Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 OMOSESSUALITA’ E CRISTIANESIMO - CORRISPONDENZA CON  “X” - n.7

 

 

RISPOSTA SU PREGHIERA E OMOSESSUALITA'

 

Mi chiedevi della preghiera e di come  riconoscere la voce di Dio: andiamo per gradi partendo dalla preghiera:

potranno esserti di supporto le pagine di qlc appunto che ho scritto che si trovano nel sito della PIC:   basta fare https://www.ilritorno.it/es/eshtml/es1/es1-p3.htm

 

Evitiamo le preghiere mnemoniche;  non c’è uno standard da imparare a memoria. La cosa è così semplice che dobbiamo reimpararla, perché l’uomo ha perso la semplicità: tu quando sei nel momento adatto di raccoglimento per la tua preghiera personale (puoi farla in ginocchio, in piedi seduto, col capo piegato alzato, sottovoce o a voce alta, come meglio ti senti in quel momento, purché sia seria e rispettosa) ti rivolgerai a Dio nella maniera più semplice e diretta che ti suggerirà il tuo cuore:

Padre Santo…  Gesù… Signore…  (come preferisci)

Poi lodandoLo sempre, gli aprirai il cuore dicendoGli tutto quello che ti viene da dire. Vedrai sarà come una diga che si apre… il difficile sarà tacere.

DiGli delle tue difficoltà dei peccati, delle preoccupazioni e del tuo desiderio di avvicinarti a Lui, il tutto con parole semplici così come ti vengono, non ti formalizzare troppo.

Poi fai una bella pausa.

Non ci mettere niente nella pausa. Rimani in silenzio.

Abituati a considerare la preghiera on come una relazione che parte da te con una richiesta e poi fine, ma come un dialogo tra due esseri ceh si vogliono bene che si cercano e si stimano reciprocamente. Questo è il rapporto giusto col Signore.

 A volte in queste “pause d’ascolto” il S col Suo Spirito ci fa percepire la Sua volontà. Anche questa non è classificabile in una regola universale: come ogni storia d’amore anche quella dello spirito dell’uomo con lo Spirito di Dio ha un suo proprio ed intimo modo di scambiare gli affetti con parole sentimenti espressioni che solo tra loro si possono capire.

 Qs preghiere personali sono davvero molto molto importanti! Ogni giorno si dovrebbe dedicare almeno una piccola parte del nostro tempo alla preghiera in qs modo.

E’ così infatti che noi acquistiamo conoscenza di Dio: non razionale, ma per esperienza.

E’ tramite qs esperienza che impariamo ad affinare in nostri sensi spirituali e a riconoscere la Sua voce.

 

“Nascere di nuovo” significa entrare in un processo di trasformazione generale secondo la guida dello Sp di Dio. E’ un vero e proprio cammino di fede.

 

Per l’altra domanda: “Oltre a pregare con le preghiere è giusto parlare al Signore?”

Fammi capire bene cosa intendi.

Come ti ho detto la preghiera è un rapporto a due tra due “persone vive”. Uno scambio ci deve pur essere.

Per affinare qs rapporto alcuni seguono con me il cammino di “espansione spirituale”.

 

Leggiti un po’ di quegli scritti che ti ho detto, solo le parti che ti interessano, non forzarti di studiare quello che al momento è lontano dal tuo interesse, perché l’interesse di una cosa spirituale è un bisogno dell’anima sollecitato da D stesso. Non dobbiamo né strafare né tralasciare.

Poi fammi sapere.

(considera che gli scritti anche di diversi anni fa, sono come un diario di viaggio un poco sparso, ed hanno diversi aggiornamenti importanti)

 

 

Riguardo al problema specifico dell’omosessualità in chiave cristiana che possiamo incominciare a trattare, le chiese purtroppo riflettono più il mondo che gli insegnamenti di Dio, per cui vi sono 2 tendenze opposte:

1^ tendenza)    "L’omosessuale è così per natura, dunque è normale, dunque tutto va bene, si possono anche sposare tra loro";

2^ tendenza)     "L’omosessualità è un peccato e come tale va punita ed allontanata".

 Eccessi e difetti comportamentali: chi troppo chi niente. Per me sono sbagliate sia l’una che l’altra. Se c’è una cosa che ho imparato dal Signore è che ogni volta che l’uomo fa una regola, una legge, sicuramente sbaglia, perché entra nella sfera del giudizio ed ogni caso è a se stante.

 Dividerei subito i “viziosi” ovvero le persone che vanno con uomini e donne solo per il gusto di andarci, da quelli che nascono effeminati o con tendenze omosessuali.

Nel primo caso (i viziosi) non meritano che ci si sprechi troppe parole, così come chi coscientemente ruba, è idolatra, adultero, ecc. ecc.

Nel secondo caso le persone che evidentemente non hanno colpe dirette; ma qui bisogna distinguere sul comportamento di loro stessi verso gli altri e degli altri verso loro.

 Non essendo io uno psicologo posso dire ben poco ma l’opinione che mi sono formata è la seguente:

1)     Il peccato introdotto sulla terra ha portato il degrado della terra  e la degenerazione dell’uomo in tutti i sensi.

2)     Quando nasciamo abbiamo “l’imprinting” di Dio, che ci permette di ricordarlo  attraverso un cammino di fede, ma abbiamo anche l’eredità dei peccati.

3)     A volte la “corruzione della carne” può manifestarsi con difetti e malattie anche psico-fisiche non imputabili certamente a colui che nasce con tali difetti, ma all’uomo in senso lato che è scaduto davanti a Dio, il quale, Dio non cesserà mai di amare.  Dio si prenderà sempre cura della sua creatura in qualunque nodo essa nasca.

4)     Non credo che davanti a Dio esista una terza razza, quella omosessuale, avendo Egli creato l’uomo solo maschio e femmina.

5)     Però possono esistere già alla nascita delle tendenze o predisposizioni in tal senso da vagliare con attenzione.

6)     Esistono inoltre delle esperienze più o meno traumatiche che possono influenzare il corretto sviluppo psicologico del bambino.

7)     Tra “l’io” fisico (il sesso reale della persona) e “l’io psicologico” (il sesso che la persona “sente” di avere) possono esistere delle devianze. Questo è un punto davvero delicato perché tocca il vero nodo esistenziale: “chi sono io?”   Bisogna vedere caso per caso, ma finché c’è la possibilità di rieducare la mente al sesso che il corpo indica, qs strada è senz’altro da privilegiare.

8)     Ho detto “rieducare”, non obbligare, giudicare, reprimere, forzare; la eventuale rieducazione ha come soggetto il Signore, non l'uomo.

9)     Chi vive in se stesso questa terribile spaccatura (corpo decisamente di un sesso e mente decisamente di un altro sesso) indubbiamente si troverà di fronte a scelte molto difficili. Se è credente però il S gli indicherà certamente la via giusta e agirà nella sua vita per il suo bene donandogli quella pace interiore che è stata promessa a chiunque si affida a Gesù.

Il caso tuo credo sia meno drammatico di quanto possa sembrare. IN te c’è già un volontà ed una scelta nel modo di essere sia fisico che psicologico. Di qs bisogna ringraziare il Signore che ti sta già traendo fuori. Credo inoltre che a complicarti la vita siano anche molte comprensibili paure. Ma la paura è il contrario della fede e la fede caccia la paura. UN po’ alla volta acquisterai fiducia in te stesso e consapevolezza di come ti ha pensato Dio (quello noi siamo e dobbiamo voler essere)

 

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