VOLONTARIATO SOCIALE E CHIESE 

QUANDO IL VOLONTARIATO SOCIALE AUMENTA NON E' UN BUON SEGNO PER LA NAZIONE - LE CHIESE SMETTESSERO DI FARE CHIACCHIERE E SI ATTIVASSERO

di RR - 26-6-13-h.10,15

Il volontariato sociale aumenta. Ma è buon segno? No. Decisamente no! Il fatto che ci sia sempre più la necessità di volontariato assistenziale sociale in Italia indica che lo Stato non è in grado di assicurare quei servizi sociali che dovrebbero essere alla portata di tutti. Infatti nonostante l’art.32 della nostra Costituzione dica: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti» la povertà, gli intoppi burocratici, i disservizi, le ingiustizie e le prepotenze sono tali che organizzazioni come Emergency sono costrette ad aprire dei centri anche in Italia [l’ultimo poliambulatorio di Emergency è di poco più di un mese fa a Ponticelli –NA- //corrieredelmezzogiorno].

Quindi il primo punto da capire è questo: noi ormai siamo come il terzo mondo, la povertà è grande, lo Stato non ce la fa, è troppo debole e sbrindellato dalle sue lotte interne. Lasciamo allora le illusioni, partiamo con una considerazione: non abbiamo altro che la nostra povertà; qualcuno forse ha anche un minimo di dignità.

E dopo questa considerazione che facciamo? Chi si deve muovere? LE CHIESE!!   

La smettessero anche le chiese di fare bla-bla e appoggiassero con le loro mani, con le loro persone le iniziative del genere Emergency! Chi è povero non ha più nessuno, non si aspettano più nulla dallo Stato. Le Chiese che dovrebbero sapere da dove arriva la forza dell’uomo, allora si impegnassero totalmente e portassero questa forza attiva dentro le attività assistenziali!

Promuovessero così l’amore di Dio, diminuendo i discorsi dal pulpito.

La gente muore, i governanti hanno altro da fare, almeno noi mettiamoci FISICAMENTE dalla parte di chi soffre

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