PENSIERINI EDIFICANTI - pag.29

 

 

 

Brevissime riflessioni cristiane di vario tipo che prendono spunto dalle cose di tutti i giorni e vanno verso la scoperta delle verità di Dio -

 

PER PARTECIPARE: inviate a mispic2@libero.it  mettendo come oggetto: "FRASE DEL GIORNO"; se il loro contenuto sarà idoneo saranno pubblicati nel sito www.ilritorno.it e in questi indici (a volte, se troviamo il tempo, li metteremo anche su twitter   @xpensare)

 

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(dal 1 novembre 2020 - al  25 marzo 2021 )

 

 

 

Giovanni 3:3 'Gesù gli rispose: "In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio."  * * *   Preghiamo che la gente si penta e sia battezzata nel nome di Gesù [Cinzia] ***  La “nuova nascita” è un argomento molto importante. Non sempre, purtroppo, coincide col battesimo, perché per molti il battesimo è un punto di arrivo pratico. Invece dal battesimo INIZIA un percorso di crescita interiore, che POI modificherà anche il nostro comportamento esteriore. Questo percorso durerà tutta la vita, che servirà a conoscere Dio e a comprendere il Suo piano completo di salvezza, dalla creazione fino al giudizio finale, per poi entrare in un nuovo sistema di cose, l’eternità,  con “terra nuova e cieli nuovi”, dove Dio sarà “tutto in tutti”. [RR 25-3-21]

 

Atti 17:17 “Frattanto [Paolo] discorreva nella sinagoga con i Giudei e con le persone pie; e sulla piazza, ogni giorno, con quelli che vi si trovavano. 18 E anche alcuni filosofi epicurei e stoici conversavano con lui. Alcuni dicevano: «Che cosa dice questo ciarlatano?» E altri: «Egli sembra essere un predicatore di divinità straniere», perché annunciava Gesù e la risurrezione. 19 Presolo con sé, lo condussero su nell'Areòpago, dicendo: «Potremmo sapere quale sia questa nuova dottrina che tu proponi? 20 Poiché tu ci fai sentire cose strane. Noi vorremmo dunque sapere che cosa vogliono dire queste cose».
21 Or tutti gli Ateniesi e i residenti stranieri non passavano il loro tempo in altro modo che a dire o ad ascoltare novità.
” * * * * Ricordo una volta regalai una Bibbia ad una persona che aveva fatto domande sulla fede. La prese come si poteva prendere uno scritto del filosofo Marcuse o di Confucio o del politico di turno… Il suo era un interesse culturale relativo, la ricerca di una nozione come un’altra. Non era quello il giusto approccio. La conoscenza di Dio si manifesta su una strada che si chiama “rivelazione”, ovvero una apertura del cuore che parte da Lui e a noi arriva; non è l’oggetto della nostra speculazione mentale. Senza l’atteggiamento giusto, in effetti, la Bibbia può essere un libro come un altro. Ringraziamo il Signore che ha superato la nostra presunzione, rendendoci umili, per poterLo percepire. [RR 23-3-21]

 

Apocalisse 2: 19 "Io conosco le tue opere, il tuo amore, la tua fede, il tuo servizio, la tua costanza; so che le tue ultime opere sono più numerose delle prime. 20 Ma ho questo contro di te: che tu tolleri Iezabel, quella donna che si dice profetessa e insegna e induce i miei servi a commettere fornicazione, …… . 24 Ma agli altri di voi, in Tiatiri, che non professate tale dottrina e non avete conosciuto le profondità di Satana (come le chiamano loro), io dico: Non vi impongo altro peso. 25 Soltanto, quello che avete, tenetelo fermamente finché io venga. 26 A chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine…. e gli darò la stella del mattino. 29 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese". – L’apocalisse ha diversi strati di interpretazione. Una delle ipotesi è il parallelo Tiatiri-papato. In qs caso non sarebbe difficile riconoscere in Iezabel il culto mariano. Il Signore conosce i lati buoni e cattivi di qs chiesa e sa che la risultante positiva, cioè la vittoria delle brave persone che non sono inquadrate in qs dottrina idolatrica, sarà a seguito di un conflitto interiore (a chi vince darò…). Molti di noi ne sono usciti già. Preghiamo allora per chi è ancora combattuto. [RR 19-3-21]

 

 

Luca 4:31 Poi discese a Capernaum, città della Galilea, e qui insegnava alla gente nei giorni di sabato. 32 Ed essi si stupivano del suo insegnamento perché parlava con autorità. 33 Or nella sinagoga si trovava un uomo che aveva uno spirito di demonio impuro, il quale gridò a gran voce: 34 «Ahi! Che c'è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: il Santo di Dio!» 35 Gesù lo sgridò, dicendo: «Taci, ed esci da quest'uomo!» E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui senza fargli alcun male. 36 E tutti furono presi da stupore  ***   La gente di Capernaum si stupiva perché non aveva riconosciuto in lui il Messia tanto atteso; ma i demoni, invece, che possedevano l'uomo che stava nella sinagoga, si rendevano perfettamente conto di chi fosse Gesù. Sapevano anche che la loro condanna era già scritta e tremavano. Come in tutti i suoi miracoli Gesù usò la sua parola e questa si realizzò immediatamente. La domanda che in seguito il demone fa a Gesù si potrebbe semplificare così: "Perché ti intrometti nella mia vita? Sei venuto per distruggermi?" Questa parola, "intrometti", fa riflettere. L'uomo sceglie gli obiettivi della sua vita, non intende separarsi dalle due abitudini e dai suoi principi ma Gesù vuole separare l'uomo dal suo "spirito immondo", dal suo peccato, e vuole liberarlo e rigenerarlo per fare di lui un uomo nuovo. È indubbio che lasciare il proprio "io" può portare sofferenza!!! Ma non basta conoscere Gesù, bisogna essere in comunione con lui e lasciare che lui trasformi la nostra esistenza. [Paola 18-3-21]

 

 

Salmo 100:3-4 'Riconoscete che il SIGNORE è Dio; è lui che ci ha fatti, e noi siamo suoi; siamo suo popolo e gregge di cui egli ha cura. Entrate nelle sue porte con ringraziamento, nei suoi cortili con lode; celebratelo, benedite il suo nome.'  * *  Ringrazio il Signore che siamo ancora in vita [Cinzia] -  * * E' vero; questo è un ringraziamento di cui spesso ci dimentichiamo. Diamo per scontato di stare sempre bene, ma un giorno non è mai uguale ad un altro e non consideriamo che, se stiamo bene, se il nostro corpo è ancora in vita e l'anima nostra può lodare Dio, dipende solo da Dio che mantiene unita qs nostra persona. Grazie Signore, che tu sia benedetto in eterno.
 

 

 

Salmo 100:1-2 'Mandate grida di gioia al SIGNORE, abitanti di tutta la terra! Servite il SIGNORE con letizia, presentatevi gioiosi a lui!'  (Cinzia) * * * *  La gioia e la felicità sono contenute nel nostro essere creato da Dio; fanno parte della Sua volontà. Noi siamo nati per essere nella gioia, ma non quella che promette il mondo. La gioia di poter camminare vicino al Signore, servirLo essere a Lui uniti, è un sentimento raro che pervade ogni cellula elevandoci, come mostrandoci un pezzetto di paradiso. Non sciupiamo questi momenti e assaporiamoli fino in fondo lodando il nostro Dio che ci accoglie e ci ama tanto. (RR 15-3-21)

 

 

 

Ebrei 12:5 "e avete dimenticato l'esortazione rivolta a voi come a figli: «Figlio mio, non disprezzare la disciplina del Signore, e non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso; 6 perché il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli». 7 Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga? 8 Ma se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli. 9 Inoltre abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo forse molto di più al Padre degli spiriti per avere la vita? 10 Essi infatti ci correggevano per pochi giorni come sembrava loro opportuno; ma egli lo fa per il nostro bene, affinché siamo partecipi della sua santità. 11 È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recare gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa." **** Direi che spesso la correzione del Signore passa attraverso il ritrovarci in situazioni che non volevamo, non avevamo previsto, situazioni che non vorremmo vivere perché faticose o difficili da gestire. Sono i momenti in cui il S ci ricorda che non siamo noi soltanto a creare la nostra vita, a decidere del ns futuro. Noi facciamo progetti e programmi ma il S li ha già fatti prima di noi per noi, secondo una logica e obiettivi diversi. Il suo scopo è renderci santi, ed è come se ci chiedesse in quei momenti "Non vuoi tu migliorare, perfezionarti, per piacermi?" Come potremmo non accettare questa proposta?? [Gabriella 14-3-21]

 

 

Salmo 50:14-15 - Come sacrificio offri a Dio il ringraziamento, e mantieni le promesse fatte al SIGNORE; poi invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai».**
Quando si parla dei limiti umani nel percepire Dio in tutta la sua complessità e bellezza mi vengono in mente i bambini di tre anni, alle prese col disegno; tentano di rappresentare la mamma e il papà, abbozzando degli omini stilizzati fatti con palline e stanghette che sono molto lontani dalla realtà. Anche noi, persino dopo tanti anni di cammino cristiano, continuiamo a disegnare Dio con i nostri pastelli spuntati, rischiando di pensare che Dio sia come noi, o poco più grande. Questa incapacità che portiamo con noi, non deve essere una scusante per ridurre Dio nei confini dei disegni che realizziamo. Dobbiamo ammettere con umiltà che Dio è infinitamente oltre ciò che percepiamo e comprendiamo.  E allora, prendiamoci del tempo di silenzio, ammirazione e adorazione. Offriamogli sacrifici di lode e una vita di vera consacrazione. [Paola 9-3-21]

 

 

Salmi 94:11 L'Eterno conosce i pensieri dell'uomo e sa che sono vani. 12 Beato l'uomo che tu correggi, o Eterno, e che istruisci con la tua legge, 13 per dargli riposo nei giorni dell'avversità, finché è scavata la fossa per l'empio. 14 Poiché l'Eterno non ripudierà il suo popolo e non abbandonerà la sua eredità. 15 Il giudizio sarà di nuovo fondato sulla giustizia, e tutti i retti di cuore lo seguiranno. * * * * L’uomo terreno non sa trovare vie giuste da solo. Dio può accoglierci di nuovo, correggerci, proteggerci, istruirci, se Lo ascoltiamo. Egli non ci abbandonerà perché siamo per Lui come figli preziosi. Ogni valutazione e regola di oggi si esprime tramite l’ingiustizia, ma l’uomo che il Signore condurrà nella rettitudine troverà finalmente la vera giustizia. [RR 5-3-21-p]

 

Isaia 18:3 “Voi tutti, abitanti del mondo e quanti dimorate sulla terra, quando la bandiera sarà issata sui monti, guardate, e quando la tromba suonerà, ascoltate! 4 Poiché così mi ha detto l'Eterno: «Starò tranquillo e guarderò dalla mia dimora, come un calore sereno e luminoso alla luce del sole, come una nube di rugiada nel calore della mietitura». 5 Poiché prima della mietitura, quando la fioritura è finita e il fiore è diventato un grappolo in fase di maturazione, egli taglierà i ramoscelli con le roncole, e strapperà via e troncherà i tralci.” * * * * Nella stupenda descrizione del profeta Isaia osservate bene il v.4: “Poiché così mi ha detto l'Eterno: «Starò tranquillo e guarderò dalla mia dimora, come un calore sereno e luminoso alla luce del sole, come una nube di rugiada nel calore della mietitura». Vedete, qualsiasi cosa succeda nel mondo, la persona che si è affidata a Dio starà tranquilla e serena. Che il Signore ci aiuti ad essere così. [RR 4-3-21]

 

 

Giovanni 21:2-3,6 'Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. Simon Pietro disse loro; "Vado a pescare". Essi gli dissero: "Veniamo anche noi con te". Uscirono e salirono sulla barca; e quella notte non presero nulla.' 6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. * * * Chiedo al Signore di aiutarmi ad aspettare i suoi ordini se non capiamo dove andare. (Cinzia 3-3-21)

 

Luca 3:9 "Ormai la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero dunque che non fa buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco".  **** Come cristiani  viviamo spesso in punta di piedi la nostra fede. Il più delle volte partiamo dal presupposto che ciò che diremo di Dio non interesserà al nostro interlocutore. Il solo pensiero di accennare al "giudizio" e alla "condanna eterna" ci mettono in difficoltà. Immaginiamo scontri e rotture con i nostri amici e  perfino emarginazione sociale.  Ma la maggioranza di questi scenari quasi impossibili  ci vengono suggeriti da Satana per immobilizzarci piuttosto che dal metterci in guardia. Dio ci chiede di proclamare il messaggio nella sua interezza, incluso la realtà della condanna. Quindi chiediamo a Dio di darci la via del coraggio. Dio ci ha affidato  la responsabilità di essere "sale" e "luce"  per chi sta a fianco o che incontriamo nel percorso della nostra vita e allora..  accogliamo questo compito con gioia. [Paola 27-2-21]

 

Giovanni 15:16 'Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.' [Cinzia]  * * * * Il fatto che sia stato il Signore a scegliere noi e a costituirci significa che non è per la nostra bravura ma per la Sua grazia che noi Lo abbiamo trovato. Significa anche che non sarà un piccolo errore da parte nostra che potrà cambiare il Suo amore per noi. Quello che chiediamo in preghiera è sempre ascoltato dal Signore anche se non sempre riusciamo a capire la Sua risposta. Che il Signore ci renda sempre più maturi per poterlo capire e per portare frutti a Lui graditi. [RR 26-2-21]

 

 

Luca 13: 7-9  'Ecco, sono ormai tre anni che vengo a cercare frutto da questo fico e non ne trovo. Taglialo! Perché sta li' a sfruttare il terreno?" Ma l'altro gli rispose: "Signore, lascialo ancora quest'anno; gli zappero' intorno e gli mettero' del concime. Forse darà frutto in avvenire; se no, lo taglierai.'  (CL) * * * *  Il Signore ha cura di ogni anima e fa in modo di darle tutti i mezzi per poter crescere e portare frutti. Ha fatto così con noi e noi dovremmo mantenere questa speranza con resistenza, pure se non vediamo ancora dei risultati. Qualche nostra preghiera (per noi stessi o per il ns prossimo) forse non è stata subito accolta, proviamo ancora a pregare per un risultato, tuttavia certe volte non sarà bene aspettare all'infinito una pianta che non vuole dare frutto pur avendo un buon terreno. Se dopo aver tentato tutto  non ci saranno risultati, dovremo accettare anche questa possibilità, perché ogni creatura per volontà di Dio è libera di fare la sua scelta, per cui in qs caso facendoci coraggio, dopo un tempo stabilito, dovremo lasciar perdere e  andare oltre. [RR 25-2-21]

 

Luca 13: 2-5 Gesù rispose loro: «Pensate che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, perché hanno sofferto quelle cose?  No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, pensate che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?  No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti come loro». - Luca 13:6- 9 Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella sua vigna; andò a cercarvi del frutto e non ne trovò.  Disse dunque al vignaiuolo: "Ecco, sono ormai tre anni che vengo a cercare frutto da questo fico, e non ne trovo; taglialo; perché sta lì a sfruttare il terreno?"  Ma l'altro gli rispose: "Signore, lascialo ancora quest'anno; gli zapperò intorno e gli metterò del concime. Forse darà frutto in avvenire; se no, lo taglierai"». * * * Gesù predica e alcuni ascoltatori  gli sottopongono terribili  notizie d'attualità: pellegrini trucidati, incidenti mortali. I suoi ascoltatori applicano un giudizio morale  su quei fatti: chissà quali peccati sono stati commessi per essere ripagati con  quella morte.  Gesù però ribalta questo modo di rapportarsi con Dio; se pensiamo a lui come ad un carnefice dei peccatori moriremo nel terrore, senza averlo davvero conosciuto. Nello stesso brano si parla di un fico che ormai non produce più frutto da almeno tre anni.  Il padrone del fico è tornato più volte per trovarne del frutto ma non l'ha trovato. La pazienza del padrone del fico, indicata da questo triplice ritorno,  è l'immagine  della misericordia di Dio che non si stanca mai di chiamarci. Oggi è il tempo adatto per rispondere (Apocalisse 3:20). Infatti non sappiamo quanti anni abbiamo ancora davanti. Gesù rafforza questa immagine di Dio con la figura del vignaiolo che chiede ancora tempo. La sua  proposta di zappare intorno al fico e di  concimarlo, indica la cura attenta che Gesù ha per noi. Se davvero abbiamo provato questo amore, non possiamo fare altro che portare molto frutto. [Paola 22-2-21]

 

 

Luca 24:45 allora aprì loro la mente per capire le scritture… 49 ed ecco io mando su di voi quello che il padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in questa città, finché siate rivestiti di potenza dall'alto»  * * * *    Non è la nostra intelligenza umana né la nostra bravura che ci permettono di comprendere le cose di Dio. L’apertura della mente è un gesto soprannaturale compiuto dal Signore stesso sulla base delle Sue promesse verso chiunque crede in Lui. Ma non basta avere una mente aperta, occorre che venga riempita di significati di rivelazioni dall’alto. Questo fa gradatamente lo Spirito di Dio, secondo i Suoi e i nostri tempi. Chiediamo allora insistentemente che avvenga questa “nuova nascita” in misura sempre più piena e nel frattempo predisponiamo il nostro cuore a saper accogliere. [RR 20-2-21]

 

2  Tessalonicesi 2:2 " (...) di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente."                    ********* Prima della fine l'umanità sarà caratterizzata da una sempre più aperta ribellione a Dio.  La malvagità crescerà. Ci sarà la manifestazione della piena potenza di Satana e gli uomini   malvagi saranno convinti dalle due opere potenti. Eppure basterà un soffio, un minimo accenno della potenza di Gesù Cristo, e tutto il male sarà debellato.  Chi ha accettato Gesù Cristo ha il suo Spirito,   il quale insegna ogni cosa.   L'amore di Dio, che è verità assoluta, ci libera anche dall'ansia di capire tutto, perché sappiamo che comprenderemo ogni cosa a tempo debito.  [Paola – 17-2-21]

 

 

 

CONSIDERA - Isaia 65:1 «Io sono stato ricercato da quelli che prima non chiedevano di me, sono stato trovato da quelli che prima non mi cercavano; ho detto: "Eccomi, eccomi" a una nazione che non portava il mio nome. 2 Ho steso tutto il giorno le mani verso un popolo ribelle, che cammina per una via non buona, seguendo i propri pensieri; ****  Isaia scrive in modo particolarmente toccante e significativo. In qs ultimi suoi capitoli dal 64 al 66 la sua visione profetica è estesa, come è esteso il dispiacere di Dio nei confronti di una parte di Israele, che si era mostrata superficiale e ribelle ed aveva seguito strade non buone, nonostante i continui richiami. Quelli che “prima non cercavano l’Eterno” e che “non portavano il Suo nome” siamo noi, non giudei (come spiegherà poi Paolo in Romani 9:18-21). Ma a vedere le condizioni del  cristianesimo oggi è molto triste, e vale la pena ricordare seriamente l’avvertimento in Rom 11:20 «….non insuperbirti, ma temi. 21 Perché se Dio non ha risparmiato i rami naturali, non risparmierà neppure te. 22 Considera dunque la bontà e la severità di Dio: la severità verso quelli che sono caduti; ma verso di te la bontà di Dio, purché tu perseveri nella sua bontà; altrimenti, anche tu sarai reciso.» Che il Signore ci aiuti a restare fedeli. [RR 15-2-21]

 

 

Matt 6:25-34 “….non siate in ansia per la vostra vita.”  ***  Nei tempi che viviamo sembra impossibile mettere in pratica questo insegnamento di Gesù. Tuttavia come i bambini quando si spaventano che hanno sempre bisogno delle continue rassicurazioni da parte dei genitori, così anche noi non dobbiamo vergognarci delle nostre paure e delle nostre incertezze. La lettura regolare di queste ed altre frasi placano le nostre ansie e fanno maturare la nostra fede. Dice il Signore: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28). Grazie a te, o Dio nostro, per quanto teneramente ci ami e per come hai sempre cura di noi. [RR 11-2-21]

 

 

Salmo 49:15 "Ma Dio riscatterà l'anima mia dal potere del soggiorno dei morti, perché mi prenderà con sé."   ***  Dio si prenderà cura di noi in quel momento e ci farà stare con lui. Che grande rivelazione!!! Con queste "lenti"  possiamo vedere una nuova realtà. E allora, gli sgarbi, le ingiustizie, le difficoltà e le angosce della vita assumono una dimensione diversa e tollerabile. In Dio troviamo la sicurezza della sua giustizia che governa le sorti dell'universo. In lui scopriamo nuove forze e l'energia per fare ciò che è giusto per compiere la sua volontà. [Paola 10-2-21]

 

Salmi 121:1 Io alzo gli occhi ai monti: da dove mi verrà l'aiuto? 2 Il mio aiuto viene dall'Eterno, che ha fatto i cieli e la terra. [CL] ***** Quando siamo in difficoltà guardiamo gli altri e ci aspettiamo da loro un aiuto, per questo siamo spesso delusi. Qui invece il salmista alza lo sguardo in alto e sa che l’aiuto può venire solo da Dio, l’unico che non delude. [RR 8-2-21]

 

Luca 24:45 Allora aprì loro la mente per capire le Scritture **** Nel cap.24 di Luca vediamo tante “aperture”: Il sepolcro aperto v.12; la casa che i due di Emmaus aprono al “misterioso” compagno di viaggio che poi si rivela in Gesù v.29;  gli occhi che si aprono v.31; le labbra che si aprono per parlare v.35; la mente che viene aperta v.45; il cielo aperto v.51. Possiamo allora riflettere su alcuni punti: la predisposizione ad aprirci (atto volontario nostro) e l’apertura vera e propria che avviene con un atto soprannaturale ad opera del Signore stesso. Inoltre la comprensione di TUTTE le Scritture che avviene partire dall’Antico Testamento. Chiediamo allora al Signore un’apertura della nostra mente per comprendere L’INSIEME DI TUTTO IL SUO PROGETTO, rivelato nella Bibbia completa, dal passato al futuro. (RR 6-2-21)

 

Proverbi 30:8 Allontana da me falsità e menzogna; non darmi né povertà né ricchezza, cibami del pane che mi è necessario, 9 perché, una volta sazio, non ti rinneghi e dica: «Chi è l'Eterno?», oppure, divenuto povero, non rubi e profani il nome del mio DIO. **** Nelle nostre preghiere al Signore lasciamoci guidare da uno spirito di saggezza e di sana umiltà. Evitiamo gli eccessi nelle aspettative e nei pensieri. E' nell'equilibrio quando non si esibisce al di sopra agli altri che la presenza del Dio viene apprezzata come dono sublime. [RR 1-2-21]

 

2Tessalonicesi 2 [dopo aver tranquillizzato i credenti della comunità che si erano impressionati eccessivamente per gli ultimi tempi] 13 Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità. 14 A questo egli vi ha pure chiamati per mezzo del nostro vangelo, affinché otteniate la gloria del Signore nostro Gesù Cristo. 15 Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiamo trasmessi sia con la parola, sia con una nostra lettera. 16 Ora lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza, 17 consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni opera buona e in ogni buona parola. ***** Anche noi allora non ci spaventiamo di fronte alle notizie del telegiornale. Manteniamo i nostri pensieri nelle promesse del Signore. [RR 31-1-21]

 

2 Tessalonicesi 3:1-2  'Per il resto, fratelli, pregate per noi perché la parola del Signore si spanda e sia glorificata come lo è tra di voi, e perché noi siamo liberati dagli uomini molesti e malvagi, poiché non tutti hanno la fede.' [CL] ****  La malvagità aumenta perché le persone si allontanano sempre più da Dio. Preghiamo che il Signore protegga noi e le ns famiglie nell'attesa del Suo ritorno, secondo la Sua promessa . [RR 27-1-12]

 

 

Ecclesiaste 3:1-11-13 "Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo: egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell'eternità, sebbene l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta. Io ho riconosciuto che non c'è nulla di meglio per loro del rallegrarsi e del procurarsi del benessere durante la loro vita, ma che se uno mangia, beve e gode del benessere in mezzo a tutto il suo lavoro, è un dono di Dio." *** Qui si parla di un tempo di opportunità che Dio mette a disposizione dell'uomo; in cui l'uomo vive la totalità della sua vita. È un tempo che si estende prima e dopo di lui. Questo brano ci porta a riflettere sullo straordinario dono che Dio ha concesso all'uomo; una creatura "fallita" che riesce ad avere in sé il pensiero dell'infinito. Ringraziamo Dio che ci ha dato la possibilità di guardare oltre la " catena dei tempi ricorrenti" della vita terrena e che ha promesso di accogliervi in Cristo nel suo tempo eterno. Chiediamo al Signore di aiutarci ad usare bene il tempo e le occasioni che ci mette a disposizione nell'attesa di entrare nell'eternità che intuiamo,a che ancora non comprendiamo- [Paola 25-1-21]

 

Giacomo 1:17 '...ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento.'  [CL] ****

È la stabilità di Dio, che non cambia, che ci permette di avere un riferimento sicuro. Tutto il bene e l' amore di Dio, che a noi arriva, durerà per sempre. Lode al Signore! [RR 23-1-21]

 

Matt 13:45 «Il regno dei cieli è anche simile a un mercante che va in cerca di belle perle; 46 e, trovata una perla di gran valore, se n'è andato, ha venduto tutto quello che aveva, e l'ha comperata. ****  Ho letto un'interpretazione di questo versetto che per me è illuminante. Finora avevo sempre inteso che noi siamo i mercanti e la perla è Gesù. Ma il senso di tutto il vangelo è che Gesù ha lasciato tutto per venire a cercare noi, è Lui il mercante, e noi siamo agli occhi di Dio perle preziose. Peccare in fondo è disprezzare noi stessi, tradire la bellezza, non credere di essere preziosi e molto amati. Semmai arriveremo a lasciare tutto per il regno dei cieli non sarà per meritarcelo, ma sarà perché stiamo rispondendo spontaneamente e Chi ha rinunciato a se stesso per riscattarci. [Stefania 21-1-21]

 

 

1 Samuele 1:11 "O SIGNORE degli eserciti, se hai riguardo all'afflizione della tua serva e ti ricordi di me, se non dimentichi la tua serva e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrero' al SIGNORE per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sulla sua testa". [CL] ****  Siano i nostri pensieri come il figlio di questa donna: il primo pensiero della mattina sia sempre consacrato al Signore. [RR 20-1-21]

 

Esodo 3:9 'E ora, ecco, le grida dei figli d'Israele sono giunte a me; e ho anche visto l'oppressione con cui gli Egiziani li fanno soffrire.'  **** Ciascuno di noi ha avuto e in parte ancora potrebbe avere delle oppressioni. preghiamo il Signore che ci liberi da tutte pesantezze e sofferenze. Ringraziamolo poi perché ci vuole donare un cuore capace di perdonare. [CL 19-1-21]

 

 

Salmo 29:11 'Il SIGNORE darà forza al suo popolo; il SIGNORE benedirà il suo popolo dandogli pace.'  [CL] ****  Il popolo del Signore comprende che la Sua volontà è il bene per se stesso per questo Lo segue. Tale fedeltà viene premiata con una maggiore forza nelle avversità. La benedizione più grande non è la ricchezza materiale, ma una particolare pace interiore che il mondo non sa dare; qs pace è uno stato di benessere dell'anima consapevole della presenza dello Sp. di Dio in ogni momento. [RR 18-1-21]

 

1 Corinzi 1:5-6 '...perché in lui siete stati arricchiti di ogni cosa, di ogni dono di parola, e di ogni conoscenza, essendo stata confermata tra di voi la testimonianza di Cristo;' [CL] ** Se non siamo troppo presi dalle ansie e dalle passioni del mondo scopriremo quanta grazia ci ha donato il Signore. Arricchiamoci della Sua Parola e comprenderemo il paradiso.[RR17-1-21]

 

1 Pietro 4:12-13 Carissimi, non vi stupite per l'incendio che divampa in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. Anzi, rallegratevi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, perché anche al momento della rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. 4:17 Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al vangelo di Dio?  **** I cristiani dell' epoca di Pietro erano provati da una intesa persecuzione. Da allora fino ad oggi, la Chiesa di Cristo è perseguitata in forme diverse a seconda dei luoghi in cui avviene. In paesi come il nostro, in cui siamo liberi di riunirci e di professare pubblicamente la nostra fede, siamo comunque esposti al biasimo e alla critica, e alla pressione sociale. La sofferenza è tuttavia una sfida che mette alla prova, e rinforza, la nostra fede. E allora.... coraggio!!! [Paola 16-1-21]

 

1 Corinzi 1:8-9  'Egli vi renderà saldi sino alla fine, perché siate irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, nostro Signore.' -(CL) ***  La fedeltà di Dio alla Sua parola è la nostra grande speranza perché Dio non cambia idea come noi e mantiene ciò che ha promesso. (RR 15-1-21)

 

 1 Corinzi 1:5-6  '...perché in lui siete stati arricchiti di ogni cosa, di ogni dono di parola, e di ogni conoscenza, essendo stata confermata tra di voi la testimonianza di Cristo;' [CL] ****  Se non siamo troppo presi dalle ansie e dalle passioni del mondo scopriremo quanta grazia ci ha donato il Signore. Arricchiamoci della Sua Parola e comprenderemo il paradiso. [RR 14-1-21]

Salmi 23:1 Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca. 2 Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme. 3 Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. 4 Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; *****   E’ vero, nulla ci manca. Con l’anima sazia della Sua Parola amorevole ci avviciniamo alla notte senza paura. Lode a Dio! [RR 11-1-21]

 

Salmo 46 "Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà." ***** In questo momento il mondo è scosso dalla presenza di un piccolissimo virus sconosciuto e la terra è attraversata dalla paura della malattia. Altri problemi affollano le nostre vite: la recessione economica, i conflitti armati e i vènti di guerra in 69 stati del mondo. Il grande scrittore C.S. Lewis ha affermato  "Una delle cose che mi sorpresero, quando per la prima volta lessi il Nuovo Testamento, fu che vi si parlasse tanto di una Potenza Oscura nell'universo: un potente spirito maligno ritenuto causa della morte, della malattia e del peccato."  In questa inquietudine, scendono come un balsamo le parole d'incoraggiamento  "Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà." L'invito è a non temere, anche se la terra è sconvolta. Dio è all'opera ed è sovrano. Le potenze oscure non vinceranno. Dio domerà la loro ribellione. All'uomo che ha fede è chiesto di guardare attentamente , con gli occhi della speranza, per osservare Dio all'opera. Non bisogna farsi prendere dal panico ma nemmeno dal fanatismo di una fede catastrofista. Pensare che non esista più speranza per questo mondo non rientra nei piani di Dio. Agli uomini senza fede è chiesto di fermarsi e arrendersi alla sua potenza.

 

 

1 Pietro 1:13-16 -  Perciò, dopo aver predisposto la vostra mente all'azione, state sobri, e abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata al momento della rivelazione di Gesù Cristo. Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell'ignoranza; ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo». ***  L'esortazione "Siate santi, perché io sono santo" è chiara: siccome Dio è santo, il suo popolo ha la chiamata, la possibilità e la responsabilità di partecipare, pur nei limiti dell'essere umano, al suo carattere.  Ma come applicare questo invito a noi oggi? A "cingerci i lombi della mente". Come il popolo ebraico fu liberato da Dio e si mise in cammino verso la Terra Promessa, anche noi oggi, liberati da Gesù ci dobbiamo preparare con attenzione e speranza al nostro viaggio.  Il percorso è un cammino di ubbidienza. Ubbidire significa letteralmente "porsi sotto un ascolto". La voce da ascoltare è quella di Dio che vuole condividere con l'essere umano la sua gloria, la sua santità. Proprio Dio ci cerca, per colmare in Gesù questa separazione. E poiché Gesù è morto per noi, per farci una nuova vita, allora ce la farà anche vivere pienamente. [Paola 3-1-21]

 

Luca 7:33 Difatti è venuto Giovanni il battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: "Ha un demonio". 34 È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: "Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori!"  --- Gesù aveva una autorevolezza tale che anche mangiando con gli sbandati, con i perduti, con giovani con problemi e crucci di ogni genere, non perdeva di credibilità. Probabilmente lo faceva anche perché voleva trasmettere il calore umano di quella famiglia che un giorno in Cielo ci sarà. Mangiava e beveva assieme a loro, incurante della mormorazione. Spero un giorno di sedere a questa tavola, mangiando e bevendo assieme a Lui e vicino a Lui, dimenticando tutto il dolore dei miei abbandoni e delle solitudini perdendomi nei Suoi occhi. [F.R. 1-1-21 (riveduto)]

Salmi 119:”18 Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge. 19 Io sono straniero sulla terra; non nascondermi i tuoi comandamenti. 20 L'anima mia si consuma per il desiderio dei tuoi giudizi in ogni tempo” – Contemplare significa “Fissare lo sguardo e soprattutto il pensiero su qualcosa che suscita ammirazione, stupore, meraviglia”. Le leggi di Dio vanno viste come i perfetti movimenti di un universo che si sta preparando per l’eternità. La nostra vita terrena è quella di un’anima straniera, aliena, di un’altra patria a cui anela in continuazione. Questa nostalgia di una “tenda” (corpo) stabile e gloriosa accanto al Signore e a tutte le Sue creature, diventa sempre più acuta e sofferta man mano che ci avviciniamo al ristabilimento di qs sistema di cose. [RR 25-12-20]

 

 

Tito 2:11-14 "Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone."  ***  Lo stile di vita a cui Paolo invita Tito e i credenti di Creta, e quindi anche noi, è follia davanti agli uomini. Tutti apprezzano le persone oneste e servizievoli ma, quando vivere così implica la rinuncia a interessi personali e la perdita di privilegi, pochi sono disposti a imitarle. Questo stile di vita si radica nella grazia salvifica di Cristo che non ha vissuto per se stesso ma servendo il Padre e gli uomini. E così dobbiamo fare anche noi. Il cristiano ha una vista "bifocale"; guarda alla prima venuta di Cristo nella storia, morto e risorto quando è venuto in modo nascosto, vivendo in una regione periferica del mondo, facendosi conoscere da pochi, presentandosi come un uomo normale e scegliendo di vivere sottomesso alle autorità. Ma un giorno, in un futuro molto vicini, Gesù Cristo verrà in gloria e ogni occhio lo vedrà. I cristiani trovano la forza di vivere controcorrente perché aspettano quel giorno. [Paola 23-12-20]

Geremia 15:1 Il SIGNORE mi disse: «Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, io non mi piegherei verso questo popolo; caccialo via dalla mia presenza, e che egli se ne vada! 2 Se anche ti dicono: "Dove ce ne andremo?" tu risponderai loro: "Così dice il SIGNORE: Alla morte, i destinati alla morte; alla spada, i destinati alla spada; alla fame, i destinati alla fame; alla schiavitù, i destinati alla schiavitù". 3 Io - dice il Signore - manderò contro di loro quattro specie di flagelli… ----- Il profeta Geremia voleva intercedere per tutto il suo popolo ma l’Eterno fa una distinzione netta e gli fa capire che per una parte di quelle persone ormai era stabilito un giudizio inevitabile. Noi ci avviciniamo a tempi in cui il ripetuto peccato consapevole di molte persone empie ha fatto superare loro il punto di non ritorno. Da una parte abbiamo timore dell’Eterno, dall’altra sappiamo che l’aspettativa di tante anime che hanno sofferto e soffrono  ancora per l’iniquità, troverà finalmente in Dio la giustizia tanto desiderata. [RR? 20-12-20]

 

Salmi 85:7-13 "Mostraci, o Eterno, la tua benignità e donaci la tua salvezza. 8 Io ascolterò ciò che Dio, l'Eterno, dirà; certo egli parlerà di pace al suo popolo e ai suoi santi, ma non permetterà che essi ritornino a vivere da stolti. 9 Certo la sua salvezza è vicina a quelli che lo temono, perché la sua gloria possa abitare nel nostro paese. 10 La benignità e la verità si sono incontrate; la giustizia e la pace si sono baciate. 11 La verità germoglierà dalla terra e la giustizia guarderà dal cielo. 12 Sì, l'Eterno darà ciò che è bene, e la nostra terra produrrà il suo frutto. 13 La giustizia camminerà davanti a lui e preparerà la via ai suoi passi" (Gabriella 17-12-20)

Tito 1:15-16  “Tutto è puro per quelli che sono puri; ma per i contaminati e gli increduli niente è puro; anzi, sia la loro mente sia la loro coscienza sono impure. Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli, incapaci di qualsiasi opera buona.”     ****    Non tutti quelli che volevano "guidare" la chiesa a Creta avevano la stoffa giusta. Ce n'erano diversi di loro che non dimostravano la trasformazione personale, che è il vero frutto del Vangelo e continuavano a vivere sotto l'influsso del modello culturale della loro società. Avevano cambiato abito e linguaggio ma rimanevano '"cretesi" nella sostanza. Ogni cultura si fonda su valori più o meno distanti dalla vita modellata da Cristo; questi valori vanno rielaborati alla luce del Vangelo, perciò è necessario chiederci onestamente in che cosa la cultura nella quale siamo cresciuti ci stia condizionando più della verità biblica. Questo è tanto più importante per chi si assume la responsabilità di guidare altri nel cammino cristiano. A Tito viene richiesto di richiamare la comunità che segue a una fede sana, anche impedendo loro di insegnare falsità e questo deve fare ognuno di noi ancora oggi. (Paola 16-12-20)

 

 Salmo 97:1 'Il Signore regna; esulti la terra e gioiscano le numerose isole.' ---  Ringrazio il Signore perché regna sulla terra, prosegue il suo piano di salvezza e non ci ha abbandonati a noi stessi. [Cinzia 15-12-20]

Genesi 50: 18-20 'I suoi fratelli vennero anch'essi, s'inchinarono ai suoi piedi e dissero: "Ecco siamo tuoi servi". Giuseppe disse loro: "Non temete. Sono io forse al posto di Dio? Voi avete pensato del male contro di me, ma Dio ha pensato di convertirlo in bene per compiere quello che oggi avviene: per conservare in vita un popolo numeroso."’ ---- Prego che, come Giuseppe, anche noi non ci facciamo da soli le nostre vendette contro chiunque sulla terra. [Cinzia - 14-12-20]

Giovanni 3:16 “Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (G.) ---- Quando l’apostolo Giovanni parla dell’amore di Dio verso il mondo non si riferisce al peccato che è presente nel mondo (che non è amabile) ma a tutte le persone prese dagli inganni del peccato, perché “nessun uomo è giusto”. Tale “giustificazione” poteva arrivare solo con l’adempimento della legge, secondo la quale qualcuno doveva comunque pagare con la morte come uomo (effetto del peccato) per poi vincere la morte stessa con la resurrezione. Questo solo Dio poteva farlo. In questo sta la nostra liberazione e vivificazione, nel Suo infinito amore. Una liberazione dal peccato pagata a caro prezzo, col Suo sangue dopo l’incarnazione. Se ci rendessimo conto davvero di questo gesto d’amore del Signore per noi, la nostra vita sarebbe un umile ringraziamento continuo, per sempre. (RR 13-12-20)

 

Marco 15:3  ...venne Giuseppe d'Arimatea, illustre membro del Consiglio, il quale aspettava anch'egli il regno di Dio; e, fattosi coraggio, si presentò a Pilato e domandò il corpo di Gesù.    ****  Quattro apostoli parlano di Giuseppe D'Arimatea: * Marco ne parla come di un personaggio autorevole del Sinedrio e aggiunge "che aspettava anch'egli il regno di Dio" (vers. 23); * Matteo dice di lui che era in uomo ricco diventato discepolo di Gesù (Matteo 27:57-60); * Luca dice che era membro del Sinedrio che attendeva il regno di Dio, persona buona e giusta (Luca 23:50-53); Giovanni lo descrive come un discepolo di Gesù che chiese il suo corpo in segreto (Giov. 19:38-43). Di Giuseppe D'Arimatea mi colpisce il suo coraggio. Dopo quanto era accaduto era facile essere accusati di complicitá con Gesù e fare la stessa fine eppure lui scelse di rischiare per dare  al Signore una degna sepoltura, adempiendo, senza esserne consapevole, alla profezia di Isaia 59:53. Per essere discepoli di Gesù ci vuole coraggio. Dio spesso ci chiede di fidarci di lui senza darci troppi dettagli e ci chiama a servirlo e ad andare controcorrente.   Ogni giorno combattiamo le nostro battaglie spirituali.  Ogni giorno ci confrontiamo con le nostre debolezze. Ogni giorno viviamo in un mondo ostile a Dio ma dobbiamo affrontare un giorno solo alla volta e lo possiamo fare con Gesù al nostro fianco!!! [Paola 11-12-20]

 

Ecclesiaste 6 - Vedere con gli occhi vale più del lasciare vagare i propri desideri. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento ---- Io penso che Dio non ci chieda di rinunciare alla nostra razionalità, anzi ci invita a stare con i piedi per terra, a riconoscere la nostra condizione, nel bene e nel male. Cercare di guardare la realtà con sguardo limpido, dare alle cose il giusto nome, collocarle nel loro giusto livello e contesto, questo ci avvicina a Lui. Anche la scienza, quando applicata con vera logica, conduce a Dio. [Stefania 9-12-20]

Giovanni 15:20 Ricordatevi della parola che vi ho detta: "Il servo non è più grande del suo signore". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.  *** Come il loro maestro, anche i discepoli di Cristo sono perseguitati da 2.000 anni. I rapporti della chiesa perseguitata parlano di una recrudescenza nella persecuzione in tutto il mondo. Eppure normalmente nessuno di questi cari fratelli soccombe esprimendo odio verso i suoi persecutori. Perché? Perché sono imitatori di Cristo. E noi? Anche se viviamo in un paese democratico, spesso dobbiamo affrontare svariate ingiustizie. In che modo dobbiamo reagire? Cercando anche noi di essere imitatori di Cristo e di guardare in alto, verso il nostro Dio, per trovare nuove forze e nuovo vigore spirituale per poter rimanere saldamente in piedi sulla nostra roccia, Gesù Cristo. [Paola 7-12-20]

Salmi 143:”4 Il mio spirito è abbattuto in me, il mio cuore è tutto smarrito dentro di me. 5 Ricordo i giorni antichi; medito su tutte le tue azioni; rifletto sull'opera delle tue mani. 6 Tendo le mani verso di te; l'anima mia, come arida terra, è assetata di te.”  ----  Alle notizie di quanto accade nel mondo, nel vedere quanto l’uomo si allontani dagli insegnamenti del Signore, possiamo essere presi dallo sconforto e dalla tristezza. Davide, che ha scritto questo salmo, dopo lo smarrimento riporta il pensiero alla memoria delle opere buone di Dio, quasi offerte con le Sue stesse mani all’uomo. Allora Davide porge anche lui le mani verso l’Eterno, come per rispondere all’abbraccio amorevole divino. Ed è così che placa le sue ansietà, lasciandosi riempire teneramente la propria anima assetata di Dio. [RR 6-12-20]

 

Apocalisse 22:11 Chi è ingiusto continui a praticare l'ingiustizia; chi è impuro continui a essere impuro; e chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo si santifichi ancora».     ***  Cristo voleva dire in altre parole: “Chi è sulla via della perdizione continui a essere sulla via della perdizione a suo rischio e pericolo; e chi è sulla via della salvezza continui a essere sulla via della salvezza, e buon per lui se continua a rimanerci.” (Paola 2-12-20)

Salmi 139:13 Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre. 14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l'anima mia lo sa molto bene. 15 Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d'essi era sorto ancora. 17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant'è grande il loro insieme!  ----  A volte detestiamo noi stessi per come siamo fatti… “per come siamo fatti”… ma dovremmo riflettere bene: “siamo stati fatti in modo stupendo” come dice Davide. C’è la perfezione della sapienza di Dio in noi. Non dobbiamo mai disprezzare la ns persona in qualunque modo essa si presenti al mondo. La conoscenza dell’Eterno aveva già concepito la nostra persona prima che questa venisse alla luce. I pensieri dell’Eterno sono più grandi di noi e dell’universo che Lui ha creato. “L'insieme dei Suoi pensieri”. Come raggi di sole sono riflessi dalla Bibbia nelle nostre giornate grigie. Lode a Dio! [RR 30-11-20]

 

Atti 13:2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati» ---- Oltre al normale cammino di ogni cristiano (culto al Signore) e alla capacità di astenersi non solo da certi cibi letterali, ma anche dai “cibi del mondo” (tendenze mondane), al cristiano è richiesta una missione particolare da dedicare ad altri, diversa per ognuno. La preparazione a questi speciali compiti  inizia con una specie di “ritiro” nella riservatezza e nel silenzio. La nostra anima, appartata dal frastuono del mondo, potrà recepire e gioire della presenza dello Spirito di Dio, che la istruirà nel silenzio, sul piano che Dio ha pensato per lei. Ricerchiamo questa intimità col Signore per raggiungere la maturità di fede. [RR 26-11-20]

Colossesi 3:23 Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, 24 sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l'eredità. Servite Cristo, il Signore! - [GC] Alle volte ci sentiamo stanchi perché viviamo in un contesto che ti fa cadere le braccia. Ma se pensiamo di fare le cose per il Signore e non per il mondo corrotto, ecco che questo ci aiuta. [RR 25-11-20]

Efesini 1:”17 affinché il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente; 18 egli illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza vi ha chiamati, qual è la ricchezza della gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi, 19 e qual è verso di noi, che crediamo, l'immensità della sua potenza. 20 Questa potente efficacia della sua forza egli l'ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo, 21 al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. 22 Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa, 23 che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti.” ------   Se ci rendessimo conto di chi sia Dio e della Sua potenza avremmo paura di essere annientati. Eppure il Signore desidera aprire il ns cuore la mente l’anima la coscienza alla consapevolezza di Lui e della Sua opera salvifica. Qs Sua presenza c’è anche oggi, mentre pensiamo a Lui, ed è in grado di trasformare radicalmente la nostra persona. E lo farà se manteniamo la ns fede.

Ezechiele  18:4 Ecco, tutte le vite sono mie; è mia tanto la vita del padre quanto quella del figlio; chi pecca morirà…..  20-23 La persona che pecca è quella che morirà, il figlio non pagherà per l'iniquità del padre, e il padre non pagherà per l'iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà sul giusto, l'empietà dell'empio sarà sull'empio. Se l'empio si allontana da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutte le mie leggi e pratica l'equità e la giustizia, egli certamente vivrà, non morirà. Nessuna delle trasgressioni che ha commesse sarà più ricordata contro di lui; per la giustizia che pratica, egli vivrà. Io provo forse piacere se l'empio muore?», dice il Signore, DIO. «Non ne provo piuttosto quando egli si converte dalle sue vie e vive?   ****   Ciò che esprime Ezechiele è importante perché si fonda sulla responsabilità individuale.  Ma, proprio nei casi in cui invece si nasce sotto l'influsso di una famiglia sbagliata (violenza, delinquenza, mafia, abusi ecc.) la parola di Dio è  incredibilmente liberatoria e portatrice di speranza. L'educazione familiare ci indirizza, ma non ci determina, ed è sempre possibile una conversione. [Paola 21-11-20]

 

Salmo 93:2-3 “Il tuo trono è saldo dai tempi antichi, tu esisti dall'eternità. I fiumi hanno alzato, o SIGNORE, i fiumi hanno alzato la loro voce; i fiumi elevano il loro fragore.” (CL) --- Anche se siamo in situazioni paurose, il Signore è stabile e la sua sicurezza ci calma. (RR 17-11-20)

Ezechiele 16:60 - Tuttavia mi ricorderò del patto che feci con te (dice il Signore) nei giorni della tua giovinezza e stabilirò per te un patto eterno. ***  Quando veniamo accusati di errori che abbiamo commesso cerchiamo sempre di addolcire la pillola pensando a qualcuno che ha fatto peggio di noi. Ezechiele qui nomina alcuni popoli (Amorei, Ittiti, Samaria, Sodoma). che godevano di una pessima fama agli occhi degli Israeliti Ma il profeta ricorda loro che se quelle nazioni avevano agito male, loro avevano agito ancora peggio. Anche noi oggi dobbiamo ricordarci che, giudicando gli altri, non scusiamo i nostri errori. Se Dio riprende e punisce non è mai per distruggere e venire meno alle promesse che ci ha fatto. In questo caso Gerusalemme non sarà chiamata solo a confessare le proprie colpe ma a riconoscere di essere uguale alle nazioni che disprezzava. Quindi Signore proteggici dal difendere i nostri peccati evidenziando quelli degli altri!!! [Paola 16-11-20]

 

Zaccaria 4:10 “Chi potrebbe infatti disprezzare il giorno delle piccole cose, quando quei sette là,  gli occhi del SIGNORE che percorrono tutta la terra, vedono con gioia il piombino in mano a Zorobabele?" [Cinzia]  --- Bella frase di grande incoraggiamento: Zorobabele era il comandante di Giuda e ricostruiva il tempio. Fu criticato perché il tempio era più piccolo del primo, invece l'Eterno amava sia Zorobabele che quel tempio, che renderà glorioso e importante (il giorno delle piccole cose). Lo sguardo di Dio vede con gioia la conduzione del lavoro guidata da Zorobabele (con gioia il piombino in mano a Zorobabele). Questo uomo molto amato da Dio riuscirà a completare il suo lavoro e sarà anche uno degli antenati da cui nascerà lo stesso Gesù. Questo significa per noi che il poco che facciamo, è poco solo per chi ci critica, ma è di grande valore davanti al Signore il quale non ci abbandona ma benedice e completa quello che stiamo facendo per la Sua gloria. Lode a Dio! [RR 13-11-20]

 

 

 

Salmi 143: "7 Affrèttati a rispondermi, SIGNORE; lo spirito mio viene meno; non nascondermi il tuo volto, perché io non diventi simile a quelli che scendono nella tomba. 8 Al mattino fammi udire la tua bontà, perché in te confido; fammi conoscere la via da seguire, poiché io elevo l'anima mia a te" **** Ringraziamo il ns S che ci sostiene sempre ed è presente sempre lungo il ns cammino. È Lui l'unica vera nostra forza, per questo possiamo affrontare qualunque situazione con spirito saldo. [Gabriella 6-11-20]

 

Esodo 15:26 «Se tu ascolti attentamente la voce del SIGNORE che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi, porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il SIGNORE, colui che ti guarisce» --- Nei capitoli 15, 16, 17 di Esodo vediamo come il popolo di Dio dopo la liberazione dalla schiavitù, dopo il passaggio nel Mar Rosso, fatica a comprendere e seguire le indicazioni dell’Eterno; mormora si ribella non fa come gli viene detto. I quaranta anni nel deserto successivi sono stati anche una educazione alla conoscenza e all’ascolto di Dio. Purtroppo i malumori degli uomini non cambiano nemmeno oggi che siamo in vista di ben altre piaghe. Eppure se vogliamo anche noi superare quel “deserto” che ci è davanti, abbiamo una sola possibilità: fidarci di quanto il Signore ci ha detto e ci dice di fare. A cominciare dai suoi dieci comandamenti. [RR5-11-20]

 

 

Marco 9:39 - Ma Gesù disse: «Non glielo vietate, perché non c'è nessuno che faccia qualche opera potente nel mio nome, e subito dopo possa parlar male di me.  ***  Giovanni detto anche "figlio del tuono" dimostra tutto il suo zelo denunciando un "abusivo", qualcuno che voleva imitare Gesù Cristo, pur non facendo parte del suo gruppo, ma si può servire il Signore in tanti modi anche senza rinchiudersi in ambienti ristretti ed esclusivi. Chi ha fede nel Signore e si mette al servizio degli altri, chi usa i doni ricevuti per fare la sua volontà è un suo collaboratore.  Il pensiero degli apostoli forse era limitato al popolo di Israele, ritenuto l'unico destinatario delle promesse e delle benedizioni di Dio, ma Gesù va oltre abbraccia tutta l'umanità. Quell'abusivo faceva ciò che loro non erano stati in grado di fare (28 Quando Gesù fu entrato in casa, i suoi discepoli gli domandarono in privato: «Perché non abbiamo potuto scacciarlo noi?» ) nonostante avessero ricevuto quello specifico dono. La gente riconoscerà l'amore e la misericordia che caratterizzano coloro che appartengono a Gesù ma il cristiano invece è chiamato a dare un "bicchiere d'acqua" anche a chi non è di Cristo. L'amore che dimostriamo a chi ci sta intorno ci rende veramente simili a Cristo. [Paola 3-11-20]

 

Salmi 91:1 Chi dimora nel riparo dell'Altissimo, riposa all'ombra dell'Onnipotente. 2 Io dico all'Eterno: «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio DIO, in cui confido». 3 Certo egli ti libererà dal laccio dell'uccellatore e dalla peste mortifera. 4 Egli ti coprirà con le sue penne e sotto le sue ali troverai rifugio; la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. 5 Tu non temerai lo spavento notturno, né la freccia che vola di giorno, 6 né la peste che vaga nelle tenebre, né lo sterminio che imperversa a mezzodì.  ---  In Dio troviamo il nostro rifugio fisico morale spirituale. Qualsiasi cosa succeda in qs mondo, in Lui siamo e saremo. Sappiamo che i tempi non sono buoni sulla terra, e peggioreranno, ma il Signore ci aveva preparati a questo, perciò adesso è il momento della fede provata. Restiamo fermi, stabili, sicuri che in ogni stato e in ogni situazione presente o futura, nessuno potrà mai staccarci dall’amore di Dio e dalle Sue promesse di vita nella nuova creazione. [RR 1-11-20]

 

 

 

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