CHIESE, PRIMA CONDIVIDETE LA POVERTA’ POI PREDICATE!

Riunirsi e fare chiesa nei luoghi periferici ed abbandonati dai servizi sociali, non in costosi luoghi centrali

di Renzo Ronca - 15-2-15- h.11

Quando le chiese evangeliche si formano, cercano una sede, un luogo per far incontrare i fedeli. Le priorità della scelta di solito ricadono su ambienti al centro delle città, comodi, piacevoli, in modo da poter “intercettare” quanta più gente possibile.

Penso non sia del tutto giusto questo comportamento. Gesù nacque in un posto povero e periferico senza comodità; praticamente non era nemmeno una casa.

Se le chiese vengono spinte solo dal desiderio di acquisire anime, forse dovrebbero rivedere il senso del loro essere chiesa. La chiesa dovrebbe PORTARE il Signore, non acquisire adepti, ma portare, dare, servire. E dove c’è più bisogno? Nei locali costosissimi del centro o nelle periferie un poco scalcinate prive di servizi sociali dove le famiglie sono abbandonate a se stesse? Quante cose più utili si potrebbero fare con i costi esorbitanti di quelle sedi al centro!

Il pastore dovrebbe prima di tutto portare Gesù nelle zone dove Gesù non c’è ed attivarsi anche in senso pratico. La chiesa è una famiglia cristiana allargata; il senso della famiglia in certi quartieri è assente. Il pastore dovrebbe sensibilizzare i suoi fedeli su questa necessità: fare a meno di qualche comodità e riunirsi in luoghi dove davvero è necessario, magari attivando distribuzione di cibo, vestiti e alfabetizzazione.

Forse non sarà facile ma il nostro compito non è un proselitismo fine a se stesso con predicazioni a tappeto del genere settario, bensì un portare l’amore di Cristo. L’amore del Signore non è teorico, si vede quando prima di tutto tu condividi la miseria la vita di chi è povero.

Pastore e anziani, prima condividete la povertà, poi predicate!

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