DOLORE E FEDE PER AVER PERSO UNA FIGLIA - 1

"Non riesco ad accettare la perdita della mia bambina" "Mi è difficile credere che Dio mi è vicino e ascolta i miei bisogni "- RR-10-7-14-

 

[Il dolore del lutto 1895 di Giovanni Segantini - partic -(1858-1899)]

 

 

3) non riesco ad accettare la perdita della mia bambina

Credo che nessuno in fondo al cuore possa accettare la morte, né delle persone care né di se stessi. La morte non era infatti nei piani di Dio; Dio non ha creato la morte e non la vuole. La morte è la conseguenza di un allontanamento da Dio che chiamiamo “peccato”, La morte è subentrata nel mondo per il peccato antico, che un essere ingannatore ha immesso dentro di noi, e noi ce la tramandiamo di generazione in generazione.

Ma in noi per fortuna c’è un’anima che ha ancora l’imprinting del Creatore, essendo a “Sua immagine” e che soffre perché è predisposta da Dio all’eternità e anela a quella. Non potrà mai riconoscere o accettare la morte. Però sappiamo che in Cristo la morte non c’è più. Diciamo “non c’è più” per un parlare di fede, come se il futuro fosse oggi, ma sarebbe più corretto ovviamente dire “non ci sarà più”. Per ora le persone sulla terra muoiono e noi, volenti o nolenti  dobbiamo convivere con questa “violenza”. E’ solo attraverso la speranza che ci dona la fede che possiamo superare questo stato. Solo in Cristo possiamo vincere e dire come l’apostolo: “O morte, dov'è il tuo dardo? O inferno, dov'è la tua vittoria?” (1Corinzi 15:55)

 

4) mi è difficile credere che Dio mi è vicino e ascolta i miei bisogni,

 

Si. E’ difficile sempre. Nei casi di lutto poi sembra quasi impossibile. Il dolore ci spezza il cuore. Lo stesso Gesù pianse davanti alla morte dell’amico Lazzaro; eppure sapeva che l’avrebbe resuscitato. Credo che non ci sia nessun ragionamento logico che ci possa dare sollievo quando una persona cara ci viene a mancare. Noi non vorremmo ma sembra alle volte che non ci sia rimedio e ci sentiamo soli e ci pare perfino che Dio non ci capisca e ci volti le spalle in un destino ingiusto. Sono prove molto grandi che non tutti riescono a sopportare. Molti perdono la fede, altri arrivano a disprezzare la vita stessa. Eppure è proprio qui, in questi casi dove le parole non servono più e dove la logica non ha senso, è in questi casi che chi è cristiano deve ricorrere con tutte le sue forze alla fede. La fede serve quando passiamo prove difficili non quando va tutto bene.

E’  vero hai ragione: è difficile credere in certi momenti che Dio ci sia vicino. Tuttavia ti sta vicino e forse soffre con te. Anche nella disperazione fai di tutto per rimanere nella fede.

Ricorda inoltre che ci sono cose che non possiamo capire. Non subito almeno. Chiediamo forza al Signore e quando sarà il momento ci aprirà la mente e sapremo che tutto ha un senso.

(continua)

 

 

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