VORREI BATTEZZARMI CON GLI EVANGELICI, PERO' LA MIA FAMIGLIA E' CATTOLICA E SI CREEREBBERO INCOMPRENSIONI....

di Renzo Ronca - 1-6-12

 

(segue)

9. Il senso di colpa di chi si converte al protestantesimo in seno a una famiglia cattolica non viene da Dio. Sento spesso frasi del genere: “Penso a mia moglie/marito/figli/genitori.. alla loro impossibilità ad accettare idee protestanti; io voglio bene ai miei familiari e loro a me; perché rischiare di rovinare tutto? Sono certo/a che non accetterebbero/capirebbero questo mio battesimo. Capisco che per me sarebbe bene farlo, ma se il Signore è amore allora sono certo/a che mi Lui capirà se per amore non lo faccio; Lui infatti non può certo desiderare una famiglia divisa e piena di liti. In fondo la mia fede è a posto e il Signore lo sa che credo in Lui. Se anche vado in chiesa (cattolica) per far contenti i miei familiari non c’è problema perché tanto io non dico le preghiere rivolte ai santi o alla madonna. In conclusione anche se non faccio il battesimo in maniera visibile io sono lo stesso un evangelico/a e sono certo/a che lo Spirito di Dio è con me, perché la vera circoncisione è nello spirito non nella carne.”

Sono frasi di vero affetto per la famiglia e di apparente saggezza (umana). Peccato però che non vengano da Dio.

Gesù è di per se stesso un “segno di contraddizione” (1) e la Sua parola taglia come una spada affilata. (2) Caratteristica della spada è dividere una parte in due. 

Quello che deve essere chiaro è che è Gesù stesso, la fede in Gesù, ciò che Lui è e che rappresenta, che causa inevitabilmente una divisione tra chi crede in Lui, con chi non crede o crede in maniera confusa (es. da chi dice di crederGli e poi contamina le preghiere invocando anche le persone morte come i santi ecc). Non è colpa di chi vuole battezzarsi in Cristo Gesù se in famiglia si creano divisioni ma la responsabilità, se mai, è di chi si irrigidisce impedendolo. Ognuno è e deve essere libero di professare la sua fede.

All’inizio del mio matrimonio mia moglie non la pensava come me, io l’ho lasciata libera di credere come voleva e da sola, senza forzature, qualche anno dopo ha fatto scelte identiche alle mie; ringrazio tanto il Signore perché non le ha fatte per andare d’accordo con me (perché già andavamo d’accordo), ma lo ha fatto per convinzione. Noi evangelici non abbandoniamo il marito o la moglie se questi non seguono la nostra fede, ma continuiamo ad amarli; allo stesso modo non si può accettare chi ci vuole impedire di vivere la fede come noi la sentiamo dentro al cuore. Se una discussione e una frattura ci deve essere perché qualcuno vuole imporre la sua volontà all’altro, allora ci sia pure, da qui si vede appunto la famiglia quanto era unita e su cosa si reggeva.

Gesù su certi argomenti è molto esplicito:

Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. Chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. (Matteo 10:32-39)

Il battesimo, come dicevamo precedentemente, può anche essere una prova, un battesimo di fuoco, un momento duro di testimonianza che comporta anche dei rischi.

Non li vorremmo i rischi vero? Pensate alle nazioni in cui il cristianesimo è ancora oggi proibito e perseguitato: non ci sono sante persone che rischiano la vita per battezzarsi? Che dovrebbero fare, dire per esempio “beh, anche se non mi battezzo, vivo al fede dentro di me, tanto è lo stesso..” e come fai a dire che è lo stesso? Conosci i pensieri di Dio? Io so solo che ci ha detto di essere battezzati, non c’è un punto in cui ha detto “non fa niente, basta il pensiero”. Pensate a quanti martiri hanno dato la vita per un battesimo! E’ stato tutto inutile? Potevano fare una cosa simbolica di nascosto? Certo nessuno vuole che facciate i martiri, ma non si può liquidare il battesimo solo per paura che il marito o la moglie ci rimangano male!

Attenzione, perché diciamo tutte queste cose? Non certo per seminare discordie in famiglia! Ci mancherebbe! Ma solo per mostrare che certe scelte a volte sono dolorose. Gesù non si è nascosto ai familiari andando a predicare solo nei posti dove non avrebbe loro procurato loro disagio, ma ha messo al primo posto sempre il Padre nel cielo e la Chiesa, i credenti che avevano bisogno di Lui.

A tutti quelli che vorrebbero battezzarsi ma per motivi familiari non si sentono sicuri, dico fraternamente: non vi battezzate, aspettate.

il battesimo e la “nuova nascita” non sono cose virtuali e simboliche ma vita reale. Nessuno vi mette fretta. Aspettate, pregateci sopra e datevi risposte oneste. Non proseguite dicendo “tanto è lo stesso”, perché non è lo stesso.

Vi sarebbe un altro aspetto importantissimo da sviluppare che comporta il battesimo, cioè la morte di una vecchia personalità e la rinascita di una nuova, ma è troppo vasto da poter essere analizzato adesso.

Per ora ci basta aver capito che battezzarsi è un passaggio da fare con una certa preparazione e convinzione. Meglio non farlo se uno è indeciso.

 

  

Correlazioni

Siate tutti concordi” è sempre possibile? “chi è mia madre chi sono i miei fratelli?”

 

 

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NOTE

(1) E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione (Luca 2:34)

(2) Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. (Ebrei 4:12)