Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

Omosessualità e cristianesimo oggi - 1

Situazione attuale ed interrogativi

 di Renzo Ronca - 10-2-13- h.11 - (Livello 1 su 5)

 

 

 

Perché ci occupiamo di questo argomento

Ce ne occupiamo perché gli omosessuali esistono e sono anime di tipologie differenti, non tutte catalogabili con lo stesso nome, di cui tutto sommato sappiamo poco. Alcuni di loro vorrebbero sinceramente avvicinarsi al Signore e vivono nella sofferenza. Visti gli atteggiamenti estremi (accettazione di tutto o rifiuto di tutto) che molti di noi assumono a livello sociale, politico, morale e religioso, ritengo che sia il caso di fare un accenno il più possibile chiaro e sobrio sullo sfondo della nostra fede cristiana.

 

Nel sociale

Il concetto di normalità sociale dipende molto dalla statistica. Ad esempio tra il popolo dei pigmei l’altezza media potrebbe essere di un metro, un metro sarebbe dunque “normale”;  tra il popolo dei watussi potrebbe essere di quasi due metri, dunque quasi metri  sarebbe “normale”. Nell’ipotesi di una nazione dove la maggioranza delle persone fosse omosessuale, allora sarebbero le persone etero, “normali” di oggi, ad essere considerate una minoranza “anormale”.

 

Nel politico

Nelle forme di potere, al di là delle belle parole non esiste moralità né princìpi; ciò che conta sono i voti per mantenere il potere. Gli omosessuali in molti stati costituiscono una riserva di voti non da poco. Logico che molti governanti cerchino dei compromessi con loro emanando leggi a loro favore in cambio di voti.

 

L’opinione pubblica

Con i mass media di oggi che si servono di sofisticatissmi mezzi per condizionare le opinioni della gente, l’opinione pubblica da sola non ha senso, non esiste. A parte una ristretta elite di “liberal” (gente che pensa e vive cercando di non essere inquadrata) diciamo che l’opinione pubblica è quella che il potere vigente decide che sia. Attualmente nei paesi c.detti “progrediti” come USA ed EU la tendenza è quella di considerare normale l’omosessualità, come una libera espressione d’amore che può essere legalizzata.

 

Nella religione cristiana

Qui nascono i guai. Le grandi chiese cristiane non hanno mai brillato per coerenza tra fede e comportamento. Cercando di semplificare al massimo possiamo tentare questa sintesi:

 

1) Le chiese cristiane in cui si è infiltrata la politica e il desiderio di potere hanno già apostatato su molti punti. Non fa meraviglia dunque che seguano il governo di maggioranza, soprattutto se è quello che loro in maniera nascosta hanno sospinto (e qualche volta controllato). Ciò che diffondono con la loro predicazione è ciò che loro conviene per mantenere il controllo delle anime e la sussistenza della loro chiesa-organizzazione. Da certe testimonianze storiche persino nel periodo nazista vi furono scandalose accettazioni.

 

2) Le chiese cristiane di minoranza, non politicizzate, si trovano in una situazione difficile: vedono il mondo che sta sprofondando nella corruzione, dissolutezza e perversione dei costumi, si sentono isolate ed intimorite ed hanno paura di essere loro stesse contagiate dal peccato, così si arroccano all’interno di una ristretta “legge di Dio” in cui applicano in maniera letterale la Scrittura. In questo modo è facile dire chi sta dentro e chi sta fuori.

“Omosessualità” in questo caso si fa coincidere con “peccato” e non resta che applicare la legge e cacciare fori i peccatori.

 

3) Di chiese “illuminate” ne vedo poche. C’è sempre una tendenza alla generalizzazione, alla costruzione di una faticosa nuova regola, forse più progressista, più “libera”, ma mi pare che si proceda comunque con ambiguità, affanno e notevoli contraddizioni.

 

Di fronte a tutto questo noi ci poniamo delle domande. Non a tutte ovviamente troveremo risposta, ma vogliamo per lo meno provarci. Vorremmo capire di più come stanno le cose nella speranza di avvicinarci il più possibile al pensiero di Gesù Risorto.

Ecco alcuni tra gli interrogativi che cercheremo nel nostro piccolo di affrontare:

 

a) A quale omosessualità ci riferiamo? (tutte le manifestazioni a cui assistiamo in TV non hanno molto a che vedere con il punto che ci interessa);

 

b) L’omosessualità potrebbe essere una condizione psicofisica dalla nascita?

 

c) Come si deve comportare la chiesa nei confronti di questo eventuale tipo di omosessuali che desiderino avvicinarsi al Signore?

 

d) Esiste una linea condivisibile, un comportamento “cristiano” dell’omosessuale?

 

d) Testimonianze di fede, riferimenti medici, psicologici, opinioni, studi…

 

Cercheremo di evitare il più possibile polemiche e discussioni dottrinali. La nostra linea potrebbe essere: “Signore come faresti tu in questo caso?”

(continua)

 

 

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