IN SINTESI LA FEDE COS’E’?

Di Renzo Ronca – (7-2-15)-  6-5-18

 

 

 

Spesso ci perdiamo cercando di definire a tutti i costi ciò che proviamo o non proviamo. Non essendo ebreo non ne sono sicuro ma ritengo che per avvicinarci al pensiero giudaico del concetto di fede dobbiamo cercare di essere meno filosofici e molto più semplici.

Gesù dice: “In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Matteo 18:3).  Chi ha dei figli conosce quanto sia meravigliosa e disarmante la fiducia che un piccolo ha nella sua mamma o nel suo papà.

La fede dunque di per sé, come credenza in qualche cosa,  non conta se non è derivante da qualcuno. Si ha fede/fiducia di qualcuno, QUINDI, si ha fiducia in quello che questo qualcuno dice.

 

Il pensiero giudaico è molto concreto. Sentite qs dialoghi:

 

Nella guarigione cieco nato:   Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori e, trovatolo, gli disse: «Credi tu nel Figlio di Dio?». Egli rispose e disse: «Chi è, Signore, perché io creda in lui?». E Gesù gli disse: «Tu l'hai visto; è proprio colui che ti sta parlando». Allora egli disse: «Io credo, Signore»; e l'adorò. (Giov 9:35-38)

 

Nell’episodio della resurrezione di Lazzaro:  Gesù le disse [a Marta]: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo». (Giov 11:25-27)

 

Si potrebbero fare molti altri esempi, ma quello che colpisce è sempre la rapidità e la semplicità di questo credere, senza troppe domande senza dimostrazioni. Gesù parla, qualcosa succede, Gesù dice -mi credi?-  L’altro dice -Si-.

 

Perché oggi dovrebbe essere diverso?

 

Gesù parla anche oggi. Se gli crediamo manifestiamo la nostra fede in Lui, se non gli crediamo non abbiamo fede.

 

Uno può dire: “a me Gesù non ha parlato”. Ma Gesù -se leggi il Vangelo- vedrai che ha parlato pure a te. O Gli credi oppure no. Non è necessario convincere e discutere; è una questione di cuore che è pronto a riconoscere il Signore oppure non è pronto.

 

Le dottrine poi, la ramificazione dei contenuti biblici, lo spessore l’elaborazione e gli sviluppi, fanno parte di altri discorsi.

 

 

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