UN NOME NUOVO - di Rosa 29-7-20

  

 

 

Cosa disse e vide la mia anima?

Un mare sconfinato,

gli egoismi dell’Ego,

rintuzzato in abiti scomodi. Librarsi e volare

non sono la stessa cosa, amare

scendono le lacrime degli uomini fatti di terra,

Mondo luccicante di pena.

 

Cosa disse e vide la mia anima?

Un cielo,

origini celesti dimenticate,

immagine e somiglianza,

la ricchezza ed il fasto eterni,

quaggiù:

tignola e ruggine li consumano.

Ma non lassù.

 

Cosa disse e vide la mia anima?

Grande preoccupazione,

di un Padre che un giorno decise

di creare meraviglie. Gli si ritorsero contro,

ma non demorse,

e mandò

un uomo povero e dimenticato.

 

Cosa disse e vide la mia anima?

Il povero uomo

vestito di bianco, non era uno qualsiasi,

sulle sue labbra era soffusa la Grazia.

Origini nobili.

Smarrì, la mia anima, la strada di perdizione,

ritrovandone un’altra,

ancora senza nome. Forse Gesù?

 

Cosa disse e vide la mia anima?

Siamo di passaggio,

un giorno saremo, il giorno dopo non più.

Un giorno la gloria, un domani il dolore,

un giorno la gioia, un domani la morte.

 

Cosa disse e vide la mia anima?

Cancelli di eternità,

vernici fatti d’oro,

infinità santità.

E la strada percorsa finalmente avere

un nome nuovo.

 

 

 

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