cosa che pian pianino dovesti sforzarti ad iniziare da solo, visto che sei fra le persone che hanno scelto di seguire il cammino di "espansione spirituale").

 

1) Metti un bambino che vuole comunicare al suo papà una cosa importante ma non sa ancora articolare bene parole e verbi…. lui ci prova e fa del suo meglio con balbettii e gesti...  Il padre si trova a dover far fronte a tre differenti necessità: a) deve capire il linguaggio approssimato del bambino; b) deve poter rispondergli rapportandosi alla sua tenera età: c) deve educare il figlio affinché possa esprimersi in maniera sempre più corretta e matura. In un certo senso questo è anche il comportamento di Dio nei nostri confronti. Ora lo vedremo meglio.

2) Quando noi ci rivolgiamo a Dio lo facciamo come meglio possiamo, in base alla nostra “età”, alla nostra maturità evangelica.

3) Dio che legge i cuori sa recepire prima di tutto il senso della nostra preghiera, il suo contenuto, secondo ciò che la nostra buona volontà e la nostra poca sapienza sa mettere insieme. Ma non è detto che la formulazione della preghiera nostra e della risposta di Dio sia sempre uguale nel corso della nostra vita.

4) Infatti il bambino cresce, viene educato dagli insegnanti e dai genitori, da adulto saprà come parlare:

1Cor 13:11 Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.

5) Io vedo dunque il nostro approccio a Dio non come una cosa fissa, ma come un crescere continuo.

6) Le chiese sono come grossi contenitori come delle classi scolastiche: la chiesa tal dei tali è simile alle scuole elementari; l’altra a alle scuole medie e l’altra ancora alle superiori…. 

7) Il problema di queste chiese-classi scolastiche sta ne fatto che invece di cercare di “promuovere” gli alunni, tendono a trattenerli.

9) Questa difficoltà ad uscire e a crescere in sapienza può avere varie motivazioni:

a) Interesse della scuola-chiesa-struttura in se stessa, che pensa più al proprio potere economico, politico, alla suo prestigio personale che a quello degli alunni per cui, pensa che più “iscritti” riesce ad avere e più è importante nel mondo;

b) Un eccessivo paternalismo e protezionismo delle anime: ad esempio come se da un collegio di suore, queste alla fine non volessero far uscire le educande nel mondo perché il mondo è nel peccato e “per il loro bene” le tenessero sempre chiuse dentro le mura;

c) le singole persone possono trovare sicurezza nella “chiesa-scuola-madre” e uscire per iniziare un’altra scuola in fondo non ti dà nessuna garanzia… un po’ come quel “giovanotto” di 45 anni che non si decide a formarsi una famiglia perché tutto sommato con la mamma che gli prepara sempre il caffè ci sta fin troppo bene.

d) l’educazione sbagliata ha inculcato un senso errato di “peccato” nel credente, che confonde la trasgressione ecclesiastica col peccato verso Dio;

10) Si possono fare molti esempi della mancata crescita di tante persone, alcuni esempi saranno più giusti di altri, ma resta comunque un discorso di fondo: il Vangelo è sotto gli occhi di tutti e lo Spirito Santo non ha mai smesso di “funzionare” per cui io credo che tutti, più o meno, prima o poi, vengano messi di fronte alle loro responsabilità e “buttati giù dal letto”; se poi vogliono ritornare a dormire… seguendo a rimorchio, passivamente tutto ciò che i preti o i pastori dicono, allora sono come quegli studenti universitari perennemente “fuori corso”, che vivono sulle spalle dei genitori senza nemmeno un lavoro; persone apparentemente fortunate (se viste dall’angolazione di chi il pane se lo deve sudare ogni giorno) ma decisamente dannose per la società perché non potranno mai occuparsi responsabilmente di una famiglia e nemmeno di se stessi. Prima o poi verrà per loro la resa dei conti e quando si troveranno finalmente da soli, davanti alle difficoltà della vita, che faranno allora?

11) Dio è misericordioso ma non è affatto sciocco, né ingiusto. E’ tollerante perché composto di amore , ma è perfettamente giusto e non fa mai preferenze. Ti manda tutte le possibilità per crescere, perché la Sua scuola è una trasformazione continua (Romani 12:1-2), ma se uno si ribella e non vuole crescere, non è che gli trapianta il cervello, lo lascerà dov’è e com’è. Anche qui alcune motivazioni:

a) ci sono persone che non ce la fanno. Più di tanto non possono capire né dare. Ci può esser comprensione per queste anime semplici; al massimo si può raccomandare loro di essere modesti e non intestardirsi a voler imporre ad altri cose che loro stessi non sanno capire;

b) ci sono persone invece che pur avendo tutte le possibilità, non vogliono affatto mettersi in discussione per una loro scelta cosciente. Si ritengono dottrinalmente “a posto”, "giusti", "arrivati" e stano bene così. Noi li rispettiamo, ma ovviamente evitiamo di parlarci più di tanto perché sarebbe inutile.

12) Capire il fatto delle visioni, delle immagini ed ancor di più la preghiera errata alla madonna non è affatto semplice per chi è stato istruito in tal senso per anni. Non credo che la conversione sia un passaggio totale dal nero al bianco da un giorno all’altro. Tu cambi una cosa quando ne sei convinto, quando lo Spirito che agisce in te ti convince di peccato[1]; ma ciascuno di noi ha delle resistenze ed ha i suoi tempi. Ti racconto come capitò a me:

 

testimonianza

Erano passati già alcuni anni dalla rivelazione in me del Cristo. Ero solito a quel tempo andare a raccogliermi in preghiera in un silenzioso e piacevole eremo abbandonato, nel bosco. Pregavo sempre il Signore perché mi veniva di fare così, ma non avevo mai affrontato a fondo il problema di Maria. In questo eremo vi era una croce nella parte alta ed una immagine della Madonna nella parte bassa, più interna. Io mi mettevo indifferentemente nell’una o nell’altra, finché un giorno (ero a metà tra i due punti) mi sentii dentro come una domanda: “dove vai adesso?” Fui molto sorpreso e realizzai pian piano che era giunto per me il momento di dare una risposta. Quella domanda io penso fosse stato lo Spirito di Dio a farla arrivare alla mia coscienza; per cui non potevo ignorarla. Evidentemente non era uguale andare davanti alla croce o davanti all’immagine di Maria. Così incominciai ad interrogarmi, a pregarci sopra e a cercare di capire. Rimasi su questo problema molto a lungo, forse un anno o due, non ricordo con esattezza; ma alla fine feci la mia scelta con convinzione e non ci tornai più sopra.

 

Questa testimonianza per dirti che il Signore prima si rivelò, poi mi educò. In un momento preciso del suo “programma scolastico” inserì l’argomento “Maria”. Forse se l’avesse fatto prima, probabilmente non l’avrei capito.

Prima della rivelazione del Signore io pregavo anche la Madonna; dopo la sua rivelazione nel 1977, ci fu un periodo intermedio in cui dovevo “assimilare” parecchie cose; dopo il fatto dell’eremo avevo capito stabilmente, avendo affrontato e risolto la questione. Devo ringraziare Dio perché ha stabilito per me dei tempi “giusti” e mi ha convinto d’errore dove era necessario convincermi, senza mai abbandonarmi.

 

Quando mi trovavo con i carismatici  cattolici pregavamo il Signore assieme a Maria ed ai santi. Nelle preghiere di liberazione ad esempio si “evocavano” anche gli spiriti dei santi morti. Ora io non ti so spiegare come in quel caso sia avvenuto nel cielo, so che in quel momento io sapevo che al Signore arrivava la mia preghiera, però so anche che dentro di me assumeva spessore una certa “stonatura” che non capivo bene e che maturava i suoi frutti….  il Signore venne in aiuto della mia debolezza facendomi frequentare per un certo periodo una chiesa diversa (quella Avventista) dove potei mettere meglio a fuoco tante cose…. Però anche lì nel frattempo erano sorte altre piccole “stonature”…. Ed il Signore di nuovo mi educò facendomi passare in un’altra chiesa (pentecostale)… ad ogni passaggio non è che cancellavo il passato, lo assorbivo meglio, lo “digerivo” per così dire e lo assimilavo crescendo. Non esiste la chiesa (terrena) perfetta e la vita del cristiano che cresce è spesso un peregrinare continuo; ma siano rese grazie a Dio che in tutto questo cammino sempre più si avvicina e si rivela consacrandoci ed elevandoci.

 

13) Io credo che tutti i cristiani siano “in viaggio di crescita spirituale” mentre vivono normalmente su questa terra. Il Signore cerca di “educare” tutti. Con qualcuno fa prima con altri, magari più “capoccioni” come me, ci mette di più, ma alla fine l’importante è lasciarsi trasformare dall’amore di Dio che spiega le Sue leggi, e non dalle regole che fa l’uomo. Sono convinto che nessun credente che segue veramente lo Spirito Santo possa continuare a perseverare nell'errore; prima o poi se ne renderà conto come è successo a me. Se insiste allora vuol dire che segue più la sua chiesa che lo Spirito di Dio (lo Spirito Santo è l'unica Guida ed il capo della vera Chiesa). IN quanto ad essere sempre "benedetto" non lo so...  personalmente ho dei dubbi... potrà avere successo e ricchezza qui sulla terra, ma le benedizioni di Dio sono un'altra cosa. Lo capiremo quando il Signore tornerà.

 

14) In conclusione, nella tua domanda tu presenti come una “foto” di una certa situazione; un foto, cioè una cosa fissa e morta; non tieni conto della mobilità delle anime nelle mani di Dio. Chi prega oggi in modo “sbagliato”, potrebbe non sapere come stanno le cose e può darsi che domani lo capirà. Io prima del 1977 pregavo in modo “sbagliato” ma Dio ha saputo capirmi e correggermi pian piano. Uno non potrà mai dire: “beh vedo visioni di “padrepio” che mi fa i miracoli, lo prego, dunque sono benedetto, vuol dire che va bene così” se in lui agisce lo Spirito di Dio. Ci sarà senz’altro prima o poi qualche “pungolo” di correzione, come li aveva Saulo di Tarso prima di convertirsi.

 

Atti 9:4-6 e, caduto in terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesù, che tu perseguiti. [Ti è duro recalcitrare contro il pungolo. Egli, tutto tremante e spaventato, disse: Signore, che vuoi che io faccia? Il Signore gli disse:] Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».

 

IN pratica come ha detto il fratello Angelo che tu hai già letto, uno può credere di seguire le istituzioni e magari potrà essere molto devoto come lo era Saulo, ma la verità si conoscerà al momento dell’incontro col Signore, dell’esperienza di rinascita. Con Dio (e la Verità)  non si entra in contatto attraverso una religione più o meno istituzionale, bensì attraverso un’esperienza personale; ed è quella secondo me che devi perseguire.

 

15) L’errore, il peccato vero sarebbe dopo, se una volta che uno dice di aver scelto con coscienza in nome di chi pregare il Padre (cioè in nome di Gesù)  tornasse indietro a pregare i santi o Maria.  Ora questo peccato avrebbe una valenza diversa davanti al Signore da chi, nella sua semplicità o ignoranza, per inavvertenza non sa ancora come comportarsi.

 

16) Non credo si possa applicare dunque una regola uguale per tutti. Spetta al Signore giudicare e Lui sa come fare per portare quelli che lo amano davvero alla maturità; Egli sa come valutare i loro peccati. Nostro compito è aiutarci a crescere non classificare chi sbaglia.

 

17) Sul fatto che uno pur sbagliando avendo miracoli e visioni sia benedetto, come ho detto prima permettimi di avere dei dubbi. Infatti di queste persone che persino hanno fatto miracoli (“opere potenti”) ma non riconosciuti dal Signore è detto:

 

Matteo 7:22-23 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!"

 

 

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[1] Giov. 16:8 “Quando [lo Spirito di verità]  sarà venuto, convincerà il mondo in quanto a peccato, alla giustizia e al giudizio.

 

 

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