Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

MECCANISMI DI CONDIZIONAMENTO DEI MEDIA - 4

 Noelle-Neumann - La "spirale del silenzio", quando si ha paura di essere – Dio della minoranza

 di Renzo Ronca 5-8-09

  

Elisabeth Noelle-Neumann (Berlino, dic 1916) è una importante sociologa tedesca, professoressa di scienze della comunicazione all'Università di Magonza. Nel 1970 sviluppò la teoria della “Spirale del silenzio”

Secondo la Noelle-Neumann i media diffondono delle “idee dominanti”, opinioni comuni condivise un po’ da tutti e dette per questo “di maggioranza”. Gli individui che hanno pensieri diversi, non allineati, di minoranza, avendo paura di sentirsi emarginati, tendono a tacere le loro idee discordanti e tacitamente si accordano con la maggioranza. Quante più persone si conformano alla maggioranza, tante altre sono spinte a farlo. Si forma così un vortice che avvolge i parere discordanti e li emargina, creando così appunto una “spirale di silenzio”.

Se togliamo gli esibizionisti patologici e i narcisisti politici che cercano l’originalità esasperata per farsi notare a tutti i costi, possiamo dire che per uscire “fuori dal coro” ci vuole  un grande coraggio che non viene istintivo e che non tutti hanno. E’ molto più facile e comodo restare “nel gruppo”. Tutto questo può facilmente essere sfruttato da individui senza scrupoli.

Una volta feci l’esempio che mi accadde davvero quando lavoravo in una industria: il grosso sindacalista di turno,[1] dopo aver arringato a lungo una folla di centinaia di operai ed impiegati contro i “padroni” e il loro sfruttamento (ci furono applausi per lui e fischi contro i dirigenti), disse pressappoco: “Ora per fare le cose secondo le regole democratiche, votiamo per lo sciopero che vi ho proposto: alzi la mano chi NON è d’accordo!” (capito? Non disse chi “è” d’accordo, ma disse chi “NON è” d’accordo!). Ovviamente chi si sarebbe sentito di sfidare il sacro zelo di quella maggioranza aizzata dal sindacalista? Solo un suicida l’avrebbe alzata. Voi direte che è un esempio estremo che nella vita di tutti i giorni non è così. Non lo so.. vediamo…

Il bisogno di approvazione ce lo abbiamo tutti; l’uomo è socievole per natura ed ha bisogno dell’approvazione degli altri seppure con le sue tante contraddizioni. Già dalla nascita ha bisogno di essere riconosciuto, amato, accettato dalla madre prima, dalla famiglia poi e quindi dalla società in cui vive. Questo suo bisogno si manifesta in varie forme: quando è bambino sa che se si comporta in un certo modo otterrà gratificazioni ed affetto dalla madre; quando è adulto sa che se nel lavoro si comporterà in un certo modo otterrà riconoscimenti e soldi. Il castigo più comune (e da un punto di vista educativo il peggiore che gli educatori possano usare) è quello di isolare chi “sbaglia”, di metterlo in un angoletto e di non farlo partecipare a nulla. La prigione ad esempio è anche questo: “tu non conti più per la società che ti rigetta”. E’ ovvio che l’individuo farà di tutto per essere integrato, accettato, per avere successo e riuscire gradito al suo prossimo. Se questo individuo poi non è credente arriverà persino a soffocare la propri individualità pur di essere parte del gruppo. Ma anche tra i credenti pensate che sia facile? Al contrario! E’ lì che si formano le forzature più assurde! La fede in Dio che dovrebbe portare la libertà di pensiero e di scelta, passa attraverso l’inserimento in una comunità che ha un nome e delle regole e… dei giudizi. Se non porti il velo, se non ti siedi da quella parte, se non mangi in un certo modo, se non rispetti quel tale giorno, se non preghi usando quelle parole, se non la pensi come la pensa il pastore o il prete…..  se uno non si allinea con un insieme di regole e di comportamenti tradizionalmente accettati da tutti, viene emarginato, condannato con l’aggiunta delle punizioni divine!

L’emarginazione è molto pesante perché infatti porta in sé un senso di colpa, ti toglie la pace, non ti senti mai felice, ti pare di meritare l’inferno perché “sei diverso da loro”. Tu sei solo; loro sono tanti; possibile che tanti così si possano sbagliare?  Se qualcuno sbaglia, quello devi per forza essere tu che sei solo. Contraddizioni, introversioni, crisi… alla fine se vuoi mantenere i rapporti con la chiesa tal dei tali, devi per forza adeguarti e modificare il tuo comportamento ed il tuo pensiero. Ma è giusto? Certo dipende da cosa trattiamo. Qui non stiamo trattando di chi sfrutta al prostituzione, si droga, ruba, violenta, segue le messe nere! Qui parliamo di libertà d'espressione. Dove è andata a finire la libertà che Dio ci ha donato con il Cristo? “Ma tutti dicono che la libertà significa disordine, se tutti avessero libertà di fare quello che vogliono ci sarebbe solo confusione e peccato; l’uomo ha bisogno di regole e di una chiesa, non può stare solo” Vedete come il ragionamento si fa complesso?

Se il rapporto con Dio non è maturo, una persona valuta la sua fede in misura di quanto è d’accordo con la sua chiesa. La chiesa tal dei tali è diventata “Dio”. L'opinione di maggioranza diviene legge cui conformarsi per poter vivere. Niente di più sbagliato!! Dio è un Essere che va conosciuto. Da questa scoperta e crescita interiore dipenderà il nostro comportamento nelle chiese, non viceversa. 

La società e le chiese ci hanno convinti che la solitudine sia una punizione. Pensateci; è così che avviene vero? Eppure non è la verità. La solitudine, quando usata bene, è indispensabile per poter studiare, pensare, riflettere, per poter pregare… Dio si incontra nei silenzi interiori, nel posto più isolato e tranquillo della  nostra stanza. Che la solitudine sia una cosa brutta è uno di quei luoghi comuni abilmente usati da fior di psicologi per evocare le nostre paure infantili di essere isolati ed emarginati; questo luogo comune è preso per manipolare le menti ed i comportamenti della masse e costringerle a ragionare tutte insieme, secondo l’opinione di maggioranza.

Se Gesù avesse seguito questa condotta si sarebbe conformato ai giudei del suo tempo, avrebbe accettato l’opinione di maggioranza dettata dai corrotti  Anna e Caifa; non avrebbe mai predicato; non si sarebbe mai esposto e non sarebbe mai stato solo nel Getsemani e sulla croce. Che sarebbe venuto a fare allora? Noi oggi non avremmo potuto esser salvati. 

Il punto centrale è che il nostro Dio non è il dio della maggioranza ma della minoranza! E’ il Dio della verità espressa nella Bibbia; una verità che, come la vita di Gesù, si esprime in una continua lotta di minoranza, quasi sempre senza il conforto o la gratificazione degli altri. Tutta la nostra vita è in salita se guardiamo il mondo, ma è facile se guardiamo solo lo sguardo del Signore!

Adeguarsi alla maggioranza (oggi abilmente condizionata dai media guidati dal potere in genere) spesso non è libertà ma è il suo contrario.  

Pensate a certi comportamenti delle chiese di maggioranza come quella cattolica o di certe altri protestanti: “Non se d’accordo con me? "Ti scomunico, Dio ti punirà per questo!” Che differenza c’è allora con la democrazia imposta a cannonate in alcune nazioni di oggi? Non è così il comportamento giusto; non col terrorismo prepotente di una maggioranza, ma con la propria sana condotta rispettosa di sé e degli altri, che si può diffondere il Vangelo.

Chi crede in Dio ed è nato di nuovo in Cristo Gesù ed ha sperimentato la guida dello Spirito Santo ha in sé un coscienza equilibrata e seria che non farà mai del male a se stessi o agli altri; ma stia attento a non soffocare lo Spirito ritornando alle vecchie schiavitù degli stati o delle chiese. Egli ha ricevuto la Vita dal Cristo: la vita è essere. Non esprimere il proprio pensiero è rinunciare ad essere. Tutti hanno diritto a manifestare le proprie convinzioni anche se sono contrarie alle nostre. Persino Dio ci lascia liberi di dirgli di no. Possiamo soffrirne, pregare per chi pensiamo che sbagli, ma non dobbiamo imporre nulla a nessuno. Né con la forza né tanto meno con i vili condizionamenti mentali. Siccome però questo si fa regolarmente (sia con la forza come le guerre in nome di false libertà; e sia con i subdoli condizionamenti mediatici) allora spetta a noi, alla nostra coscienza di uomini veramente liberi per i meriti di Cristo, non lasciarci più prendere da questi inganni! Spetta a noi superare la paura della solitudine e dire la verità che lo Spirito di Dio suscita nel nostro cuore! Meglio perdere la considerazione di qualche collega al lavoro o di qualche gruppetto che si riunisce al bar piuttosto che perdere la stima del Signore!

(Continua vedi indice sottostante)
 

1 - MECCANISMI SEMPLICI DI CONDIZIONAMENTO INDIRETTO NEI MEDIA

2 - Stravolgimenti storici della realtà e origini della manipolazione  - "Spin doctor" - Bernays   

3 - Lippman padre dei sondaggi  

 

 

5 - Perché occupaRSI delle comunicazioni in internet e delle loro manipolazioni?  

6 - COS’E’ IL QUARTO POTERE?  

7 - ATTIVITA' MALIGNA DEL POTERE  

8 - LA POTENTE AZIONE LIBERATORIA DI DIO  

9 - "IMPRONTE" BUONE E CATTIVE – NON SIATE PASSIVI  

10 - ALLORA, COSA ABBIAMO IMPARATO?

 

 

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[1] Questo personaggio vero fece carriera e divenne poi un importante uomo politico, capace di governare gli uffici di una regione intera; non  molto tempo fa è stato condannato per una grande truffa ai danni dello Stato. Pare che ora sia di nuovo in circolazione.

 

 

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