Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

INTERROGATIVI DI PARTENZA

 


 

Come organizzare oggi la nostra chiesa?

Il rapimento della Chiesa da parte del Signore, presuppone una preparazione ed un affinamento di tutte le chiese da parte dello Spirito di Dio, indipendentemente dalle loro denominazioni. In questo giornale, come ci occupiamo della consacrazione personale, allo stesso modo, seguendo un parallelo semplice, ci occuperemo della possibile preparazione delle chiese cristiane; le quali, davanti a Dio, non appaiono divise come sulla terra, ma sono “la Chiesa”, la Sposa di Cristo.

Osserviamo come si svolgono i nostri culti, le riunioni comunitarie; ascoltiamo quello che viene detto, osserviamo il comportamento di chi guida e di chi vi partecipa; e poi riflettiamoci. Ci sono cose buone? Ci sono comportamenti o predicazioni “stonate”? Scriviamoci, indichiamoci quello che ci sembra buono e quello che ci sembra poco adatto alla luce delle Scritture. Poniamoci domande, cerchiamo insieme delle risposte e, per quanto possibile, ritroviamo quello stato d’attesa fervente del ritorno di Gesù, che animava i primi discepoli. Ecco la prima domanda che ci accompagnerà:

Qual è il modo migliore di organizzare e vivere la fraternità in questa attesa?

 

Perché andiamo in chiesa? Che cosa ci aspettiamo?

L’arrivo del Signore può cogliere impreparate molte chiese. Abbiamo lungamente parlato della necessità di ritornare all’essenzialità del messaggio evangelico, perché le comunità sono sempre più divise in vane questioni dottrinali. L’azione dell’ Ingannatore è forte; e spesso, purtroppo, si svolge anche all’interno delle chiese. Quelle la cui vita scorre apparentemente serena, sono rare; ma, se si guarda bene, alcune di queste chiese devono la loro “serenità” ad uno stato di passività spirituale, a una sostanziale indifferenza nei confronti dei tanti problemi di cui soffre l’umanità.

Ma partiamo dall’inizio: Perché si forma una chiesa, una comunità di credenti? Perché andiamo in chiesa? Che cosa ci aspettiamo dal culto comune? Che cosa dovremmo portarvi, e che cosa dovremmo riceverne?...

 

Conformità e conformismo: un tema interessante

In una famiglia si cerca di andare d’accordo, di avere un unico pensiero. Anche nella nostra chiesa, che dovrebbe essere come una famiglia “allargata”, più si è uniti e più c’è armonia, pace, rispetto, fratellanza… Ma attenzione, ci sono dei rischi! Qual è la differenza tra conformità e conformismo nelle chiese?

 

I pastori: tutto bene?

Oltre a pastori illuminati, degni servitori di Dio, talvolta possono capitarne altri che non si rendono conto degli  effetti che possono produrre coi loro sermoni o col loro comportamento: pastori prolissi, esibizionisti,  impreparati, severi, superficiali, interessati, sospettosi, incapaci di vero dialogo, orgogliosi…

Domandiamoci: è vero o no, che il ruolo del pastore evangelico tende ad assomigliare sempre più a quello istituzionalizzato e sacerdotale del prete, a cui si obbedisce e a cui si delega tutto? Come può avvenire questo? E’ a causa di un’eccessiva presenza del pastore, che ricopre tutti i ruoli, o a causa di una certa latitanza dei fedeli?... Se dovessimo renderci conto di alcuni “danni” causati da qualche “responsabile” poco… responsabile, come ci dovremmo comportare?  Se il pastore è un “servitore”, fino a che punto “serve”? E quand’è che “non serve più”?...

 

Predicazioni difficili

In alcune predicazioni abbiamo notato l’influenza di moderne “tecniche americane” che, a nostro parere, si adattano poco alla serena spiritualità cristiana ed al principio di salvezza per sola fede. Una certa tendenza, sorta negli Stati Uniti, ed oggi molto diffusa anche da noi (per capirci: quella di “non perdere mai l’occasione”, di “farsi sempre valere”, di “essere decisi, vincenti, aggressivi”), pare si stia affacciando anche nelle predicazioni generiche. Queste evidenziano sempre più l’uomo come soggetto, artefice primario delle proprie stesse benedizioni, e non come oggetto della grazia divina. D’altra parte, è pur vero che nelle chiese si formano sempre più dei “vuoti d’attività”, e che i fedeli troppo spesso tendono a seguire passivamente; in qualche modo, dunque, è giusto esortare i credenti, però…  Voi che ne pensate?

 

Consigli di chiesa, elezioni, appartenenze… Domande scomode

In alcune chiese si elegge liberamente il pastore, in altre viene inviato dall’organizzazione nazionale… Che cosa preferire e perché? Da chi è composto ed eletto il Consiglio di Chiesa? Quali sono i suoi compiti? Quanti conoscono lo Statuto della chiesa a cui sono iscritti?  Uno statuto dovrebbe contenere princìpi generali e regole particolari che tengano conto dell’orientamento specifico della comunità che lo adotta; ma come ci si può regolare nel giusto dosaggio fra generalità e specificità? E poi, sentirsi parte della comunità significa automaticamente essere iscritto nel Registro della chiesa?...

 

Cellule perché?

E che dire di questa nuova esigenza di formare tanti piccoli gruppi liberi con autonomia locale? Perché tanti credenti sentono questa esigenza di uscire dalle grandi chiese tradizionali e vivere la comunione fraterna in piccole cellule?

 

 

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