Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

8 – EVANGELIZZAZIONE "DIRETTA" IN INTERNET: La corrispondenza  (pratica)

di Renzo Ronca - 8-1-13-(Livello 1 su 5)

 

 

Sappiamo che scrivere sembra obsoleto e non si usa quasi più, tuttavia riproponiamo con forza questo mezzo perché ci obbliga a fermarci, a riflettere, a pensare e facilita la comprensione di noi stessi.

Nella meditazione e preghiera personale poi, vista la fretta del mondo, ci pare un mezzo assai utile [per approfondimenti vedi CINQUE MINUTI AL GIORNO: L’INZIO DELLA LIBERTA’].

 

 

Un modo per ciascuno

Ricordiamoci sempre che il nostro è un cammino per corrispondenza abbastanza particolareggiato e non adatto a tutti, per cui non insistiamo a volerlo fare per forza con chiunque ci scrive; o almeno non in maniera regolare standard. Vi accorgerete che ognuno ha il suo “passo”, il suo modo per avvicinarsi al Signore, e questo modo va capito e rispettato. C’è chi scrive subito e tanto e aspetta risposte immediate, e c’è chi ha bisogno di molti più tempo tra una mail e l’altra. Molti poi preferiscono non ricevere troppe indicazioni, ma solo sapere che noi ci siamo, che siamo qui all’occorrenza; ci faranno domande ogni tanto, a noi va bene anche così. 

 

Preparatevi ad una sorpresa

Una delle cose su cui dovere essere preparati è che non dovete mai avere troppe aspettative, per non essere delusi. Io ogni volta mi meraviglio quando persone con grande talenti e molti doni potenziali preferiscono fermarsi, non vanno avanti nella ricerca dell’intimità con Dio, non amano servirLo, conducono la loro vita in modo riservato, senza “darsi” molto agli altri. Spariscono e di loro non si sa più niente. E’ come avere un centinaio di palazzi arredati e pronti in un quartiere povero, ma lasciarli chiusi.

 

Punto di rottura

Se leggete la parabola del giovane ricco (Mar 10:17-25) vi accorgerete della tristezza di Gesù. Egli aveva veramente amato quel giovane e ci rimase molto male quando questi si ritirò. La “ricchezza di noi stessi” è uno scoglio duro da superare. Per noi evangelici è molto più difficile che per i cattolici perché forse siamo più individualisti, più orgogliosi e più suscettibili, non lo so. Resta il fatto che davvero pochi riescono ad essere umili e a rinunciare alla “pienezza di sé stessi”. Come possono capire la nuova nascita in questo modo? Possiamo essere dotati di talenti straordinari, ma sarà tutto inutile senza l’umiltà.

 

A parte il caso del giovane ricco, ognuno di noi ha dei punti delicati che costituiscono il proprio limite. Voi ve li individuerete prima di loro (non perché siete più bravi ma solo perché avete più esperienza), ma vedrete che pochi vorranno ascoltarli. Anzi molti rifiuteranno di ammettere persino di avere certe carenze che lo Spirito Santo magari ha evidenziato. A questo punto è inutile insistere. Accettate il loro limite e pregate per la loro apertura ad una maggiore docilità all’azione di Dio. Non sono rari i casi in cui dopo molto tempo alcuni si rifanno vivi e ci sorprendono perché non solo hanno accettato quello scoglio, ma sono andati molti più avanti nella maturità.

 

Ordine

Ciò che viene spedito e ciò che arriva deve essere memorizzato, messo in ordine in cartelline facili da consultare. Il tutto con la massima riservatezza (in un account dove altri non abbiano accesso), almeno in doppia copia (possibilmente la seconda su un archivio in un HD esterno al pc).

 

I doni vanno subito messi in pratica

Personalmente sono dell’idea che se uno ha una capacità un talento, questo va subito messo in pratica per il bene comune. E’ solo esercitando il talento che questo può divenire carisma ed inserirsi nell’azione meravigliosa dell’attività salvifica di Dio. Per questo direi di sollecitare questi eventuali credenti a scrivere, a manifestare i talenti in forme utili per l’edificazione. In questa collaborazione si realizza già un primo segno della Chiesa di Gesù.

 

L’obiettivo principale

L’obiettivo principale quando instaurate una corrispondenza per evangelizzare sta nel portare l’anima interessata più vicino possibile alla presenza di Gesù Risorto. Introdurre nel momento giusto il concetto di “nuova nascita” e poi di farlo vivere vigilando il più possibile che non ci siano eccessi o difetti. Vedrete che lo steso Spirito Santo vi indicherà di volta in volta gli argomenti più importanti da trattare. Ripeto ancora una volta: evitate di fare i maestri e di creare persone dipendenti.

 

Il nostro “successo” qual è?

Noi non dobbiamo mai misurare il nostro servire Dio con il numero di anime che si convertono, nel senso che è più bravo chi fa convertire di più. Il nostro è un impegno del tipo “servitore inutile” (Luca 17:7-10), vale a dire che non ci aspettiamo nulla dal servire, perché quella è la nostra scelta e la nostra natura spirituale: servire Dio ed il prossimo. E’ nostro compito dire quello che il Signore ci dice di dire, e sviluppare quello che il Signore ci dice di sviluppare; poi se questo viene ascoltato o viene respinto non ci deve riguardare più. Noi facciamo del nostro meglio. Il resto sia sempre pace.

(continua)

 

 

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