Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

COME SI FA A RICONOSCERE UN SOGNO MANDATO DA DIO DAGLI ALTRI?

Avvicinamento alla interpretazione cristiana - parte 1

di Renzo Ronca - 20-11-13-h.17,30 - (Livello 5 su 5)

 

 

 

 

DOMANDA: Ti volevo chiedere come si fa a riconoscere un sogno come mandato da Dio dagli altri?  

 

RISPOSTA – parte 1

La tua domanda è interessante; l'argomento è immenso e scivoloso e non so se sarò in grado di essere esauriente. Proverò a esporre il mio pensiero (molto limitato) suddividendo lo scritto in più puntate  perché non sia troppo pesante.

 

Partiamo dicendo subito che non è solo l'eventuale sogno importante, quanto chi e come lo interpreta, come vedremo poi.

 

Mentre nella psicologia per spiegare i simboli onirici è basilare lo studio dei testi, nel caso dei sogni mandati da Dio non è la nostra bravura a “tradurli”, ma la rivelazione di Dio stesso.

Per la psicologia si tratta di una attenta analisi umana, di una elaborazione per lo più razionale. Per le cose di Dio invece, l’uomo può elaborare solo dopo aver ricevuto “la chiave”, che spesso è sorprendente e non è quasi mai utilizzabile due volte. Ogni messaggio dunque ha una sua apertura.  In questi casi Il soggetto dunque è sempre Dio, il quale è sia il mandante del sogno sia il mezzo di interpretazione che l’avveramento. Per meglio dire Egli vigila ed è presente dall’inizio alla fine, dal concepimento alla realizzazione del contenuto di un messaggio.

Questo dovrebbe anche tranquillizzarci perché, dipendendo da Lui e non da noi un certo fatto di cui il sogno  è un fragile involucro simbolico, siamo più sicuri che non sarà affidato al caso o alla nostra limitatezza, ma che in una maniera o nell'altra arriverà dove deve arrivare e centrerà il suo scopo.

La chiave di interpretazione può essere trasmessa in modo diretto (lo Spirito Santo ce lo fa capire in qualche modo) o per mezzo di angeli o in altre forme.

 

 

Facciamo adesso un ragionamento molto ampio per inquadrare l’argomento:

 

Noi siamo come vasi di terracotta relativamente permeabili a quanto li circonda, e molto sensibili a quanto hanno dentro.

Ma cosa abbiamo dentro?

 

Dentro di noi da una parte si agitano desideri, paure, emozioni che ci hanno impressionato e che sembrano stazionare a lungo condizionando il ricordo delle ns esperienze e le ns scelte future; e dall’altra parte uno spirito inquieto alla continua ricerca di Dio (1) che è indipendente dalla nostra persona fisica.

 

Il sogno è una normale attività del cervello, dentro la quale, a tutto questo (già piuttosto complesso), si somma anche l’immaginazione la fantasia.

Non solo, ma dopo, da svegli, si aggiunge anche l’elaborazione mentale (Pietro dopo aver ricevuto per tre volte la visione del cibo, prima che si facessero vivi i servitori di Cornelio, “si chiedeva perplesso cosa potesse significare” Atti 10:17).

 

Personalmente credo che queste attività mentali-spirituali del sogno che si proiettano nel reale, siano una specie di reminiscenza della nostra creazione ad “immagine di Dio” (meglio sarebbe dire  “a modello di Dio”). Reminiscenza o piccolo assaggio di eternità che generalmente al 90% sfugge alla nostra “normale” percezione, ma che a volte emerge come nel “presentimento” (come nel sogno della moglie di Pilato).

 

La “fantasia-immaginazione”  di Dio (se così si può chiamare) è in atto mentre Egli la vive; Egli crea mentre pensa di creare. Noi invece abbiamo con il sogno un pallido esempio che vorrebbe/potrebbe assomigliare alle cose di Lui. Sognando ci accade di pensare e subito di essere; di trovarci in posti diversi in un attimo; di percepire le cose dal loro contenuto invece che dal loro esteriore. I simboli esteriori sono “presi in prestito” dalla mente in base alla esperienza singola o dell’uomo in genere, ma tutti i simboli onirici sono come forme eteree eppure plasmabili nelle mani di Dio. Egli ha come obiettivo non l’esteriore simbolico, ma l’effetto terreno che produce il vero messaggio del sogno. Come se alle volte il Signore volesse non solo avvertire e rivelare ma anche “influenzare” certi eventi degli uomini (meglio di “influenzare” sarebbe dire: evidenziare certe realtà spirituali perché gli uomini possano correggersi).

 

Dire “fantasia-immaginazione-creatività di Dio” è ovviamente inesatto per la limitatezza delle nostre parole umane e per l’impossibilità della nostra mente a superare un muro che attualmente non ci è consentito superare. Le parole che ho usato sono poco adatte perché sono umane. Però certamente queste facoltà umane -attrazione verso Dio, fantasia, immaginazione, struggimento dell’anima, amore per l’amore dell’Eterno-  ci vengono come un dono, come una potenzialità che va osservata per quello che è: un "tendere a".

Ricordiamoci sempre che noi siamo creature “in formazione” in vista dell’ eternità, dove allora “funzioneremo” a pieno regime.

 

I nostri sogni , qualunque cosa siano o potrebbero essere -reminiscenze dell’Eden o anticipi dell’eternità- possono darci piccoli raggi di luce o grandi ombre, o una “normale inutilità”. Dipende da molti fattori.

 

Se noi come vasi di terracotta “galleggiamo” verso l’eternità e da essa siamo anche per così dire “avvolti”, allora è facile che “qualcosa di eterno” possa filtrare attraverso il vaso ed arrivarci al cuore in qualche modo.

 

In alcuni casi sogni e visioni (2) potrebbero essere dei modi per recepire, come una specie di eco, degli input di Dio.

 

Essendo l’eternità “avvolgente” rispetto al tempo terreno che è “lineare” (3), è possibile anche che questi messaggi, una volta rivelati, possano indicare dei fatti che sulla terra sono futuri, ma che nell’eternità sono già conosciuti. A qualche  persona potrebbe essere già capitato di aver sognato dei fatti che si sono poi avverati. Questo non ci deve né esaltare né allarmare; non è prerogativa o bravura di qualcuno che è più speciale di altri; tanti sono i motivi per cui può accadere questo fenomeno. Sono molte  le cose che non conosciamo di noi stessi e soprattutto dell'eternità. Prendiamone atto e per ora andiamo avanti.

(continua)

 

NOTE

(1) Ritengo che lo spirito dell’uomo aneli ad una ascesa verso Dio in moltissimi modi e livelli, anche se la nostra mente non accettasse l’idea di Dio.

(2) Sogni e visioni nella Bibbia non sempre hanno un confine netto.

(3) Può essere utile il dossier in PDF IL TEMPO TERRENO E IL TEMPO DI DIO .

 

 

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