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“Durante il culto, al momento della Santa cena, un’amica mi ha sollecitato a prendere il pane anche se non sono battezzata… ho sbagliato?” - (R.R. aprile 2007) Questo argomento è sentito in
maniera diversa a seconda delle denominazioni evangeliche. Vediamo le due
diversità più comuni: La Parola del Signore non vieta
di prendere il pane a chi non sia battezzato “ufficialmente”, anzi, ci pare
che estenda questo invito a tutti: “Mentre mangiavano,
Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo ruppe e lo diede ai
suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo» Poi,
preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il
quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. (Matt 26:26-28) Questa tra l’altro è la linea
che io condivido. Però c’è anche da dire che in certe comunità, questa
apertura totale ha generato un po’ di confusione. Si dovrebbe sottolineare, a
mio parere, che la libertà non è che sia permissivismo, ma anzi ci costringe
ad un esame accurato nelle nostre coscienze di volta in volta secondo come è
scritto: “Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice,
voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga. Perciò, chiunque
mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole
verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini sé stesso, e così
mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un
giudizio contro sé stesso, se non discerne il corpo del Signore. (1Corinzi
11:26-29) D’altra parte il credente che frequenta una comunità è
giusto che si attenga alle scelte di quella comunità. Sconsiglierei iniziative
personali ed in caso di dubbi, prima di ogni azione è sempre bene prima sentire
il pastore o qualche anziano.
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